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La copertina di Inverno liquido
«Inverno liquido». Il calendario aggiornato delle presentazioni. Sono più di 100 quelle sin qui realizzate.
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Nel cuore prometeico dell’Europa

Nel settembre scorso si è svolto un nuovo capitolo del “Viaggio nella solitudine della politica” che aveva come titolo “Dal Meriggio alla Mezzanotte”. Un viaggio ispirato al pensiero di Albert Camus, al quale avevamo reso omaggio lo scorso anno proprio a conclusione del precedente itinerario.

Avrei voluto scriverne a caldo, ma fra una cosa e l’altra non è stato possibile. In compenso le immagini e le sensazioni si sono sedimentate, così come il senso di questo nostro viaggiare. Lo spazio e il tempo per aiutarci a comprendere come cambia il mondo e come cambiano i nostri occhi.

Per stare al mondo in maniera curiosa e responsabile.

§§§

di Michele Nardelli

«Quale miglior paragone
alla speciale intelligenza di questo popolo,
del tremolar della marina?
Badate: i Greci sono colonizzatori. Sempre stati.
Ma colonizzano le spiagge:
in Asia minore, in Italia, a Marsiglia.
Non s’inoltrano.
Sanno che a perder di vista il mare,
si perde il tremolar della marina:
si perde l’intelligenza”»

Alberto Savinio

“Dal meriggio alla mezzanotte”. Era questo il titolo dell’ultimo itinerario del “Viaggio nella solitudine della politica” giunto così alla sua quattordicesima puntata1. Che ci ha portati ad attraversare il cuore prometeico dell’Europa, quegli imperi (tedesco e austroungarico) che costituirono l’ossatura del Terzo Reich e quelle terre che vennero segnate dal delirio di potenza che caratterizzò tragicamente il Novecento.

4 Comments

  1. Renata ha detto:

    Ho letto con interesse il testo che hai mandato. Ti chiedo di dedicarmi un lungo pomeriggio (quando i pomeriggi torneranno lunghi) per raccontarmi di questo viaggio, insieme a Gabriella. Aspettando rinnovo gli auguri e l’abbraccio.

  2. Roberto ha detto:

    Grazie! Buone feste. Racconto molto intenso. Ricco di spunti.

  3. Saro ha detto:

    Grazie, Michele, delle tue riflessioni preziose, che, come queste ultime, mi riportano indietro negli anni quando vagabondavo in autostop per tutta l’Europa. Ricambio i tuoi auguri… di pace, per quanto ai nostri sforzi è dato di realizzare.

  4. Mario Agostinelli ha detto:

    Ho letto il tuo profondo e intenso reportage di un sogno di Europa che no si avvera. Riusciremo ad incontrarci e a lavorare un poco insieme? Mario