Il libro "Inverno liquido" si rivela in continuazione generatore di dibattito, di occasioni di confronto, di comunità di pensiero, ma anche motivo di sostegno verso le realtà che provano ad uscire da un "non più" sempre più insostenibile verso un "non ancora" che sperimenta strade di transizione ecologica nell'immaginare scenari diversi rispetto a quelli della monocultura dell'industria dello sci...
Scrivo da Marettimo, piccola e montuosa isola delle Egadi, immerso in una natura fantastica e in un paesaggio che – malgrado le angherie ma anche il genio di cui è capace il genere umano – riesce a darti immagini ed emozioni molto intense.
Ho partecipato nei giorni scorsi alla quarta tappa della “Carovana dei Ghiacciai” nello scenario dell'Adamello. La responsabile della Carovana, Vanda Bonardo, mi aveva chiesto di portare un pensiero in occasione del “saluto al ghiacciaio”, momento speciale che segna ognuna delle tappe di questa manifestazione.
Il ghiacciaio dell’Adamello, il più esteso d’Italia, come tutti i ghiacciai dell'arco alpino, è in grave sofferenza: dal 2015 ad oggi ha registrato infatti una perdita di 50 ettari di superficie (pari a 70 campi da calcio). E il ghiacciaio del Mandrone, che insieme al Pian di Neve fa parte del complesso glaciale dell'Adamello, negli ultimi 12 anni ha registrato un arretramento frontale di 330 metri, di cui 139 metri solo nel corso del 2022.
Ieri al Rifugio Masetto di Terragnolo si è svolta la sessantottesima presentazione di "Inverno liquido". E' stato un pomeriggio un po' particolare. L'intensità della partecipazione, la ricchezza del confronto, vorrei dire anche l'empatia che si crea nelle conversazioni ci hanno fin qui accompagnati in pressoché ogni presentazione...
Un confronto partecipato, esigente ed appassionato, quello di ieri sera alla Biblioteca Civica nel centro storico di Brixen - Bressanone nella presentazione di "Inverno liquido...
La sala dello “Spazio Mediterraneo” gestito da Legambiente alla Zisa di Palermo piano piano si riempie, in un improbabile sabato pomeriggio che ormai profuma d'estate, a sciogliere quel po' di trepidazione che avvertivo nell'amico Francesco per la presentazione di “Inverno liquido” nella sua città. Ne viene una conversazione fluida dove le persone non faticano ad inserirsi, naturalmente e con competenza perché si parla della loro vita, del loro lavoro e della passione con cui lo svolgono, delle domande di fondo che ogni giorno si pongono...
... Ma perché questo paese non riesce a vedere la città di Napoli come uno dei principali laboratori culturali europei e mediterranei? «Quanta bucie ca’ riceno ‘e canzoni».
L'incontro degli invisibili ... Quel sogno infranto era concreto, molto concreto. Era fatto di terra e cibo, di saperi e genio trasformativo. Di presìdi e comunità. E, mano a mano che andava crescendo, di intuizioni e di idee in larga parte innovative che diventavano movimento e cambiamento. Perché questo è stata Slow Food e, almeno in parte, lo è ancora, anche se per molti dei presenti a Tivoli si tratta di un'esperienza che sta alle proprie spalle...
Vaia: un tragico evento che obbliga a ripensarci: uno sguardo olistico sulle opportunità e i cambiamenti
Il Comitato Regionale di UNIPOL SAI nell’organizzare il convegno di lunedì 24 ottobre 2022 in occasione dell'approssimarsi del quarto anniversario del ciclone Vaia, ha preso spunto dal documento elaborato da 26 associazioni o enti trentini e che invita tutta la società a riflettere sul devastante evento che ha colpito così pesantemente le foreste dolomitiche, per riprendere fiducia nel lavoro nelle foreste, nei pascoli alpini e tramutare una tragedia in opportunità, investendo nel bene delle generazioni che abitano e abiteranno le montagne. Ecco qui un resoconto del convegno, grazie agli appunti di Luigi Casanova.
... Guerre e nuove guerre, elaborazione dei conflitti e riconciliazione, educazione alla cultura della pace e cooperazione, orizzonti (e istituzioni) del diritto internazionale e Costituzione della Terra: saranno questi i nodi che verranno posti all'attenzione dei partecipanti, a loro volta formatori dei futuri cittadini di un tempo sempre più globale...
Ha preso il via stamane, nella programmazione radiofonica della RSI (la Radiotelevisione Svizzera in lingua italiana), la mia collaborazione con la rubrica “In altre parole”. Per tutta la settimana, a partire dalle ore 8.18, sarò ospite del giornalista Massimo Zanari nell'obiettivo di commentare e di scavare negli avvenimenti che segnano il nostro presente...
Mi scuso con i lettori più affezionati se nelle ultime settimane ho trascurato questo spazio, che pure rappresenta la mia voce su quel che accade in questo tempo...