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Gli amici mi dicono: vai al primo pomeriggio al vecchio ospedale militare di via Forze Armate, ti metti in fila, diventi un “riservista” e se avanzano dei vaccini te lo fanno. Normale? No, non è normale che degli ultraottantenni malandati si mettano in fila, in piedi, al freddo, per accedere agli “avanzi”, come all’ortomercato per la frutta avanzata. Non è accettabile.

Come chiamiamo questi morti ? E’ dall’inizio della pandemia che aleggia nell’aria una parola e una cultura impronunciabile: eugenetica. Gira nell’aria e la Moratti la sfiora con l’idea che la priorità deve essere data a chi è produttivo, a chi contribuisce al PIL. E un ultraottantenne è solo un costo.

Ora accedere agli avanzi è diventato ufficiale: c’è una nuova lista e un nuovo termine: riservisti. Lo hanno detto oggi alla TV, Fai un’altra richiesta, ti iscrivono alla lista dei riservisti e speri di essere chiamato? E come si fa a iscriversi a questa lista? E chi mi chiamerà prima? La lista del diritto o quella riservista?

Intanto ogni morto è un risparmio in pensioni e sanità e una generazione se ne va. Prima nelle RSA e adesso con i ritardi. Come lo chiamiamo?

E’ tutta colpa della Regione? E’ colpa della Regione, certo. Ma il sindaco dove è? Il sindaco, nessuno lo ricorda, è la massima autorità sanitaria cittadina. E’ possibile che in un anno di pandemia, non abbia organizzato un Registro degli ultraottantenni, delle loro patologie e il registro dei soggetti a rischi per patologie gravi.

Impossibile? Difficile? Un semplice registro chiedendo supporto ai medici di famiglia. Non c’è. Non so se altre città lo hanno fatto. Di certo che il sindaco di Milano non si è né visto o sentito in un anno di questa pandemia. Pensava ad altro il sindaco verde. Pensava dove coprire di cemento e vetro ogni angolo libero della città. Nemmeno con una telefonata ai suoi vecchi.

Non ridete, ma io e mia moglie, che non abbiamo figli e nipoti aspettavamo almeno questa. Ci contavamo. Aspettiamo il vaccino, ma non sarò un riservista.

 

* Emilio Molinari, ex Consigliere Comunale, ex Consigliere Regionale, ex parlamentare

 

1 Comment

  1. Nino ha detto:

    Grande Emilio, tieni duro, abbiamo ancora bisogno di te.
    Ho l’età della Repubblica e sono stato vaccinato ad Arco l’altra settimana col vaccino del proletariato, così in Busa definiscono l’Astrazenica,e non ho avuto nessuna conseguenza.
    Emilio, tra poco è il 25 aprile, la Festa della Liberazione:resisti!!
    Ti voglio bene per tutto quello che ci hai dato e ci hai insegnato.