4 Settembre 2011

L’Unione che serve. Intervista a Giuliano Amato

di Rossana Rossanda (dal Forum/La rotta d'Europa di Sbilanciamoci)

(4 settembre 2011) L'azzardo del '92, la fase "magica" dell'euro, la crisi. "Oggi è evidente che senza una più forte integrazione economica e politica la moneta da sola non può funzionare". Ma con gli eurobond qualcosa potrebbe cambiare. "Il problema non è la Germania ma il governo che ha"

Tu, che sei stato l'artefice di una pesante manovra finanziaria nel 1992 in previsione dell'euro...

Non proprio per l'euro, che sarebbe cominciato qualche anno dopo, ma certo in quella direzione.

... vedendo adesso in che stato si trova la zona dell'euro, ti chiedi se non se c'è stato un errore nel credere che attraverso la sola moneta si potevano unificare paesi dalla struttura economica e finanziaria molto diversa? Nelle scorse settimane Prodi ha scritto che si sarebbero dovute prendere allora una serie di altre misure che si è costretti a prendere adesso «in fretta e nel dolore».

Fondamentalmente è vero. Ma ricordiamoci quello che era accaduto.

1 Settembre 2011

Manovra. 6 settembre, sciopero generale

Lo sciopero proclamato dalla sola Cgil. Manifestazione a livello provinciale a Trento per una manovra più giusta ed efficace, ma anche a difesa dell'Autonomia.

L'appuntamento è in Piazza Duomo alle ore 9.00. La manifestazione si concluderà in via Verdi alle ore 11.00 con l'esibizione dei Bastard Sons of Dionisio.


Trento, piazza Duomo

il volantino dello sciopero

21 Agosto 2011

La Tobin tax, finalmente

di Fabio Pipinato 

(17 agosto 2011) Non c'è nulla di più antipatico dei saputelli che indicano la via per uscire da ogni crisi. Ma questa cosa della Tobin Tax che sta riempiendo le prime pagine di tutti i giornali europei, ad onor del vero, non ci è nuova. Nell'anno 2000 la proponemmo insieme ad altre associazioni all'interno del primo World Social Forum (marchio da noi registrato un anno prima di Porto Alegre alla Camera di commercio) all'interno di Civitas in Padova.

16 Agosto 2011

Finanza e bombe a grappolo

Nomi famosi, tra cui Royal Bank of Scotland, Barclays e la HSBC. Londra, è scandalo sulle banche "salvate"

L'Independent rivela in un'inchiesta: gli istituti bancari britannici, due dei quali salvati dal fallimento grazie a un intervento statale, stanno investendo milioni di sterline in società che producono bombe a grappolo

(16 agosto 2011) Le principali banche britanniche, due delle quali sono state salvate dagli stessi contribuenti, stanno investendo centinaia di milioni di sterline in società che producono bombe a grappolo, nonostante il movimento globale per la messa al bando della produzione e del commercio delle armi. L'esclusiva dell'Independent sostiene che la Royal Bank of Scotland, la Lloyds TSB, Barclays e la HSBC avrebbero fornito finanziamenti ai produttori di bombe a grappolo, sebbene un anno fa - questo stesso mese - la Gran Bretagna abbia firmato la Convenzione sulle munizioni a grappolo, un trattato globale che vieta l'uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento delle bombe a grappolo. Il quotidiano sottolinea che la RBS, salvata da fondi pubblici, dopo il crollo dovuto alla crisi del credito, ora appartiene per l'83% ai contribuenti britannici. (da GR1)

13 Agosto 2011

Emergenza e tagli, senza prospettive.

Una manovra da 45,5 miliardi di euro in due anni: un salasso generalizzato che punisce i redditi da lavoro dipendente, gli enti locali e i servizi sociali.

(13 agosto 2011) Verrà ricordata come la stangata di ferragosto. Basta scorrere i titoli dei provvedimenti che riportiamo di seguito per capire la natura antisociale e populistica del provvedimento anticrisi varato nella riunione del Consiglio dei Ministri di ieri. L'aspetto forse più preoccupante è che il 25% della manovra graverà sulle Regioni e i Comuni. Mentre sui patrimoni, nemmeno una virgola. Ma soprattutto non si intravvede una politica economica che sappia affrontare in maniera strutturale la crisi finanziaria.

10 Agosto 2011

Nella turbolenza globale, una finanza etica e territoriale

di Michele Nardelli e Luca Zeni *

(9 agosto 2011) La politica sembra impotente di fronte al caos finanziario. Non è bastato l'accordo raggiunto in extremis negli Stati Uniti per evitare il declassamento e una situazione che ha portato quel paese sull'orlo della bancarotta. Lo stesso potremmo dire per la manovra finanziaria in Italia, che non ha prodotto alcun effetto se non quello di aggravare la situazione di divario sociale nel paese.

25 Luglio 2011

Indicatori di benessere per un nuovo modello di sviluppo

di Giulio Marcon

(21 luglio 2011) Dallo scorso mese di aprile si è insediata una commissione mista Cnel/Istat per discutere ed individuare un set di "indicatori di benessere" integrativi al PIL. Di questa commissione fa parte anche la Campagna Sbilanciamoci! ed organizzazioni aderenti alla Campagna come Legambiente ed il WWF.  Si tratta di un'iniziativa importante e significativa che segnala la sensibilità e la volontà di due importanti istituzioni del nostro paese di procedere alla definizione di un nuovo paradigma del benessere fondato sull'equità e la sostenibilità.

25 Luglio 2011

Le crisi senza Unione

Il progetto europeo è davvero al collasso? L'Europa è ancora in grado di offrire una nuova prospettiva di sviluppo ai suoi cittadini? Con questo articolo di Rossana Rossanda, Sbilanciamoci.info e il manifesto aprono il dibattito sul progetto di costruzione dell'Europa. 

di Rossana Rossanda

(luglio 2011) Qualche anno fa Romano Prodi si è felicitato di aver fatto l'unità dell'Europa cominciando dalla moneta. Se avessimo cominciato dalla politica - è stato il suo argomento - non ci saremmo arrivati mai data la storica rissosità dei singoli stati. Mi domando se lo ripeterebbe oggi.

4 Luglio 2011

Iniqua, sbagliata, autolesionista

Per difendere lavoro e diritti. Ridurre il debito, rilanciare un'economia sostenibile

(2 luglio 2011) "Iniqua, sbagliata ed autolesionista": questo il giudizio del portavoce della campagna Sbilanciamoci, Giulio Marcon, sulla manovra presentata in queste ore dal governo per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014. "Questa manovra -ha continuato Marcon- produrrà ulteriore recessione nell'economia e povertà tra le fasce sociali più esposte del paese".

30 Giugno 2011

Oltre il Pil, la misurazione del benessere

Uno studio dell'Ocse consente una riflessione approfondita sulle condizioni materiali e insieme sulla qualità della vita nei 34 Paesi membri. La materia è trattata nel numero 1/2011 della Rivista delle politiche sociali di Ediesse

di Chiara Gnesi e Anna Villa

(28 giugno 2011) Finalmente il tema della misurazione del benessere è in cima all'agenda della comunità statistica internazionale. Dopo una serie di iniziative che si sono svolte nell'ultimo decennio, è apparsa ormai chiara la necessità, almeno sul piano degli indicatori statistici, di trovare delle misure alternative al Pil per misurare il benessere e lo sviluppo sostenibile.

27 Maggio 2011

Economia e democrazia. Il pensiero di Amartya Sen

di Ugo Morelli

(25 maggio 2011) Il benessere è diverso dalla ricchezza. Quest'ultima ne può essere una condizione, a patto che si combini con la giustizia, l'eguaglianza, la tolleranza, l'etica e l'attenzione allo sviluppo delle capacità.

16 Maggio 2011

Precarietà e diritto al futuro

Si sviluppa il dibattito sul tema del diritto al futuro. Al mio intervento su L'Adige del 9 maggio scorso sono seguiti gli stimolanti interventi di Daniela Zecca, di Edoardo Benuzzi e di Lorenzo Pomini che trovate nei commenti.

di Michele Nardelli

(9 maggio 2011) Quale idea di futuro può avere oggi un ragazzo di vent'anni? Penso dovremmo partire da qui, dal prendere atto piuttosto amaramente che è stato cancellato il diritto al sogno, nell'aver reso logori i pensieri che si fondavano sull'uguaglianza degli esseri umani come nell'aver reso difficile un progetto di vita fondato sulla sicurezza sociale, sulla possibilità di mettere su casa, sul veder riconosciute le proprie capacità.