14 Luglio 2020

Il monito della ninfea a Bondo

«Da Vaia al riscaldamento climatico, dall'invasione delle locuste alla pandemia mondiale, crisi scambiate per emergenze. Michele Nardelli e Diego Cason provano a darci un punto di vista più ampio, che comprenda tutte queste catastrofi in una sola visione e che ci induca alla necessità di ripensare il nostro modo di rapportarci con gli altri e con il pianeta».

Sabato prossimo 18 luglio, alle ore 18.00, presso la Sala Polivalente (ex Municipio) di Bondo, il circolo "Anna Pironi" del Partito Democratico propone la presentazione del libro "Il monito della ninfea" di Diego Cason e Michele Nardelli (Bertelli Editori).

All'incontro saranno presenti gli autori.

Si raccomanda di portare con sé la mascherina


Bondo, Sala Polivalente (ex Municipio)

Il manifesto della presentazione

5 Luglio 2020

Libri sulla panca. Il monito della ninfea al rifugio Masetto

«Il Masetto diventa, nell’estate 2020, una sorta di flâneur selvatico, disposto a lasciarsi stupire, pronto a raccogliere e restituire gli stimoli che la riflessione e la creatività spargono ovunque ci sia terreno fertile, capace di custodire, alimentare, mettere a frutto. Il programma di questa ritrovata stagione è un andirivieni tra luoghi, tempi, ambiti, interessi, temi molto diversi fra loro. Nel corso dell’estate daremo vita a una passeggiata tra le discipline, svagata e curiosa, muovendoci tra narrativa, teatro, musica, arte e cinema. Un filo conduttore ad accompagnarci: l’attenzione. Nel duplice significato che questa espressione possiede. Da un lato come invito ad accorgersi di quello che non va, a prendere coscienza dei pericoli cui siamo costantemente esposti (basti qui accennare alla persistente minaccia di sconvolgere la valle in cui siamo con la costruzione di un’autostrada), dall’altro lato come capacità di dedicarsi a qualcosa con la migliore concentrazione possibile, a mettere cura nelle cose che si fanno».

In questo contesto sabato 11 luglio 2020, alle ore 17.00 al Rifugio Masetto in località Geroli (Terragnolo) si svolgerà la presentazione del libro "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" di Michele Nardelli e Diego Cason.

«Una lucida analisi sul ciglio del baratro. Una riflessione profonda su come ci siamo giunti e sull’opportunità di rimettere i piedi per terra. Al più presto».

A moderare l'incontro con gli autori sarà Christian Arnoldi.


Geroli (Terragnolo), Rifugio Masetto
25 Giugno 2020

Un libro racconta Vaia: «La montagna ha bisogno di più rispetto». Il TG regionale sul Monito della ninfea

Lo hanno scritto Michele Nardelli e Diego Cason che hanno ripercorso i luoghi più colpiti dalla tempesta dell'autunno 2018 nell'area dolomitica. La pandemia, a loro avviso, conferma la necessità di un nuovo rapporto fra uomo e natura

Solo in Trentino, la tempesta Vaia ha abbattuto 4 milioni di metri cubi di alberi. I boscaioli sono al lavoro da un anno e mezzo per recuperarli, mentre i camion fanno la spola fra i piazzali di raccolta. In un libro - "Il Monito della ninfea", edizioni Bertelli - c'è ora anche il racconto degli effetti che quella tempesta ha lasciato nelle comunità delle Dolomiti. L'hanno scritto Michele Nardelli, ricercatore ed ex consigliere provinciale trentino, e Diego Cason, sociologo bellunese.

La pandemia ha bloccato le presentazioni del libro, fino a sabato, alla libreria Due Punti di San Martino, a Trento. Ma secondo gli autori ha anche confermato la necessità di un cambio di mentalità. Nel senso che la montagna non deve essere un oggetto di consumo per chi vive in città.

Il servizio della Rai regionale del Trentino Alto Adige: www.rainews.it/tgr/trento/video/2020/06/tnt-Vaia-libro-monito-ninfea-nardelli-cason-dolomiti-montagna-2ef6bfcd-9f35-4b7c-b3b8-01ad82406bea.html 

 

22 Giugno 2020

Il monito della ninfea. RAI Veneto intervista Diego Cason

Quel che dovremo comprendere... un monito, quello della ninfea, che non investe "solo" la tragedia che nella notte del 29 ottobre 2018 ha devastato oltre 42 mila ettari di boschi dell'area dolomitica, ma che ci parla del nostro tempo, del rapporto fra uomo e natura segnato dall'antropocentrismo, dell'insostenibilità di un modello di sviluppo del quale le pandemie, l'invasione delle locuste, i processi di desertificazione, gli eventi metereologici estremi, gli incendi non sono che il quotidiano manifestarsi.

Il libro, che proprio in questi giorni vede la ripresa delle presentazioni "dal vivo" (la prima è a Trento nel tardo pomeriggio di sabato 20 giugno), è stato oggetto nei giorni scorsi di un servizio dalla sede regionale della RAI del Veneto attraverso l'intervista ad uno degli autori, Diego Cason.

Che qui potete vedere: https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2020/06/ven-Tempesta-Vaja-Il-monito-della-ninfea-Diego-Cason-5125c884-9e2d-492f-99b6-61fd035c0409.html 

15 Giugno 2020

Il monito inascoltato della ninfea

Una nuova recensione dedicata al libro "Il monito della ninfea". Sul giornale online di "Sbilanciamoci!" (la Campagna Sbilanciamoci! riunisce dal 1999 ben 49 organizzazioni e reti della società civile italiana impegnate sui temi della spesa pubblica e delle alternative di politica economica), è apparsa in questi giorni un "consiglio di lettura" a cura di Giulio Marcon, che ringraziamo.

La potete leggere qui: https://sbilanciamoci.info/il-monito-inascoltato-della-ninfea/

11 Giugno 2020

Il monito della ninfea. Finalmente la presentazione a Trento

Era già stata programmata per il 27 febbraio. Poi la pandemia ha stravolto le nostre esistenze. Ora sabato 20 giugno alle ore 17.30 ci riproviamo, questa volta all'aperto così da garantire il distanziamento dei partecipanti ma soprattutto per riprenderci gli spazi di convivialità della città. Per questo lo faremo in strada, precisamente nell'area pedonale di via San Martino nei pressi della Libreria "due punti", che promuove l'evento. E con ancora più forti argomenti, considerato che questo libro – uscito due settimane prima dello scoppio della pandemia – si rivela nelle molte testimonianze dei lettori un'utile chiave di lettura del nostro tempo.

In dialogo con gli autori, Diego Cason e Michele Nardelli, ci saranno la vicepresidente della SAT Elena Guella, il professor Ugo Morelli e l'antropologo Annibale Salsa. E le molte altre persone che vorranno partecipare, finalmente di persona, all'incontro.


Trento, via San Martino 78 (all'aperto)
5 Giugno 2020

«Il monito della ninfea»: la lezione della tempesta Vaia

di Alessandro Graziadei *

(4 giugno 2020) “La percezione dell’estrema vulnerabilità (e dei mezzi limitati per fronteggiare la potenza della natura) è probabilmente il più forte e duraturo lascito che Vaia ci ha messo sulle spalle. Una lezione, almeno per chi intende imparare”. Il libro di Diego Cason e Michele Nardelli “Il monito della ninfea” parte dalla tempesta che ha sconvolto le Dolomiti nel 2018 per parlarci della “cultura del limite” e lo fa con uno sguardo lungo che va ben oltre l’emergenza.

Nella sera e nella notte di lunedì 29 ottobre, in molti luoghi delle Dolomiti, a distruggere tutto è stata una tempesta che porta il nome di una signora tedesca: Vaia Jakobs. È lei che ha ricevuto la possibilità di dare il proprio nome alla bassa pressione che ha attraversato l’Europa nel 2018 e che l’Istituto Meteo dell’Università di Berlino vende dal 1950 per finanziarsi. Nonostante l’allerta meteo, pochi potevano immaginare che la signora Vaia Jakobs sarebbe stata ricordata per i venti tra i 120 e i 190 km/h e i rovesci da 700 millimetri di pioggia in 72 ore, che hanno investito 494 comuni, lasciando in eredità 8 morti (2 in Trentino) e più di 42.500 ettari di bosco schiantato (circa 8,6 milioni di metri cubi di legname). Al netto di altri disastri, visto che Vaia è stato un evento che ha inaugurato la “possibilità continua” di fenomeni tipici delle aree tropicali anche nelle Dolomiti, per rimettere tutto a posto forse non basteranno cent’anni. Solo in Trentino i danni causati da Vaia ad edifici privati e alle infrastrutture pubbliche sono stati quantificati in 360 milioni di euro, mentre altri 12 milioni e mezzo serviranno per ripristinare la viabilità forestale.

2 Giugno 2020

Montagna friulana tra problemi e sviluppo

Montagna friulana tra problemi e sviluppo: giovedì 4 giugno 2020, ore 21.00

Si parlerà della montagna friulana, tra problematiche e prospettive di sviluppo, nel quinto appuntamento de “I giovedì del Patto”, la serie di eventi online settimanali organizzati dal Patto per l’Autonomia per contribuire al dibattito sulla ripresa post Covid-19 dialogando con ospiti illustri in stretta interazione con il pubblico della rete. L’appuntamento è per giovedì 4 giugno, alle 21, sulla pagina Facebook del Patto per l’Autonomia con Franco Corleone, già parlamentare e sottosegretario alla Giustizia, tra gli autori di un manifesto per la Carnia dopo la pandemia, e con Michele Nardelli, saggista e ricercatore, consigliere nazionale di Slow Food, autore con Diego Cason del libro “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite”.

Dialogheranno con loro il segretario del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, e i sindaci di Forni Avoltri, Sandra Romanin, e di Treppo Carnico, Luigi Cortolezzis, che ha elaborato con Corleone il documento sul futuro della Carnia.

 


Incontro online, pagina facebook del Patto per l'Autonomia
29 Maggio 2020

Tornare sui propri passi, facendo proprio il monito della ninfea

«Tornare sui propri passi. Boschi ridotti a una massa inestricabile di tronchi e rami, caduti spesso in luoghi inaccessibili. Comunità già fragili nelle quali emergono sentimenti di impotenza e vulnerabilità. La tempesta Vaia, l’evento di maggiore impatto sugli ecosistemi forestali mai avvenuto in Italia, è come il “Monito della Ninfea” – titolo del bel libro di Diego Cason e Michele Nardelli – che rischia di non essere capito, perché i valori soglia hanno questo difetto: il giorno prima di una catastrofe il pericolo non viene percepito, il giorno successivo è già tardi».

Sulla sua pagina facebook così scrive oggi l'amico Silvano Falocco a proposito del nostro libro "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" (Bertelli Editori, 2020). Vale per la tempesta Vaia o per gli eventi estremi che ormai sono diventati normalità, per l'invasione delle locuste come per il Coronavirus. E noi, forti della nostra signoria sulla natura, a rincorrere gli avvenimenti che a quel punto diventano emergenze.

29 Maggio 2020

Il monito della ninfea, un video su Youtube

Diego Cason parla del suo ultimo libro "Il monito della ninfea" scritto con Michele Nardelli. Si tratta di un lavoro sulla tempesta Vaia, sui suoi effetti e sul ruolo dell'uomo nel determinare gli scompensi climatici che causano fenomeni devastanti quali appunto la tempesta che si è abbattuta sulla regione dolomitica a fine ottobre del 2018. 

Nel video su youtube che puoi vedere qui: https://youtu.be/WzQkB3l30xI

 

29 Maggio 2020

Riconnettere conoscenze e nuovi saperi

Note a commento del volume “Il monito della ninfea” di Diego Cason e Michele Nardelli

di Micaela Bertoldi

E che dire delle ninfee, le splendide foglie con fiori delicati che arredavano gli stagni di Jean Monet, dopo aver ascoltato la voce di Remo Bodei (ex ergo)?

Non si può che ammutolire, sentendo la profezia certa, del raddoppio delle estensioni della copertura dei tratti lacustri, visto che ogni foglia raddoppia la superficie in una notte. Tanta bellezza può apportare danno irreparabile se in un blitz dovesse scomparire proprio lo stagno, il lago. La fatale bellezza nasconde il tranello della forza che può distruggere, l’attrazione allucinata a volte impedisce di scoprire i risvolti potenzialmente negativi. L’altro lato della massima pulcritudine compare ad un tratto come un baratro.

Apprezziamo il grande Monet, intento a dispensare emozioni, con lo sguardo affascinato e concentrato sul momento che gli appare denso di meraviglia. E può capitare anche a noi di rincorrere la luce e la bellezza dei suoi riflessi, spesso ignari che nella società attuale sono creati ad arte per illudere e farci assopire nel quieto (?) tran tran del benessere raggiunto, lo stile di vita irrinunciabile. Quello stile di vita che fa apparire necessario procedere nell’accaparramento di ogni cosa, di ogni spazio anche se lo si sottrae ad altri esseri viventi.

29 Maggio 2020

Dalla tempesta Vaia allo spillover nel mercato di Wuhan, il filo rosso che unisce le grandi calamità contemporanee

«…resta pure sempre valido il monito espresso dall’immagine della ninfea che raddoppia quotidianamente le sue dimensioni, di modo che, il giorno che precede la copertura dell’intera superficie dello stagno la metà ne resta ancora scoperta, per cui quasi nessuno, alla vista di tanto spazio libero, è portato intimamente a credere all’imminenza della catastrofe.» Remo Bodei, Limite


di Roberto Burdese *

 

(28 maggio 2020) Ognuno di noi ha letto, nei mesi del lockdown, un gran numero di articoli e libri per cercare di comprendere questa pandemia: da dove viene, quali segni lascerà nelle nostre vite, come ne usciremo, che insegnamenti possiamo trarne.

In queste pagine digitali, nelle scorse settimane, vi abbiamo parlato di alcune di queste letture, cercando di metterle in relazione con l’esperienza di Slow Food, nel tentativo di comprendere meglio il cammino che ci attende, con l’auspicio di affrontarlo con il giusto atteggiamento. Io le pagine più utili a comprendere quanto ci è accaduto le ho lette poco prima del fatale 21 febbraio. Naturalmente quando mi sono capitate tra le mani non potevo immaginare che mi avrebbero guidato nella comprensione di quanto avremmo vissuto di lì a pochi giorni, tanto più che non parlano di virus influenzali. Ma andiamo per ordine.

Il monito della ninfea è un libro pubblicato a fine gennaio 2020: quando l’ho ricevuto, fresco di stampa, il virus sembrava circolare liberamente solo in Cina e pochi altri Paesi dell’estremo Oriente, mentre il resto del mondo si illudeva di poterne restare immune. Michele Nardelli, che lo ha scritto assieme al sociologo Diego Cason, è un Consigliere nazionale di Slow Food Italia con un ricchissimo curriculum nella politica delle istituzioni e in quella della società civile. Il libro mi era stato anticipato da Michele con alcune telefonate, nelle quali mi raccomandava di fargli avere le mie opinioni dopo la lettura, convinto che questa potesse contribuire alle riflessioni perennemente in corso in seno alla nostra associazione. Certo nemmeno Michele immaginava, in quel momento, cosa sarebbe capitato da lì a poco…