23 Marzo 2014

Una lapide sulla strada dei diamanti

di Andrea Rossini

(20 maggio 2013) Amici e familiari hanno posto una stele nel luogo della strage dei tre pacifisti italiani Guido Puletti, Sergio Lana e Fabio Moreni, uccisi il 29 maggio di venti anni fa mentre portavano aiuti alla popolazione bosniaca.

"Voglio condividere con voi la memoria di quel giorno."" Agostino Zanotti, uno dei due sopravvissuti alla strage del 29 maggio, inizia un lungo racconto. Davanti a lui ci sono alcune decine di parenti e amici delle vittime, italiani e bosniaci, i rappresentanti delle autorità locali e dell'Ambasciata d'Italia.

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23 Marzo 2014

Srebrenica, diciott’anni dopo…

(11 luglio 2013) Srebrenica. Che cosa è rimasto nella coscienza collettiva dei cittadini europei di quanto accadde nel cuore dell'Europa l'11 luglio 1995? A ragion del vero è un po' l'insieme di quella tragedia che concluse il Novecento europeo che oggi appare rimossa, incasellata nella categoria di "guerra etnica"", segnata dal pregiudizio dell'ignoranza e dei luoghi comuni, sterilizzata dalla falsa coscienza di un'Europa incapace di riflettere su se stessa e infine dimenticata, come se non avesse nulla di importante da dirci.

Tutto questo rende il genocidio di Srebrenica, quelle 8372 (o forse più) vite spezzate sotto gli occhi di una comunità internazionale distratta, quando non complice, se possibile, ancora più doloroso. Perché se per i famigliari delle vittime la ferita più aperta è quella di dare riconoscimento e sepoltura a quanti ancora giacciono nelle fosse comuni e, insieme, il desiderio di avere giustizia (se pensiamo che le condanne comminate per quanto accadde a Srebrenica diciott'anni or sono si contano sulle dita di due mani), l'aspetto che più in generale risulta insopportabile è rappresentato dal fatto che il nome di questa antica città non rappresenti motivo di riflessione per l'insieme della coscienza civile europea e mondiale.

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23 Marzo 2014

Sarajevo 1984, i Giochi Olimpici della Jugoslavia

di Azra Nuhefendić, corrispondente da Sarajevo di Osservatorio Balcani Caucaso

(31 gennaio 2014) Trenta anni fa, dall'8 al 19 febbraio, si svolse a Sarajevo la XIV edizione dei Giochi Olimpici Invernali. Pochi anni dopo le strutture olimpiche, simbolo di una storia e vita comune, furono bersaglio dei bombardamenti

Un metro di neve e venti gradi sotto zero! Nessuno ci faceva caso in Bosnia. Si pulivano le strade principali, si scavava un sentiero nella neve per collegare la casa o il portone con la strada, e la nostra vita procedeva come al solito.

Talvolta già all’inizio di ottobre nevicava. Si andava al ristorante per una cena e quando si usciva, nelle ore piccole, ci aspettava la prima neve. Tap-tap, sulle punte delle scarpe leggere ed eleganti, cercavi di passare per la strada imbiancata, senza scivolare o cadere. La neve rimaneva fino ad aprile, qualche volta anche di più. Capitava che sulle montagne intorno a Sarajevo nevicasse in piena estate. I giornali locali riportavano la notizia, ma nessuno si stupiva.

13 Marzo 2014

Bosnia Erzegovina: la rivolta

di Andrea Rossini (www.osservatoriobalcanicaucaso.org)                  

(7 febbraio 2014) La protesta iniziata mercoledì dagli operai di Tuzla si è estesa a tutto il paese. A fuoco le sedi dei governi cantonali di Tuzla, Zenica e Sarajevo, dove è stata attaccata anche la Presidenza.

Una protesta operaia iniziata con una manifestazione di alcune centinaia di persone mercoledì a Tuzla si è gradualmente estesa a tutti i principali centri del paese, trasformandosi nel maggiore movimento di protesta in Bosnia Erzegovina dalla fine della guerra. Migliaia di giovani e disoccupati hanno raccolto il segnale lanciato da Tuzla, un tempo importante polo produttivo e industriale, indirizzando la propria rabbia contro edifici e sedi istituzionali e contro le forze dell'ordine. Le dimostrazioni sembrano crescere di intensità con il passare delle ore, e sono forti in particolare nella Federazione di Bosnia Erzegovina, una delle due entità in cui il Paese è diviso dagli Accordi di Pace di Dayton del 1995. Anche in Republika Srpska tuttavia, l'entità a maggioranza serba, ci sono state manifestazioni di solidarietà con i dimostranti della Federazione.

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10 Marzo 2014

Fano, un racconto europeo

Fano e Senigallia, antiche città marchigiane dove sono stato nei giorni scorsi per presentare il libro-guida "Scoprire i Balcani". A guardar bene un pretesto perparlare di Europa, della necessità di scollinare il Novecento e di comprendere questo tempo.

 

Già da qualche anno insieme a Roberta Biaggerelli, la mia amica "attora" che alla tragedia di là del mare ha ispirato una parte importante della sua attività professionale, portiamo in giro una sorta di "racconto balcanico" ogni volta diverso, una conversazione accompagnata dal rito della "bosanska kafa", il caffè bosniaco che aiuta a guardarti dentro e oltre, nel condividere il presente ma anche ad alzare lo sguardo sui segni del tempo...

28 Febbraio 2014

Scoprire i Balcani

Atelier della storia

Un testo inedito di Paolo Rumiz interpretato da Roberta Biaggerelli e una conversazione con Michele Nardelli sul Novecento, il secolo che nasce e muore a Sarajevo. 

Presentazione della guida del turismo responsabile "Scoprire i Balcani". 


Fano, Caffè Darderi, piazza Andrea Costa

La locandina dell'evento

26 Febbraio 2014

Viaggio di studio a Sarajevo. Incontro formativo al Da Vinci

Incontro formativo per gli studenti delle classi del Liceo Scientifico Da Vinci di Trento che parteciperanno al viaggio di studio a Sarajevo, in occasione del centenario dell'inizio della prima guerra mondiale. Con Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani.

 


Trento, Lice Scientifico Da Vinci
26 Febbraio 2014

Scoprire i Balcani

Una serata dedicata allo sguardo sull'altra sponda dell'Adriatico, per conoscere l'Europa, comprendere la storia, apprezzare il valore culturale di una regione nella quale si sono incontrati Oriente e Occidente.

Ne sono protagonisti Roberta Biaggerelli, attrice e animatrice di progetti culturali e sociali nei Balcani, e Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e co-fondatore dell'Osservatorio Balcani Caucaso.

Nel corso della serata verrà presentato il libro "Scoprire i Balcani", una guida per avvicinarsi con competenza e passione a questa regione attraverso il turismo responsabile.

  


Senigallia, sede di Confluenze

la locandina della serata

18 Febbraio 2014

Riflessioni e metafore

Guardare l'Europa, attraverso i Balcani. Un pensiero dell'amico Emilio, attraverso le nostre discussioni di viaggio e l'attualità.

diEmilio Molinari

Sequalcuno in vista delle elezioni europee volesse capire qualcosa dipiù del lato oscuro dell'Unione Europea, del fiscal compat e delvincolo del 3%, di sicuro dovrebbe piantarla di “guardare” aBerlino. Dovrebbe prendersi una settimana di ferie e correre inBosnia: a Zenica, Tuzla, e sopratutto a Sarajevo, dove la protesta,questa volta sociale ed operaia, attraversa le divisioni della guerrae della pulizia etnica.

Andarea Sarajevo viaggiando nella storia. Da dove 100 anni fa il colpo dipistola di Gravilo Princip dava il via alle due guerre mondiali (laseconda è il continuo della prima), partorite dall'Europa del“lassez fair capitalista”, dei nazionalismi e del fallimentodelle socialdemocrazie.

19 Dicembre 2013

Diventare Europa

... il viaggio attraverso i luoghi sarà il nutrimento del mio sguardo. Lungo le strade dimenticate delle regioni italiane, nell’Europa che ancora non ha coscienza di sé, nel Mediterraneo da cui abbiamo appreso (quasi) tutto ma che non riesce ad affrancarsi dall’infelicità dello splendore smarrito, nei Balcani che sanno essere la sfera di cristallo dove leggere la postmodernità...

Bergamo, Convento di Sant’Agostino. Sabato 16 novembre 2013. E’ importante che si svolga qui, in questa città ancora segnata dal rancore e dalla paura, la Conferenza internazionale "Diventare Europa ". Perché ad avere bisogno dell’Europa sono in primo luogo i cittadini europei.

8 Dicembre 2013

Capodanno a Sarajevo 2013

Non sei mai stato a Sarajevo? Una buona occasione per un viaggio di quelli veri, fra storia e cultura.  D'inverno poi la Gerusalemme dei Balcani ha un fascino tutto speciale.

Sei  giorni attraverso la Costa Dalmata e la Bosnia-Erzegovina, con capodanno a Sarajevo. Un'occasione unica per poter ammirare queste terre immerse nel diafano biancore della neve che durante l'inverno scende copiosa coprendo rive di fiumi, boschi e minareti. Tutto questo attraverso la rete di Viaggiareibalcani, per un turismo alternativo e responsabile, per conoscere e divertirsi rispettando culture, storie e luoghi.

6 Dicembre 2013

Racconti di viaggio. Bosnia Erzegovina

Un gruppo di ragazzi e ragazze racconta la propria esperienza in Bosnia Erzegovina attraverso le proprie emozioni, foto, video e testimonianze degli incontri con la popolazione. Seguirà un assaggio di piatti tipici bosniaci da noi preparati.

"Ventun'anni sono passati dal referendum con cui il popolo bosniaco decise di separarsi dalla Confederazione jugoslava. Quest'atto segnò l'inizio dell'atroce conflitto che dilaniò il paese fino al 1995, dividendo etnicamente una popolazione che aveva vissuto pacificamente fino a quel momento. Abbiamo cercato di comprendere cosa comportò la guerra nella vita di tutti i giorni, raccogliendo testimonianze di persone e famiglie che hanno vissuto in prima persona il conflitto. Questo è quello che cercheremo di raccontarvi il 6 dicembre 2013, alle ore 20.30, presso l'Oratorio S. Antonio". Organizza: Associazione Oratorio Sant'Antonio in collaborazione con Forumpace Trentino. Partecipa all'incontro Michele Nardelli.

 


Trento, Oratorio Sant'Antonio