27 Settembre 2013

Presentazione del libro Acquisti sostenibili

Venerdì 27 settembre, alle ore 18.00, presso l'Ecosportello a Trento (in via Torre Verde 18), si terrà la presentazione del volume "Acquisti sostenibili. Imprese e amministrazioni pubbliche per un'economia più verde e responsabile" (Edizioni Ambiente, 2012) , promossa da Ambiente Trentino ed Ecosportello Trento con gli autori Silvano Falocco e Simone Ricotta.

"Acquisti sostenibili, acquisti verdi e Green Public Procurement (GPP) rappresentano la nuova frontiera per avviare una conversione ecologica dell'economia."
Introdurrà l'incontro Michele Nardelli


Trento, Ecosportello, via Torre Verde 18

la locandina dell'incontro

10 Aprile 2013

Cittadinanza attiva per la tutela del paesaggio dell’ambiente e del territorio

Il Master WORLD NATURAL HERITAGE MANAGEMENT - Conoscenza e gestione dei Beni naturali iscritti nella lista del patrimonio mondiale UNESCO (Dolomiti e altri siti montani) organizzato dalla Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con la step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio e l'Università di Torino, propone un ciclo di quattro incontri per affrontare e discutere alcuni dei temi più rilevanti per sostenere l'affermazione di una cultura della vivibilità e del paesaggio nella civiltà planetaria. Il ciclo MasterInvita è organizzato in partnership con il Comune di Trento.

Il primo incontro, previsto per giovedì 11 aprile alle ore 17.30 a Trento presso la Sala Falconetto di Palazzo Geremia, dal titolo "Cittadinanza attiva per la tutela del paesaggio dell'ambiente e del territorio" avrà come ospite Salvatore Settis che nei mesi scorsi ha pubblicato il libro Azione popolare. Cittadini per il bene comune. "Azione popolare" è il pieno esercizio del diritto di cittadinanza, per imporre un'agenda politica centrata sul bene comune. Il suo manifesto esiste già: è la Costituzione. Che società ci aspetta sotto l'assolutismo dei mercati e il ricatto del debito pubblico? Quale ambiente, quale cultura, salute, educazione? Quale giustizia sociale? Serve un'altra idea di Italia per liberare energie civili, creatività, lavoro. Per la Costituzione, lo Stato siamo noi. Cittadini responsabili. In prima persona.


Trento, Palazzo Geremia
22 Marzo 2013

Insieme a difendere l’acqua pubblica

(22 marzo 2013) Questo intervento è uscito oggi, in occasione della giornata mondiale per il diritto all'acqua, sul quotidiano L'Adige. In allegato l'ordine del giorno approvato dal Consiglio Provinciale su proposta di Michele Nardelli sullo scorporo del ramo acqua da Dolomiti Energia e per la costituzione di un nuovo soggetto interamente pubblico per la gestione del servizio idrico in Trentino.

di Alessandro Andreatta e Andrea Miorandi

L'accesso all'acqua è uno dei diritti fondamentali dell'uomo. Lo ha stabilito nel 2010 una risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. È dunque uno dei diritti umani più recenti, frutto di una sensibilità comune che si è imposta - faticosamente - solo in questi ultimi anni. Eppure ancor oggi nel mondo circa 884 milioni di persone vivono senza acqua potabile, ogni anno 5 milioni di uomini, donne e bambini muoiono di sete e il 12% della popolazione usa l'85% delle risorse idriche del pianeta.

Sono le cifre di una catastrofe quotidiana che la Giornata mondiale dell'acqua, promossa dall'Onu il 22 marzo di ogni anno, ha il merito di riportare per lo meno all'attenzione internazionale, ma che nessuna dichiarazione formale, per quanto solenne, è ancora riuscita a scalfire. Per passare dal piano delle buone intenzioni a quello molto più concreto delle soluzioni operative, occorre concepire - e praticare, difendere - il diritto all'acqua come diritto sociale. Solo così d'altronde si possono porre le basi per una vita degna di essere vissuta. Una questione nella quale si intrecciano giustizia sociale, solidarietà e partecipazione e che rispecchia perfettamente il concetto di democrazia iscritto, con felice lungimiranza, nella stessa Costituzione italiana.

21 Marzo 2013

Il paesaggio: un punto di non ritorno

di Ugo Morelli

Come vi sentireste se, attraversando il deserto con una limitata scorta d'acqua, la vostra guida, per ottenere il vostro consenso e per compiacervi, vi proponesse di soddisfare la voglia che avete di lavarvi, usando l'acqua a volontà per fare docce rinfrescanti? La nostra condizione riguardo al paesaggio, all'ambiente e al territorio non è neppure quella dei viandanti del deserto. Loro hanno l'aspettativa di trovare prima o poi un'oasi; noi no.

Dobbiamo tesosizzare e valorizzare senza distruggerli i patrimoni che abbiamo, fonti della nostra storia, della nostra vivibilità, della nostra identità e della nostra economia. Ci sarebbe da chiedersi allora come mai spuntano qua e là pifferai magici che propongono nuove forme di cementificazione, naturalmente aggettivate come "sostenibili", utilizzando un po' sciacallescamente la crisi come pretesto per ricominciare la grande abbuffata. A chi si comporta così, ci chiediamo, verrà mai in mente che le imprese che si occupano di edilizia potrebbero riconvertirsi e rinnovarsi, occupandosi finalmente di valorizzazione e ripristino dei patrimoni civili, industriali e viari che esse stesse hanno costruito nei modi tradizionali e superati?

8 Febbraio 2013

Alpi e autonomia

di Annibale Salsa *

(6 febbraio 2013) Per molti secoli le popolazioni rurali hanno affidato la spiegazione delle calamità naturali e delle carestie, che ciclicamente si abbattevano sulle comunità, all'influenza esercitata da strane figure femminili situate ai margini della società e bollate con lo stigma della strega. Anche ai poteri politici del tempo faceva comodo indicare capri espiatori dagli effetti garantiti e tali da suscitare la comune riprovazione.

L'antropologa inglese Mary Douglas ricostruisce, in un suo noto saggio dal titolo Rischio e colpa, i meccanismi sottostanti ai dispositivi simbolici di attribuzione di colpa, il cosiddetto «effetto blaming». In ogni circostanza negativa, essa sosteneva, le società pre-scientifiche si difendevano istintivamente dall'ignoto, da ciò che non si conosceva o non si era in grado di sottoporre al «tribunale della ragione», mediante l'invenzione di cause e concause di cui sarebbero stati portatori individui particolari o istituzioni sgradite.

15 Gennaio 2013

Un ’passo’ verso la sostenibilità

Un patto tra amministrazione, territorio e cittadini per un futuro sostenibile.

La Giunta Provinciale ha approvato il Documento finale del PA.S.SO, il patto per lo sviluppo sostenibile del Trentino

(14 gennaio 2013) Europa; comunicazione, educazione e cultura; tutela e valorizzazione della biodiversità; mobilità sostenibile, energia e lotta al cambiamento climatico; agricoltura e stili di vita: sono queste le cinque priorità per lo sviluppo sostenibile del Trentino che costituiscono i pilastri di Passo, il documento approvato oggi dalla Giunta provinciale su proposta del presidente Alberto Pacher. Partendo da una ricognizione della situazione attuale del territorio, Pa.S.So - che indica in sigla proprio il "Patto per lo sviluppo sostenibile del Trentino" - fornisce indicazioni e impegni chiari sulle strategie dello sviluppo sostenibile a livello provinciale, da qui al 2020 e oltre.

9 Gennaio 2013

Quando homo sapiens inventò il paesaggio

Mercoledì 9 gennaio alle 17.30, nell'Aula magna del Museo delle Scienze, la conferenza "QUANDO HOMO SAPIENS INVENTÒ IL PAESAGGIO", organizzata dal museo assieme a STEP - Scuola per il governo del territorio e del paesaggio - proporrà un dialogo tra Telmo Pievani, curatore della mostra e Ugo Morelli, presidente del Comitato Scientifico di Step. Introduzione di Gianluca Cepollaro (Step) e conclusioni di Michele Lanzinger, direttore del Museo delle Scienze.


Trento, Museo di Scienze Naturali, via Calepina
21 Dicembre 2012

Cinquant’anni di cambiamenti climatici

Presentati oggi i dati sul Trentino dal 1958 al 2010 e le iniziative future della Provincia

(20 dicembre 2012) Presentati stamane in Provincia dal vicepresidente e assessore all'ambiente Alberto Pacher, assieme al dirigente della Protezione civile Roberto Bertoldi e ad alcuni ricercatori della Fondazione Mach, i risultati di uno studio che ha esaminato i dati relativi a temperature e precipitazioni in Trentino dal 1958 al 2010. Il quadro che ne risulta conferma il generale riscaldamento del clima e la sua maggiore intensità negli ultimi 30 anni circa, durante le stagioni primaverile e estiva e nelle ore diurne. Non trova conferma invece  il presunto aumento dell'intensità delle precipitazioni, uno dei fenomeni che dovrebbero accompagnarsi ai cambiamenti climatici. Con l'occasione, è stato fatto il punto sulle iniziative avviate dalla Provincia sul versante sia della mitigazione, ovvero della riduzione delle emissioni di gas serra nell'atmosfera, sia dell'adattamento agli effetti prodotti dall'innalzamento delle temperature. Presentato anche il nuovo sito web www.climatrentino.it

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30 Novembre 2012

A Nord di Trento, a sud di Bolzano

Immagini del territorio, osservazioni delle trasformazioni

Convegno regionale

Venerdì 30 novembre ore 9.30 - 17.30
presso il Centro Direzionale Interporto, Via Innsbruck, 15 - Trento

Con preghiera di pre-iscrizione all'indirizzo: sezionetrentino.inu@gmail.com. Presso la stessa sede è visitabile fino all'8 dicembre la mostra "NORD DI TRENTO, A SUD DI BOLZANO" dal 3 novembre all'8 dicembre 2012 ore 09.00 - 19.00 (domenica chiuso)

Per capire quanto e come è cambiato l'uso del territorio in questa «terra di mezzo»
Ambiente Trentino | www.ambientetrentino.it e le sezioni di Trento e di Bolzano dell'Istituto Nazionale di Urbanistica www.inu.it hanno ideato una indagine fotografica e un convegno che concentrano l'attenzione su uno dei tratti più emblematici del territorio regionale, quello compreso tra le periferie nord di Trento e sud di Bolzano. Un
territorio che sfugge a classificazioni univoche e non è mai stato oggetto di uno studio
unitario, anche in ragione dei moderni confini e della separazione amministrativa legata alle due province autonome. L'evento è accompagnato dalla pubblicazione di un catalogo, bilingue, che raccoglie oltre alle immagini dei fotografi: Leonhard Angerer, Luca Chistè, Ivo Corrà, Erich Dapunt, Anna Da Sacco, Hugo Munoz, Francesca Padovan e Paolo Sandri, un saggio di Corrado Diamantini dell'Università di Trento.

Un'idea di Ambiente Trentino e Istituto Nazionale di Urbanistica, Sezioni Trentino e Alto Adige/Südtirol


Trento, Centro direzionale interporto
6 Novembre 2012

Tutti nello stesso piatto

6 - 24 novembre 2012. Trento

Al via la IV edizione del Festival cinematografico di Mandacarù e Altromercato sui temi del cibo, della biodiversità, della sovranità alimentare, dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile.

La conferenza di inaugurazione si svolgerà martedì 6 novembre 2012 ore 20.30, presso il Teatro Cuminetti, Via Santa Croce 67 - Trento

LA NUOVA CORSA ALLE TERRE

Interviene Stefano Liberti, giornalista, scrittore e documentarista, intervistato da Francesco Terreri, giornalista economico del quotidiano "l'Adige"


Trento, Teatro Cuminetti
18 Settembre 2012

Amianto, in Italia è sempre emergenza

I dati del Ministero

Ancora 34 mila siti  da bonificare. Picco di malati atteso fra il 2015 e il 2020: 680 mila le persone che potrebbero ammalarsi. Ancora 32 milioni di tonnellate da smaltire.

Prima che entrasse in vigore la legge del 1992, che ha messo al bando l'amianto, l'Italia era uno dei maggiori consumatori di amianto in Europa. E oggi si trova quindi con un fardello di oltre 34 mila siti a «potenziale contaminazione di amianto», di cui 373 con rischi di primo livello. Un numero destinato a salire fino a 500, quando sarà completata la mappatura delle Regioni italiane. Sicilia e Calabria mancano infatti ancora all'appello, mentre in Piemonte sono censiti in maggioranza i siti che contengono amianto naturale. Sono i dati che emergono dal 15esimo quaderno del Ministero della Salute dedicato alle patologie correlate all'esposizione da amianto. 

Dal dopoguerra al 1992 l'Italia ha prodotto 3,7 milioni di tonnellate di amianto grezzo, mentre il Cnr ha evidenziato che l'amianto cemento ancora da bonificare ammonta a 32 milioni di tonnellate in Italia. Se venissero rimosse 380 mila tonnellate all'anno, occorrerebbero 85 anni per liberare il bel paese da questo materiale letale.  Sul fronte della salute, questo si è tradotto in una incidenza del mesotelioma pari a 3,6 casi ogni 100 mila abitanti per gli uomini e 1,6 ogni 100 mila per le donne. Ma la latenza della malattia, oltre 40 anni, potrebbe far salire il numero dei malati, il cui picco è atteso fra il 2015 e il 2020. Sono 680 mila le persone esposte al rischio.

Il Trentino, con la LP 13/2012 di cui ero proponente, si è dato uno strumento per ovviare alle lacune della legislazione nazionale e rendere efficace e certa l'azione di bonifica del territorio. L'aggiornamento del piano da parte della Provincia Autonoma di Trento uscirà a breve e conterrà criteri, tempi e modalità dell'assegnazione del sostegno pubblico alla bonifica nonché i criteri per lo smaltimento.