6 Gennaio 2021

La ’ndrangheta in Trentino

“Tempi interessanti” (109)

Nei primi giorni di marzo del 2013 come Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani organizzammo una Winter school dal titolo “Mafie senza confini“. Fu una tre giorni di particolare intensità e valore alla quale si iscrissero un centinaio di studenti provenienti da diverse università italiane. Vi parteciparono come relatori magistrati, ricercatori, investigatori, scrittori, giornalisti ed amministratori locali di particolare valore ... Una delle domande cruciali della Winter school si sviluppò attorno al quesito di come una realtà apparentemente estranea a fenomeni mafiosi (come il Trentino) fosse attrezzata o si attrezzasse per contrastare la penetrazione della criminalità organizzata sul proprio territorio...

... Da allora sono trascorsi sette anni, ma quel promemoria di azioni su cui ci eravamo confrontati ... è rimasto colpevolmente lettera morta...

5 Gennaio 2021

Le tendenze plebiscitarie e l’urgenza di un nuovo racconto

“Tempi interessanti” (108)

... Domenica voterò no. Perché prevale in me il giudizio di merito (la democrazia non è un costo), perché siamo ben lontani da una riforma in senso federalista ed europeo di uno Stato che dovrebbe devolvere i propri poteri verso il basso (le autonomie locali) e verso l'alto (l'Europa politica). E, non da ultimo, perché la logica che sottostà alla proposta di ridurre il numero dei parlamentari è quella che predilige il potere esecutivo...

... Esprimersi per il no, almeno nel mio modo di vedere, non significa affatto considerare intoccabile la Costituzione italiana. Che invece andrebbe ripensata alla luce dei profondi cambiamenti che segnano questo passaggio di tempo nel quale gli assetti di potere reali, l'interdipendenza, il prendere corpo di nuove geografie, la cultura della complessità, una nuova coscienza ecologica, la consapevolezza del limite, la rivoluzione digitale... renderebbero urgenti nuove regole di convivenza ed una vera e propria nuova fase costituente...

17 Agosto 2020

Non sono errori…

“Tempi interessanti” (107)

... L'INPS, le Regioni e le Province Autonome non hanno ancora reso pubblici gli elenchi di chi ha usufruito di sovvenzioni pubbliche in seguito al lockdown. Ma sono convinto che la vicenda dei parlamentari e dei consiglieri regionali che hanno ricevuto aiuti destinati a chi ne avrebbe avuto effettivamente bisogno è ben più vasta dei casi sin qui segnalati. E se il primo diffondersi di nomi eccellenti ha giustamente suscitato indignazione, dovrebbe anche farci riflettere su come è cambiata la politica e sul profilo etico di quanti in questi anni hanno visto nella politica un veicolo per la propria carriera e per i propri interessi individuali...

... No, non c'è nessun errore. E non si rimedia con la beneficenza, forse mai così pelosa. E' proprio l'idea che si ha della cosa pubblica e della politica. Ben lontana dai valori di giustizia sociale, di fraternità, di bene comune (e dunque del cambiamento, posto che quello in cui viviamo non è certo il migliore dei mondi possibile), politica ed istituzioni sono diventate oggetto di una sorta di mutazione antropologica per niente estranea ai processi che sono avvenuti nella nostra società...

3 Agosto 2020

L’avversità verso la conoscenza e la cultura della pace

“Tempi interessanti” (106)

Sono anni ormai che periodicamente viene montata una polemica contro il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e l'Osservatorio Balcani Caucaso – Transeuropa. C'è da chiedersi la ragione di tanta avversità verso istituzioni e organismi riconosciuti internazionalmente per il valore e la serietà del loro operato e che hanno fatto di questo nostra terra un luogo di primo piano nell'impegno per la pace e la mondialità...

... Si tratta di realtà che hanno contribuito all'immagine del Trentino ben oltre i propri confini e di cui la comunità trentina dovrebbe essere fiera. Perché, in un caso come nell'altro, l'azione di questi organismi ha fatto sì che il Trentino fosse connesso con questo nostro tempo glocale, che migliaia di persone si formassero alla mondialità e alla gestione nonviolenta dei conflitti, che una parte dell'Europa potesse trovare qui un punto di riferimento sul piano della costruzioni di relazioni virtuose e della solidarietà...

3 Luglio 2020

Una pietra tombale sulla pace

“Tempi interessanti” (105)

... Non siamo in presenza di una contesa tra due stati, ma di un'occupazione progressiva di territori in dispregio delle risoluzioni delle Nazioni Unite, dove l'asticella viene spostata unilateralmente dal governo israeliano per poi invitare a raggiungere un compromesso sempre più al ribasso.

Questo sarebbe l'esito del piano di Trump, un atto formale che legittima un crimine già in essere. E che spinge Israele verso una deriva fondamentalista: quella di uno stato etico, incompatibile con lo stato di diritto e dunque con la convivenza e la pace. Aggiungendo destabilizzazione ad una regione già lacerata. E che, al contrario, richiederebbe a tutte le parti di esplorare nuovi orizzonti, oltre il paradigma dello stato/nazione. ...

18 Giugno 2020

Magari abbattere le statue è necessario…

“Tempi interessanti” (104)

La statua di Kappler. Una bella statua di Herbert Kappler potrebbe troneggiare davanti a Caracalla come a suggerire il percorso che conduce alle Fosse Ardeatine. Potrebbe ma fortunatamente non c'è. Avremmo il diritto a buttarla giù oppure dovremmo contestualizzare, magari in modo critico?

La questione si capisce meglio parlando di criminali che ben conosciamo e di crimini che noi consideriamo contro l'umanità. Non avremmo alcun dubbio: Kappler andrebbe tolto.

Il problema è che, per noi, la tratta atlantica, lo schiavismo, la conquista coloniale, lo stupro (rapporti sessuali con persone non consenzienti) o, che dir si voglia, il matrimonio forzato con una dodicenne sono ancora oggi reati minori. E il problema non é se allora fosse "consentito" o meno - pure Kappler ha sempre sostenuto di obbedire alla Legge - ma se oggi quelle statue ancora ci feriscono o se feriscono una parte consistente delle nostre società...

15 Maggio 2020

L’overshoot day nel tempo del Coronavirus

“Tempi interessanti” (103)

... E' anche possibile che per la prima volta da quando il Global Footprint Network calcola il giorno del superamento (1970), il 2020 sia rilevato con molto ritardo (o non lo sia affatto), per quanto l'anno in corso rappresenti una particolare anomalia. Ma non per questo meno interessante se pensiamo, come ha ricordato Silvano Falocco nel confronto promosso da POP dal titolo “Una nuova generazione di idee per il mondo nuovo“ (lo potete trovare sulla mia pagina facebook o su quella di POP), che nei primi quattro mesi del 2020 si è calcolato che la riduzione dell'emissione di CO2 nell'atmosfera è stata del 7,2%, un po' meno di quello che la Commissione sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite ha indicato come obiettivo annuale (7,6%) per riuscire a contenere in 1,5 gradi il surriscaldamento terrestre entro il 2030. ...

24 Aprile 2020

Allentamento o immunità di gregge?

“Tempi interessanti” (102)

Che cosa significa allentare il confinamento (lockdown) mentre ancora la pandemia miete ogni giorno solo in Italia centinaia di vittime? Ho dei cattivi presagi, peraltro confermati dallo studio pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista “Nature Medicine‘ dall“Università di Trento in collaborazione con l“Università e il Policlinico San Matteo di Pavia, l“Università di Udine, il Politecnico di Milano e l“Istituto di elettronica e di ingegneria dell“informazione e delle telecomunicazioni (Ieiit) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). “Pensare di allentarlo ora sarebbe impossibile senza mettere in conto delle conseguenze disastrose‘ afferma all'Ansa Giulia Giordano, prima autrice dello studio e ricercatrice del dipartimento di ingegneria industriale all“Università di Trento...

... Spero di sbagliarmi ma ho la sensazione che l'opzione immunità di gregge cominci a riprendere quota di fatto, senza dichiararlo (e forse senza nemmeno volerlo): “dovremo ritornare alla normalità convivendo con il virus“ è l'argomento usato in questi giorni. Il cinismo di un modello di sviluppo che non può fermarsi. Il virus corona e il virus normalità (che ne è all'origine) si riconoscono...

15 Aprile 2020

Non andrà tutto bene. A meno che …

... E “alla richiesta data dal buon senso: “Riavviamo la produzione il più rapidamente possibile“, dobbiamo rispondere con un grido: “Assolutamente no!“ L'ultima cosa da fare sarebbe rifare esattamente ciò che abbiamo fatto prima‘. Mi rincuora l'assonanza con quanto abbiamo cercato di porre nell'ultimo capitolo del nostro recente lavoro, quando scriviamo: “...tornare sui propri passi non significa rinunciare alle conquiste del sapere, semmai metterle a disposizione per vivere con maggiore consapevolezza il carattere limitato delle nostre esistenze. Significa riqualificare i nostri bisogni sottraendoli dalle logiche di mercato, liberare tempo da dedicare alla cura delle relazioni, dare valore alle cose vere come l“amicizia, la convivialità, il piacere della conoscenza, il dono e la gratuità, riconsiderare la qualità a dispetto della quantità, ovvero fare meglio con meno‘.

5 Marzo 2020

La grande cecità

“Tempi interessanti” (100)

Che i tempi siano interessanti non c'è dubbio. Inquietanti pure. Evidenziano la fragilità del castello di carte sul quale si regge l'attuale ordine mondiale. Non solo per l'intrecciarsi delle crisi – ecologica, finanziaria, demografica, sociale, politica, morale – ma anche per lo svelarsi della fede nel veleno, di quell'insano meccanismo che, malgrado gli ammonimenti che nel tempo ci hanno messo in guardia rispetto ai limiti dello sviluppo, ci ha fatto credere nel mito moderno del progresso e che la scienza e la tecnica avrebbero comunque trovato le soluzioni alla sua insostenibilità. Rivelano altresì, per usare le parole di Luigino Bruni, un'immensa impotenza. “Abbiamo messo in piedi un sistema economico estremamente vulnerabile. Niente come un virus mostra che il re capitalista è nudo. Come sapeva già Keynes i piedi di argilla del capitalismo sono i sentiments e le emozioni della gente. I grandi strumenti, i potentissimi mezzi dell'economia e della finanza oggi non possono nulla. La mano invisibile si è totalmente inaridita e le voci dei suoi paladini zittite...‘

9 Gennaio 2020

Comune di Trento. Un patto di persone per una svolta inclusiva

“Tempi interessanti” (99)

... In queste settimane più di una voce ha posto il tema di una svolta partecipativa e capace di inclusione oltre i partiti, cui corrispondesse l'indicazione di figure che bene avrebbero potuto interpretare questa svolta di innovazione politica e culturale (nomi che qui indico attenendomi all'ordine alfabetico): Andrea de Bertolini, Alessandro Franceschini, Franco Ianeselli, Michele Lanzinger, Marco Merler, Barbara Poggio. Eppure, se non stiamo accorti, tendono a prevalere l'inerzialità, i veti incrociati, le simbologie riferite alle storie personali, le meschinità di bottega. Tanto che questi nomi od altri vengono contrapposti fra loro secondo logiche vecchie e stantie. Queste persone ... dovrebbero insieme prendere l'iniziativa candidandosi non in primarie necessariamente divisive ma in una comune proposta di governo della città, un patto di persone (oltre che di soggetti politici) – sostenute da migliaia di adesioni attraverso una sottoscrizione di impegno condiviso – quale ossatura del progetto politico e amministrativo per il Comune di Trento 2020 – 2025 ...

13 Novembre 2019

La caduta di un muro. La fine di una storia e il vuoto di pensiero che non siamo stati capaci di riempire.

“Tempi interessanti” (98)

... In questa nota – che scelgo di scrivere nei giorni successivi al 9 novembre proprio perché ritengo che l'oggetto di questa riflessione dovrebbe esulare dal calendario – non intendo aggiungere altre parole a quanto già scritto su quegli avvenimenti. Vorrei piuttosto interrogarmi sul presente, per provare a comprendere se c'è e, nel caso, quale sia il filo rosso che congiunge quel che sta accadendo nelle strade e nelle piazze di Barcellona e di Londra, di Baghdad e di Diyarbakyr, di Hong Kong e di Beirut, di La Paz e di Santiago del Cile, e il vuoto politico e culturale che la fine di una storia ha lasciato dietro di sé...