24 Maggio 2012

giovedì, 24 maggio 2012

... Quando, nell'agosto del 1992 (esattamente cinquecento anni dopo) andò in fumo la Vijesnica (la biblioteca nazionale di Sarajevo) non bruciarono solo due milioni di volumi (alcuni dei quali testimoniavano questa storia europea), bruciava l'Europa, quell'Europa che "si fa o si disfa a Sarajevo". E' di questo che parliamo nella serata dedicata alla presentazione del "Libro dell'assedio" con uno dei maggiori scrittori di quella città, Dževan Karahasan. La sua testimonianza è un soffio di cultura, quando racconta che la sua strategia di difesa della città non erano le armi ma... la commedia. Non è un caso che abbiamo voluto la foto di un matrimonio scattata negli anni dell'assedio nel cuore della città come sfondo del manifesto della serata. Quella foto di Kristanović (reporter scomparso nei giorni scorsi) ci narra di un particolare che solo un osservatore attento riesce a cogliere: un telo posto al limite della via per impedire ai cecchini di avere facili bersagli. Perché era la vita la risposta di civiltà alla guerra e all'assedio...
23 Maggio 2012

mercoledì, 23 maggio 2012

... Sfoglio il libro di Francesco Prezzi e di cui ho parlato nel diario di ieri e mi soffermo sul capitolo 6 "Il cardinale Giuliano della Rovere e gli eventi del 1492". E' quello un passaggio decisivo per i destini dell'Europa e del Mediterraneo, tanto è vero che considero il grande lavoro di Fernand Braudel (Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II", Einaudi) fra i testi decisivi per comprendere il nostro presente. Nel capitolo si parla di un ciabattino ebreo di Toledo, poi finito al rogo, di nome Yuçe Franco e della vicenda del Simonino, bambino morto in una delle rogge della città di Trento il 23 marzo 1475 e della cui morte venne accusata ingiustamente la piccola comunità ebraica della nostra città. In quel gorgo di pogrom e di caccia alle streghe che porterà di lì a breve (2 agosto 1492) alla cacciata degli ebrei e dei mussulmani dalla Spagna. Torniamo alla necessità di fare i conti con la storia. Ne parleremo anche giovedì sera al Castello del Buonconsiglio dove presenteremo "Il libro dell'assedio", dedicato alle testimonianze della "blokada" che per 1425 giorni tenne in scacco la città di Sarajevo. Allora nemmeno ci si accorse che ad essere assediata non era solo la "Gerusalemme dei Balcani" ma l'idea stessa dell'Europa come insieme di minoranze.
22 Maggio 2012

martedì, 22 maggio 2012

... L'antipolitica non è solo sparare nel mucchio, dire che tutti sono uguali, che i politici sono ladri, che le istituzioni non servono a niente... Antipolitica è spararla più grossa, perché tanto qualcosa rimane. Antipolitica è disonestà intellettuale. Parlare del Trentino in toni apocalittici, dimenticandosi che questa nostra terra è considerata da tutti quelli che la osservano da fuori come un'isola di civiltà e di benessere. Antipolitica è lisciare il pelo ai privilegi spacciati per diritti, i corporativismi del "non nel mio giardino", il dar retta a tutti quelli che ti tirano per la giacca ammiccando su possibili futuri benefici elettorali...
19 Maggio 2012

sabato, 19 maggio 2012

... Il passato che ritorna. Arriva la notizia di un attentato che a Brindisi ha seminato morte e dolore fra i ragazzi di una scuola professionale. Un ordigno che voleva fare strage, ma la natura di questo stragismo è difficile da decifrare. Se c'è una strategia dietro questo attentato, il carattere torbido di questo tempo non può che renderci oltremodo inquieti. Intanto Melissa si è vista fermare la sua voglia di vivere. Con i ragazzi di Libera facciamo girare il passaparola e alle 18 ci incontriamo numerosi davanti al Municipio, in via Belenzani a Trento, come in tante altre città in tutto il paese. Molti i giovani con le lacrime agli occhi. Colpire una scuola, ha il significato di colpire il futuro, peraltro già così incerto. Dopo la gambizzazione del dirigente dell'Ansaldo ora lo stragismo. In assenza di elaborazione del passato la storia ritorna. E così il Novecento allunga la sua ombra sul presente.
17 Maggio 2012

giovedì, 17 maggio 2012

... "Una o più patrie?". Per tentare una risposta cerco di parlare di questo tempo incapace di raccogliere i messaggi che vengono dalla storia, quella più vicina della Primavera araba come quella più lontana di un Novecento mai abbastanza elaborato e che si trascina nel nuovo secolo riproponendo le stesse tragedie e una fatica ancora maggiore nell'elaborarle. Una riflessione che avverto sentita e che mi riprometto di mettere su carta. C'è anche una risposta alla domanda del convegno: fra una o più patrie, preferisco sostare sulla soglia, che di volta in volta può essere un confine, una città, un fiume o anche semplicemente una porta di casa sempre aperta.

 

15 Maggio 2012

martedì, 15 maggio 2012

... Mercoledì (a Trento) e Venerdì (a Riva del Garda) sono previsti due incontri sul software libero. Il Disegno di Legge di cui sono primo firmatario sta avendo un iter molto interessante. In primo luogo con l'unificazione del mio DDL con quello di Roberto Bombarda sul "divario digitale" e, in seconda battuta, con la proposta di inserire la scelta del software libero e dei dati aperti in un progetto di riordino generale per la promozione della Società dell'informazione e dell'Amministrazione digitale. Una riforma vera e propria che considero in sé un risultato importante e che andrebbe ben oltre le nostre stesse aspettative. Ci stiamo lavorando e allo stato attuale non so ancora se riusciremo nell'intento di portare a compimento una riforma organica o se dovremo "accontentarci" dell'approvazione del disegno di legge originario...
12 Maggio 2012

sabato, 12 maggio 2012

Non posso nascondere la mia preoccupazione per quel che si sta preparando nel vicino oriente. L'accordo fra il Likud e Kadima che nei giorni scorsi ha portato alla formazione in Israele di un governo di unità nazionale e scongiurato le elezioni anticipate ha una sola spiegazione: l'imminente attacco all'Iran. Che cosa questo potrebbe comportare per la regione ed il mondo intero è difficilmente immaginabile...

... Questo ovviamente non significa smettere di lavorare per il dialogo, della cooperazione come terreno di elaborazione dei conflitti credo di essere stato fra i primi a parlarne, ma oggi è solo la politica che può fermare questa nuova guerra. Sì, la politica, quella vera che si propone di trovare soluzioni per attenuare quel diritto naturale alla supremazia del più forte che costituisce il retroterra culturale del neoliberismo. La politica come ricerca di compromessi, sì di compromessi. La politica, sì quella cosa che schifa gli italiani e questo tempo immaginando che se ne possa fare a meno. Forse avendo in testa il mercato che autoregola la società o lo stato etico che le teste le taglia...

In queste ore mi chiedo che cosa vi sia nei pensieri delle migliaia di alpini che affollano Bolzano. In quel tripudio di bandiere italiane non posso non ringraziare il presidente Durnwalder per l'esempio di accoglienza e di saggezza di cui la comunità sudtirolese sta dando prova.

10 Maggio 2012

giovedì, 10 maggio 2012

... un dialogo appassionato e stimolante, tutt'altro che scontato e che potete trovare su idealweb.tv per l'arte ed il sociale. Questo nuovo lavoro di Micaela Bertoldi aiuta a cercare approcci diversi, specie in un tempo difficile ed in un contesto in cui i preparativi di guerra sembrano sempre più minacciosi. A che cosa prelude infatti l'accordo fra il la destra del premier Netanyahu e il partito centrista Kadima che ha scongiurato all'ultimo momento le elezioni anticipate. Elezioni che erano considerate dagli osservatori internazionali il vero ostacolo ad una escalation militare con l'Iran da parte di Israele. E rimosso il quale già i motori dei bombardieri si stanno scaldando. Un governo di unità nazionale o, più propriamente, un governo di guerra...
9 Maggio 2012

mercoledì, 9 maggio 2012

... Nelle nebbie di questo tempo tutto diviene indistinto, l'impegno rigoroso e la politica spettacolo, lo sguardo riflessivo ed il rincorrere degli avvenimenti, l'indignazione verso i privilegi ed il polverone contro la casta. Mi preoccupa altresì un duplice l'atteggiamento che riscontro nelle stanze della politica: quello di cavalcare il momento, come ad assecondare la furia iconoclasta, oppure quello di chi dice "passerà", come se i partiti potessero immaginare di uscire dalla crisi uguali a come vi sono entrati...
6 Maggio 2012

domenica, 6 maggio 2012

Nei giorni scorsi un centinaio di esponenti della cultura hanno lanciato attraverso i principali quotidiani un appello per il rilancio dell'Europa. Di un'Europa capace di ascoltare i suoi cittadini, un'Europa dal basso e della società civile piuttosto che quella degli Stati e delle Banche. Un'Europa per la quale mettere a disposizione l'impegno volontario di tutti. Un manifesto che va in controtendenza, visto che l'Europa non scalda i cuori degli europei. E che - pur non rappresentando in pieno il mio pensiero - ho deciso di sottoscrivere, convinto come sono che l'Europa rappresenti in sé le ragioni di un programma politico...
3 Maggio 2012

giovedì, 3 maggio 2012

... Quel che però più ci avvicina è l'essere stati protagonisti, nel passaggio cruciale della fine degli anni '80 e dei primi anni '90, nelle rispettive aree di appartenenza, di un processo di ricerca e di sperimentazione politica originale. Da una parte la nascita della Margherita e la ferma collocazione del cattolicesimo democratico nel centrosinistra autonomista. Dall'altra la scelta di percorrere strade inedite per una sinistra in questa terra tradizionalmente minoritaria, prima attraverso la nascita di Solidarietà (nei giorni in cui cadde il muro di Berlino e Achille Occhetto andò alla Bolognina) e poi nell'avviare quel corpo a corpo culturale e politico durato una quindicina d'anni e che dall'esperienza di "Senza confini" (1992) ci ha portati alla nascita del PD del Trentino. Un percorso di scomposizione e ricomposizione non certo concluso, ma che ha permesso, insieme ad altri tratti di originalità di questa terra, il prendere corpo di un'esperienza di governo di segno diverso rispetto alle altre regioni del nord, ma soprattutto di buon governo. La qualità del vivere in questa terra, per altro non priva di contraddizioni ed anche talvolta segnata da scelte controverse e discutibili, ne è l'esito positivo ma niente affatto scontato...
2 Maggio 2012

mercoledì, 2 maggio 2012

... vado a dare un ultimo saluto a Ughetto che alla tenera età di 96 anni ha concluso il suo cammino. Ugo Dalla Pellegrina era il principe dei camerieri e poi gestore del bar di via Roggia Grande che negli anni '70 era diventato il luogo di ritrovo di una generazione che voleva cambiare il mondo. Come spesso accadeva in quegli anni, il bar era una piccola spoon river di una variegata umanità, in questo caso fatta di giovani rivoluzionari e di vecchi balordi. Che si mischiavano, per la verità, senza neanche troppa fatica. Ughetto, impeccabile e gentile, aveva sempre una parola per gli uni e gli altri. Canzonava tutti con le sue filastrocche, ma non era mai sopra le righe e la sua umanità di vecchio socialista lo portava a sorridere delle cose della vita. Quando lo incontravo negli ultimi anni il suo sorriso era diventato amaro, ma lo stile era lo stesso e il papillon non mancava mai...