... finiamo con il Ministro dell'agricoltura ci trasferiamo a Beit Jala, la bella città a due passi da Betlemme con la quale il Trentino ha sviluppato un programma di cooperazione di comunità. Un arco di iniziative improntate sull'animazione di territorio, protagonista l'associazione Pace per Gerusalemme ed in particolare Giulia Schirò che a Beit Jala lavora ormai da quasi tre anni. In questi giorni di nostra permanenza in Palestina abbiamo potuto verificare la conoscenza diffusa relativa all'impegno del Trentino in quest'area e la diffusa stima per il lavoro che sta svolgendo Giulia. ... arriviamo al centro sociale costruito grazie al Trentino e lo troviamo in pieno fermento, dal ballo alle attività artigianali. Il fatto che sia qui il presidente Pacher è ovviamente motivo di soddisfazione, perché tutto questo lavoro - che viene realizzato senza clamore e riflettori - fa bene al Trentino prima ancora che alla comunità alla quale si rivolge. Ci aiuta a capire e a crescere, innanzitutto. E a guardare alla nostra terra con occhi diversi. Ormai è sera inoltrata e rimane solo il tempo per fare due passi sul piazzale della natività. La notte a Betlemme è particolare e niente, nemmeno il muro della vergogna, la potrà cancellare.
... Incontrare Padre Ibrahim Faltas è sempre un grande piacere specie qui a Gerusalemme fra le mura secolari che ospitano la Custodia di Terrasanta di cui è l'economo. Con Ibrahim ci conosciamo da quasi vent'anni, prima ancora di quella primavera del 2002 quando, come custode della Basilica della Natività a Betlemme, difese per 39 giorni i giovani miliziani palestinesi che lì avevano trovato rifugio durante l'assedio dell'esercito israeliano di quella città. Finì sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo ma alla fine la sua mediazione salvò quelle giovani vite...
... Torniamo da Gerico che è quasi mezzanotte. L'indomani ci aspetta una giornata intensa. In particolare saremo ad Aboud, nei pressi di Ramallah, dove verrà inaugurata una piccola cantina così da far rivivere una antichissima tradizione locale. Un villaggio speciale lungo una delle vie che nel corso della storia serviva a collegare Nazareth e Gerusalemme, quando l'ulivo si abbracciava alla vite, per usare la dolcissima espressione di Fabrizio De Andrè. Gli ulivi millenari si fatica a difenderli dalla barbarie di chi i vorrebbe cancellare. La vite proviamo a reintrodurla attraverso la nostra collaborazione. Senza dimenticare che la coltivazione della terra è un modo nonviolento per difenderla.
Silvano Grisenti presenta nella sala di Interbrennero il suo nuovo (si fa per dire) movimento politico. I quotidiani locali, le televisioni, danno un grande spazio a questo avvenimento. Se i numeri delle presenze e delle adesioni sono visibilmente irreali, sul piano del pensiero l'incertezza è ancora maggiore. Se dovessimo rappresentarle a partire dalla storia personale degli esponenti di maggior spicco che hanno dato la loro adesione a "Progetto Trentino", che pure si contano sulle dita di una mano, l'identità politica di questo nuovo partito potrebbe essere ricondotta ad un segmento di vecchia DC, più o meno collaterale a Comunione e Liberazione, in fuga dal PDL o di esponenti non più candidabili con l'Unione per il Trentino...
Si continua a dissertare su quanto la politica faccia fatica a parlare con i giovani, ma quando questo avviene - oltretutto su temi di grande rilievo come la cultura della legalità - quasi nemmeno ce ne accorgiamo (o forse si preferisce non vedere). Perché quello che è avvenuto in questi giorni a Trento, in occasione della "Winter School" promossa dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e dall'associazione "Libera Trentino", è davvero un fatto di grande valore: un centinaio di giovani universitari per tre giorni a confronto sul tema "Mafie senza confini" con studiosi, magistrati, funzionari di polizia in prima linea, operatori dell'informazione, docenti, amministratori locali, famigliari delle vittime di mafia, volontari impegnati sul fronte dei diritti umani...
... Ed è proprio di questo che discuteremo nella "Winter School" che da giovedì a sabato porterà a Trento figure di spicco dell'impegno per la legalità. cercheremo di mettere a fuoco il ruolo delle mafie nel tempo dell'interdipendenza, mafie che hanno smesso da tempo di essere fenomeni criminali di natura locale assumendo una cifra po o che mi preme sviluppare, ovvero il ruolo delle mafie nel tempo dell'e continuità che ha a che vedere con i moderni processi di finanziarizzazione dell'economia. Le mafie oggi proliferano sui traffici internazionali (armi, droga, rifiuti tossici, esseri umani...), sul riciclaggio del denaro (speculazione edilizia, centri commerciali, casinò...), sugli appalti (oligopoli, mancato rispetto delle regole, cooperative fantasma...), sulle tangenti e sull'usura, sui prodotti contraffatti e il gioco d'azzardo... Un fiume di denaro immesso e ripulito nell'economia legale valutato nell'ordine del 10% del PIL italiano...
Nella sala consiliare di Aldeno, importante centro agricolo della destra Adige, incontro gli amministratori locali e i volontari del centrosinistra autonomista. Mi hanno invitato in quanto primo firmatario della mozione per fermare la realizzazione (e la conseguente possibile proliferazione) di una nuova diga sul fiume Adige (potete trovare la mozione nella home page). In queste settimane Aldeno si è messo in rete con altri comuni come Besenello, Villa Lagarina e Nomi nonché con territori del Comune di Trento come Mattarello, non solo per contrastare la realizzazione da parte della Acquafil Power spa di un impianto dotato di tre turbine per la produzione di energia idroelettrica che avrebbe un forte impatto ambientale, ma per sviluppare un progetto di valorizzazione della "plaga agricola" fra Trento sud e Rovereto...
Tre ore fitte fitte di idee, esperienze, testimonianze. Così, almeno per un giorno, nella sala riunioni di "Trentino Sviluppo" il tema all'ordine del giorno non è come salvare un'azienda in crisi ma come disegnare un approccio diverso di economia del territorio. Intorno al tavolo una quindicina di persone, a vario titolo animatori territoriali. Sì, perché è proprio dall'animazione territoriale che siamo partiti per cercare di dare piena cittadinanza culturale e politica ad un lavoro sul quale da tempo sono impegnate energie importanti ma che ancora faticano a diventare a tutti gli effetti strumento di pianificazione dello sviluppo...
... Anziché interrogarsi sulla sostanziale differenza fra il quadro trentino e quello nazionale, laddove la maggioranza relativa ottenuta dal centrosinistra assomiglia ad una sconfitta piuttosto che ad una vittoria, immediatamente è partita la campagna elettorale per l'autunno, lasciando intravvedere uno scenario di lacerazioni proprio di quel patrimonio unitario che ci ha portati a segnare in questa nostra terra un risultato positivo. Parlo in particolare delle candidature che vengono avanzate per la presidenza della PAT, come se queste non dovessero tener conto della coalizione, ma basarsi o su dinamiche interne al solo PD, o sulla capacità di rivolgersi direttamente all'elettorato delle primarie prescindendo dai partiti o contando sulla loro debolezza...
... e invece è di nuovo fango.
Mentre scrivo questo breve appunto, i dati sono ancora in evoluzione ma il quadro è chiaro, tristemente chiaro. La coalizione "Italia. Bene comune" prevale sia pur di pochissimo alla Camera quanto al Senato, ma Berlusconi è avanti al Senato in Lombardia, Veneto, Campania, Abruzzo, Puglia, Calabria e Sicilia. Se questi dati non cambiano (ma il divario nelle regioni chiave appare incolmabile), significa che al Senato non ci sono maggioranze politiche possibili...
Nevica. Dicono sia la prima volta che accade nelle elezioni politiche in Italia e speriamo che sia di buon auspicio. Godiamoci tutto questo bianco. Non vorrei, parafrasando le parole del bellissimo film di Corneliu Porumboiu, che domani fosse di nuovo tutto fango.
La realizzazione del Magnete, l'edificio che sorge nell'area di Trento nord dove un tempo c'erano la Carbochimica ed altri insediamenti industriali, ha rappresentato una delle pagine più inquietanti della speculazione edilizia in questa città. Quell'insediamento tutto bianco dove oggi ha sede l'Agenzia delle entrate rappresenta ciò che è rimasto del progetto Magnete, un programma di insediamento del cosiddetto terziario avanzato che avrebbe rappresentato una impressionante colata di cemento su tutta l'area inquinata di Trento nord (Sloi, Carbochimica, ET e Podini). ...
... è proprio nella saletta circoscrizionale del Magnete che ci incontriamo giovedì sera per un incontro sulle problematiche di Trento nord ma anche per parlare del voto di domenica e lunedì prossimi. Un luogo simbolico, per indicare che anche in questa campagna elettorale l'impegno cruciale del Partito Democratico è quello di ripensare in profondità un modello di sviluppo insostenibile e di riportare l'attenzione verso i diritti di cittadinanza, specie nelle aree sociali più vulnerabili...