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Lettera agli amici 3

6 Comments

  1. Vincenzo Calì ha detto:

    caro Michele,
    a quando l’incontro conviviale? Spero non entro fine settembre, nei giorni in cui sarò a Valencia a trovare mia figlia. Mi piacerebbe esserci, perchè davanti ad un piatto di polenta e funghi è più facile intendersi. Il tuo rapporto semestrale mette in campo questioni non di poco conto; una volta, al tempo dei partiti, si sarebbe detto (specie a sinistra dove vige l’abitudine a spaccare il capello in quattro) che nel tuo rapporto si può trovare materia per più congressi e, come ultima ratio,trippa per fondare un nuovo partito. Un partito europeo? Altiero Spinelli, in uno dei suoi ultimi discorsi che ho avuto la fortuna di ascoltare dal vivo, sostenne che la porta dell’Europa era già aperta per i partiti, ma questi continuavano a cercare qualcuno a cui chiedere il permesso di entrarci, da quella porta. L’incubo del nuovo ordine europeo hitleriano aveva spinto i democratici a cercare una via europea alla forma partito, ma oggi le coscienze si sono assopite, non vengono percepite minacce all’orizzonte, minacce che pur ci sono. Invece del federalismo qui da noi abbiamo il leghismo, e il superamento dello Stato nazionale a cui tu guardi ( dalle Regioni all’Europa) finchè girano questi soggetti politici è operazione troppo rischiosa, e potremmo portarci delle amare sorprese. Certo per dedicarsi interamente alla causa come tu stai facendo bisogna crederci convintamente , gettare il cuore oltre l’ostacolo,come si usa dire,senza risparmio di energie. Tu sei sempre stato un animale politico, per cui è inutile chiederti di frenare la spinta utopica, sarebbe un’operazione contro natura;solo cerca di misurare le tue forze, perchè i pesi, quando diventano insopportabili, non te lo vengono a dire in anticipo. La tua insoddisfazione per il passo troppo lento del Partito democratico credo comunque che sia largamente condivisa ed è indubbio che bisogna darsi una mossa, anche in sede locale,che qui vuol dire, come ben sappiamo, correre anche il rischio di morire democristiani. Grazie per il lavoro che stai facendo; per quanto mi riguarda, come tuo elettore posso dire di aver speso bene il mio voto. A presto
    Vincenzo

  2. Ilaria ha detto:

    Carissimo Michele,

    … stai interpretando benissimo il lavoro del Consigliere provinciale, così come avrei voluto che tu facessi – “coerentemente” con le premesse poste nella tua vita e nella campagna elettorale – e così come credo sia importante fare: nel territorio e con l’Europa (almeno) come orizzonte.

    Tutta la lettera mi è piaciuta e mi ha informato e formato. Ovviamente mi sono particolarmente “commossa” alle prime righe… Se mi permetti, manderò agli amici del progetto la tua lettera, perché dà spessore e prospettiva anche al nostro “giocare”: tutto si tiene e ci lascia una bella responsabilità.

    Grazie di questo rendiconto, che sostanzia la nostra democrazia e il voler essere democratico del nostro partito, nonostante tutti i limiti che ben vediamo. Ma certe cose diventano poi punto di non ritorno.
    Il tuo mandato è uno di questi fatti. Vai avanti Michele!

    Un saluto affettuoso.
    Ilaria

  3. Roberto Devigili ha detto:

    caro Michele, grazie per la comunciazione anche se io sono uno di quelli che “ti tengono d’occhio” tramite il tuo sito informatico…
    Ritengo utile la proposta di un incontro territoriale (va benissimo Mezzocorona come possibile luogo per la nosta zona) con argomenti di tua scelta (ma non sarebbe male affrontare il tema dei fondi rustici vista anche la questione sorta a tale proposito in quel di San Michele…)
    Roberto

  4. Pippo ha detto:

    Caro Michele ho provveduto a “seminare” il tuo ottimo 3°rapporto, un pò’ nel mio modesto giro per l’Italia… Penso che qualcuno si farà vivo e comunque tu infilali nel tuo indirizzario, serve sempre… Ciao Pippo

  5. Gianni Guerrini ha detto:

    Caro Michele,
    ti seguo abbastanza spesso sul tuo blog, e sono sinceramente ammirato della passione che metti nel tuo lavoro.
    Non mi intrattengo ora sulla tua lettera, che voglio leggermi con calma e invece ti do la mia adesione alla prospettiva di trovarci insieme.
    Vorrei invece proporti di incontrarti con il circolo dell’Argentario su qualcuno degli argomenti che ti sono più congeniali, a tua scelta:
    – Forum per l pace,
    – Europa istituzione ed Europa dei popoli
    – Pace, nonviolenza e cooperazione internazionale,
    – Osservatorio dei Balcani,
    – Un partito europeo,
    – la narrazione che non c’è,
    – Il PD territoriale e nazionale,
    – Quale politica per il Trentino, ecc…
    o magari una panoramica su tutti gli argomenti, visto che c’è un grande bisogno di “pensare” una buona politica.
    Noi ci troviamo tutti i lunedì dalle 19.00 alle 20.30 circa e siamo in genere 15/20.
    Se ci dai qualche data in anticipo, ci possiamo organizzare.
    Ciao Gianni

  6. Giovanna ha detto:

    Caro Michele,

    puntuali e graditi arrivano i tuoi corposi rapporti. Leggendo i tuoi scritti, e delle volte seguendo il tuo blog, si intuisce l’impegno e la dedizione che tutto ciò comporta. Le tue “considerazioni conclusive” fanno riflettere su come ci si può porre in più modi anche nell’ambito istituzionale, e preferire così di essere meno “visibili” e sfornare meno interrogazioni (ma era così anche una volta o sono effettivamente aumentate?!) contando sulla capacità delle persone di saper discernere le cose che veramente contano.

    Il mio scritto è sicuramente un incoraggiamento a seguire questa strada fatta di incontri, relazioni con le persone e tutto ciò che né segue… anche se a leggere i tuoi scritti riemerge sempre in me quella sensazione iniziale di capogiro, di vertigine a seguire i tuoi spostamenti!

    Concludo con una esperienza piacevolissima fatta nel mese di luglio con Alberto e una coppia di amici che per “polsar” abbiamo percorso Vienna-Budapest in bicicletta non sempre lungo il Danubio perché il tracciato non è ancora completo, e una bella soddisfazione (visto l’allenamento e l’età…) attraversare Budapest in bicicletta e godersi una città che ha superato le nostre aspettative.

    In quei giorni le figlie si trovavano chi in Kossovo e chi a Sarajevo a seguire la mostra del cinema e a contattare gli artisti per la tesi di specialistica.

    Buon lavoro!

    Giovanna