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Progetto idroelettrico fra il Monte Altissimo e il Lago di Garda

 
Lo scopo del progetto è spiegato nella presentazione dello stesso:consumare energia a basso costo e rivenderla a costi di mercato.Insomma, un’operazione commerciale e speculativa. Ecco l’idea comeviene descritta nel documento presentato nei mesi scorsi alla PAT dalla“Progetto Altissimo srl”: «Nei giorni feriali lavorativi, ad esempio,serve moltissima energia e si “spremono” al massimo tutte le centrali egli impianti appena visti, ma essi non sono sufficienti e occorrericorrere, almeno in Italia, alle centrali a turbogas, che brucianometano e producono molta anidride carbonica indesiderata; invece dinotte, o nei giorni festivi e in quelli di scarsa richiesta, si ha unenorme surplus di energia che rimane inutilizzata. Il Progetto “MonteAltissimo” prevede di utilizzare nelle ore di surplus questa energia“sprecata”, prelevando dal Lago di Garda un volume di oltre un milionee mezzo di metri cubi d’acqua, accumulandolo mediante pompaggio ingallerie sulla montagna ad una quota di 1600 metri più alta e poi,nelle ore diurne feriali, quando di energia ce n’è un assoluto bisognoin tutto il Paese, facendola ricadere nel lago da tale altezza,attraverso condotte forzate e turbine…»
L’acqua del Lago di Garda (un milione e mezzo di metri cubi ogni 6 – 12ore) verrebbe così utilizzata per un’operazione commerciale, coneffetti sul piano ambientale assolutamente imprevedibili, nonostante lerassicurazioni che la società proponente sparge a piene mani.
Ma chi sono costoro? Come dicevamo la società che ha presentato ilprogetto è la “Progetto Altissimo srl”. La proprietà è per il 72% della“Eva Energie Valsabbia spa” di Brescia, gruppo di rilievo nazionale cheopera dal 2001 nel settore e che ha al vertice Chicco Testa, già a capodell’Enel. Secondo quel che scriveva il quotidiano “La Repubblica” il27 gennaio 2004 la “Eva Energie Valsabbia” era già allora titolare di13 iniziative con una previsione di produzione prevista per il 2005 di300 milioni di Kwh all’anno.  Questo stando ai dati in nostro possesso,perché di questa società – che pure può vantare di una una certacredibilità – non c’è traccia di bilancio sociale né un sito internet.
Le cronache locali hanno anche indicato la struttura societaria della“Progetto Altissimo srl”, indicando una serie di altri soggettiinternazionali e locali che aderiscono all’impresa. Ma la cosa che – asorpresa – ha colorato di tinte inquietanti il quadro d’insieme è statauna recente ed inusuale intervista al quotidiano “L’Adige” di MarioMarangoni, figura di spicco dell’imprenditoria trentina, il quale hadichiarato “… nostro è il progetto di pompare l’acqua del Garda”.Abbiamo dunque a che fare con i “gotha” degli industriali locali: ilMarangoni dopo aver prodotto (e bruciato) pneumatici ora si presentacome imprenditore verde (“oil free” si dice nell’intervista) senzaperaltro rinunciare alla più tradizionale vocazione, affidandola peròai meno esposti processi di delocalizzazione in aree dove del controllosociale ed ambientale non c’è traccia.
La descrizione del progetto in questione è di quelle che fanno tremarei polsi: 1 milione e 600 mila metri cubi di materiale scavato, unlabirinto di gallerie in una montagna delicata tanto da essere indicatacome sito naturale di interesse comunitario…
Inutile dire che forte si è manifestata la preoccupazione da partedelle comunità locali che hanno saputo del progetto attraverso lastampa locale: ne è seguita una lettera dei sindaci di Riva del Garda edi Nago Torbole alla PAT per chiedere di avere informazioni e di averevoce in capitolo in ogni decisione in merito all’impianto in questione.
Una preoccupazione che trovava riscontro in un articolo della leggefinanziaria recentemente approvata in Consiglio Provinciale nel qualesi indicava la possibilità di “vendere” energia … e che appariva comescritta su misura per l’impianto Baldo Garda.
Che le cose potessero avere una qualche forma di collegamento o meno,il Consiglio Provinciale è stato investito della questione attraversouno specifico ordine del giorno (primifirmatari Nardelli e Bombarda) discusso ed approvato a largamaggioranza e che &ndash

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