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Un Trentino libero dall’amianto

La mappatura, realizzata attraverso l’incrocio dei dati forniti dalla rilevazione aerea (tecnica Mivis), le segnalazioni dei Comuni (e dei singoli cittadini) e la verifica diretta da parte di una ditta specializzata, darà luogo ad un punteggio sulla base del quale saranno definiti la graduatoria e la percentuale di sostegno provinciale ai costi della bonifica. Sarà conclusa entro il mese di giugno del 2014.

Gli interessati ai quali è stato assegnato un punteggio possono già avviare i lavori di bonifica. Per quelli che ancora non l’hanno ottenuto (ma che intendono avviare subito i lavori di bonifica) possono rivolgersi all’apposito sportello e al numero verde (Pronto Sanità n.848.806.806, attivo entro quindici giorni) per averlo. Il Regolamento prevede infatti la possibilità di accedere al contributo pubblico (previa l’ottenimento del punteggio) anche per le opere di bonifica realizzate prima della definizione della graduatoria e, ovviamente, dopo l’entrata in vigore della LP 5/2012. Lo sportello darà informazioni anche per gli interventi relativi alla bonifica e allo smaltimento di modeste quantità di manufatti contenenti amianto.

Ultimata la mappatura su scala provinciale, sarà varato il nuovo Piano provinciale per l’Amianto che conterrà le graduatorie, gli interventi relativi alle modalità di smaltimento, le iniziative di monitoraggio sanitario ed epidemiologico, le attività di formazione rivolta alle aziende e agli operatori addetti alla bonifica.

L’obiettivo è quello di un Trentino libero dall’amianto. Ci vorrà del tempo e l’investimento di risorse adeguate, oltre a quelle già previste dalla legge provinciale. Su questo piano la Provincia Autonoma di Trento ha inserito la bonifica dell’inquinamento da amianto fra gli interventi straordinari per la casa e la riqualificazione del patrimonio edilizio varato in questi giorni.

2 Comments

  1. Eraldo ha detto:

    A Nago-Torbole ci sono vari tetti diamianto di ex stabilimenti ed alberghi, in pieno centro abitato. A chi devo segnalare queste presenze ed a chi devo chiedere un intervento per favorire la loro rapida eliminazione? Per favore, mi sai dare dei suggerimenti? Grazie anticipatamente.

  2. Michele ha detto:

    Ciao Eraldo, in questo caso dovrebbe essere il Comune che segnala all’azienda sanitaria le situazioni. Da quanto mi risulta il territorio del Comune di Nago Torbole dovrebbe essere già stato monitorato e ad ogni edificio coinvolto dovrebbe essere stato dato un punteggio che vinvola alla bonifica in tempi certi (e con un contributo relativo). Nel pezzo che ho postato c’è comunque il numero verde dell’Azienda sanitaria dove fare le segnalazioni, per poter così incrociare i dati. Se volete possiamo fare una serata di illustrazione della LP 5/2012 e del regolamento che la giunta deve varare dopo il parere della Commissione. Fammi sapere.