19 Aprile 2022

La nostra parte. Elly Schlein a Trento

Ciao a tutti/e...

Credo che ogni occasione per allargare il nostro modo di guardare alla politica e al mondo debba essere intesa come benvenuta, come utile. Una boccata d'ossigeno di fronte alla faticosa e dolorosa quotidianità che ci circonda e ci colpisce a tradimento, tra guerra, crisi assortite e precarietà diffusa.

Elly Schlein è – credo di non essere il solo a crederlo – una delle voci più interessanti, innovative e visionarie del panorama politico italiano e sono quindi felicissimo che possa passare anche per Trento a presentare il suo libro La nostra parte e che lo possa fare dialogando con il sindaco di Trento Franco Ianeselli, Caterina Moser e Anna Benazzoli.

Per come la vedo sarà l'occasione anche e soprattutto per passare del tempo insieme e consentirci di proseguire in discorsi che riguardano allo stesso tempo il Trentino, l'Italia, l'Europa e il mondo intero e di intenderci su quali siano le sfide che ci attendono e di come affrontarle insieme.

L'appuntamento è per sabato 23 aprile 2022, alle ore 16.00, in Bookique (quartiere San Martino) a Trento.


Bookique, Parco delle Predare, Trento
15 Aprile 2022

Cantiere di pace

A partire dall'Appello Prepariamo la Pace - https://michelenardelli.it/commenti.php?id=4767 - la proposta rivolta a tutte le persone che intendono dare il proprio  contributo di esperienza, di sapere e di idee, di dar vita ad un Cantiere di Pace che apriremo con una fase di ascolto e consultazione sabato 16 aprile 2022, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso il Centro per la Cooperazione Internazionale (ex Convento degli Agostiniani), in vicolo San Marco 1 a Trento.

Nel Cantiere, cinque aree di lavoro (solidarietà e cooperazione, interposizione nonviolenta, Europa e stato di diritto, sobrietà e responsabilità, formazione) dove immaginare nuovi scenari per l'Ucraina e l'Europa che investono anche il nostro fututo.

 


Trento, vicolo san Marco 1 (Centro per la cooperazione internazionale)
23 Marzo 2022

In Movimento. Comunità che rigenerano in democrazia

Rilancio questo invito di Federico Zappini che mi sembra davvero importante.

Questo è un invito importante - uno fra i tanti, lo so... - che ha come obiettivo quello di darci l'opportunità di stare un po' insieme, di confrontarci su temi che riteniamo importanti, di interrogarci sulle fatiche della democrazia e della Politica, di cercare connessione per il futuro. L'opportunità ci viene offerta dal convegno/laboratorio che le Acli Trentine organizzano sabato 26 marzo 2022 presso la Sala in Cooperazione, a Trento, dalle 9.00 alle 17.00.

Sono felice di aver aiutato nella predisposizione della giornata e credo che sia, dentro un tempo così complicato e doloroso, utile ascoltare e ascoltarsi (la mattina sarà riempita da due tavole rotonde) e confrontarsi, così come avverrà in alcuni tavoli di lavoro pomeridiani.


Trento, Sala in Cooperazione
16 Marzo 2022

Non siamo tutti nella stessa barca

Presentazione del libro di Giorgio Brizio "Non siamo tutti nella stessa barca" (Slow Food editore)

Il mare come metafora, ma anche come luogo in cui si concentrano maggiormente le contraddizioni del sistema globale del ventunesimo secolo: in un saggio che si muove dalla questione del cambiamento climatico fino ad approdare alle grandi emergenze umanitarie, Giorgio Brizio delinea uno spaccato estremamente vivido e lucido dello scenario attuale filtrato dalle sue esperienze personali nella sua opera prima. Il fil rouge che lega tutti i capitoli è il mare, ospitale quanto minaccioso, ma abitato, navigabile ed estremamente simbiotico con i movimenti dell’uomo e le conseguenze delle sue azioni. Dalla crisi climatica alle migrazioni, uno sguardo inedito sui temi di attualità più urgenti raccontati con un linguaggio inclusivo e contemporaneo.

Venerdì 18 marzo 2022, alle ore 18.00, presso la Bookique in via San Martino 29 a Trento. Sarà presente l'autore Giorgio Brizio.


Trento, Bookique, via San Martino 29
1 Marzo 2022

«Il monito della ninfea» a scuola

Prende il via mercoledì 2 marzo 2022 a Trento un itinerario formativo attorno al libro “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite”.

 

«... resta pur sempre valido il monito espresso dall’immagine della ninfea

che raddoppia quotidianamente le sue dimensioni,

di modo che, il giorno che precede la copertura dell’intera superficie dello stagno

la metà ne resta ancora scoperta,

per cui quasi nessuno, alla vista di tanto spazio libero,

è portato intimamente a credere all’imminenza della catastrofe.»


Remo Bodei, Limite


Descrizione

Sono trascorsi più di tre anni da quella notte di fine ottobre 2018 quando la furia del vento abbatté 42.500 ettari di bosco e foreste dolomitiche. Si trattò dell'evento di maggior impatto sugli ecosistemi forestali mai avvenuto in Italia, cambiando in questo modo il volto di 494 Comuni, per un territorio complessivo di 2.306.000 ettari spalmati sull'arco alpino orientale. In un contesto nel quale gli avvenimenti si consumano in pochi giorni, a volte in poche ore, il lasso di tempo che ci separa da quel tragico evento può sembrare sufficiente per metterlo in archivio.

Se pensiamo che in questi due anni è accaduto di tutto, non solo il susseguirsi di altri eventi estremi che hanno scosso gli ecosistemi in ogni parte del pianeta ma soprattutto una sindemia che ancora sta devastando la vita di miliardi di persone, il ciclone tropicale Vaia potrebbe oltremodo apparire come un fatto verso il quale non riservare ulteriore attenzione. Questo mettersi le cose alle spalle senza averne colto il monito non va bene.

Allo stesso modo continuiamo a guardare gli avvenimenti come se fossero compartimenti stagni quando invece tutto si tiene. «Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe» scrive Walter Benjamin nel suo Angelus Novus. Un'esortazione che vale anche per questo nostro tempo, che ci dovrebbe aiutare a riconoscere le connessioni fra le cose che accadono e che appaiono solo apparentemente estranee l'una all'altra.

9 Febbraio 2022

Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite

«Il monito della ninfea» al Centro Franca Martini

Il 10 febbraio 2022 alle ore 10.00, Michele Nardelli ci parlerà del libro “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite” presso il Centro Franca Martini – Associazione Trentina Sclerosi Multipla, in Via De Gasperi a Trento.

 

Premiato a LEGGIMONTAGNA 2020 nella sezione Saggistica.

«Un libro documentatissimo, ma agile, dedicato al tema degli equilibri, dei disequilibri e dei limiti. Un volume militante che nasce dalla constatazione che è ormai impossibile pensare alla realtà della montagna prescindendo da ciò che è accaduto alla fine di ottobre del 2018. Vaia, infatti, non ha lasciato soltanto segni di devastazione; ha inciso in profondità anche su analisi, riflessioni, capacità progettuali, obbligando a riflettere sugli effetti diretti e indiretti del nostro stile di vita e sulle scelte economiche e politiche che lo reggono. Ogni passaggio è sorretto da cifre e statistiche e accompagnato da citazioni mai casuali che rafforzano il concetto che è necessario uno sguardo globale che superi e dia significato alle analisi specialistiche e alla quantità di dati prodotti dai diversi settori della ricerca scientifica e sappia porre le basi per offrirci la capacità di cogliere le interrelazioni fra i fenomeni che caratterizzano gli squilibri ambientali e che possono influire anche su eventi ancor più drammatici come le pandemie».

 


Trento, Centro Franca Martini, via De Gasperi
7 Febbraio 2022

Mediterraneo. Alle radici del presente.

Ritornano gli incontri di "Salotto in città" che nella sua versione autunnale /invernale verrà ospitato dagli amici e amiche del Porteghet a Trento (piazzetta Rasmo).
 
Il 9 febbraio 2022, per il primo appuntamento del 2022, Michele Nardelli proporrà alcune riflessioni intorno al Mediterraneo dal titolo "Alle radici del presente".
 
L'incontro è aperto a tutt* e nasce dalla collaborazione tra Centro Franca Martini - Associazione Trentina Sclerosi Multipla e la Portineria de la Paix.

Trento, al Porteghet
4 Febbraio 2022

Donne dell’Islam, società italiana, impegno pubblico

L'Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne invita ad una riflessione sul tema: "Donne dell'Islam, società italiana, impegno pubblico".

L'incontro si svolge a Trento, presso la sala conferenze della Fondazione Caritro in via Calepina 1, venerdì 4 febbraio 2022 alle ore 17.30.

 

Intervengono:

Sumaya Abdel Qader, sociologa e scrittrice

Fedoua El-Attari, studentessa universitaria, poetessa e promotrice culturale

Marisa Iannucci, esperta in studi islamici e questione di genere

Quejdane Mejri, informatica e presidente associazione "Pontes"

Modera:

Adel Jabbar

 

Ingresso libero - Obbligo di Green Pass rafforzato


Trento, Sala conferenze Fondazione Caritro, via Calepina 1
5 Gennaio 2022

Monte Bondone, il collegamento funiviario da solo non basta

Una lettera aperta del presidente della Circoscizione Bondone sul futuro della montagna

di Alex Benetti *

La montagna è un luogo controverso e difficile, dove convive lo spirito vigoroso dei fianchi dei rilievi e la fragilità di un ambiente precario. La sua affascinante maestosità ha spesso motivato l’uomo a mostrare la propria superiorità. La sua bellezza è un equilibrio che richiede aiuto, tutela e cautela. Talvolta non occorre immaginare un suo sviluppo perché spesso accade di trovare nei suoi luoghi ciò che occorre per apprezzarla.

Il Bondone è sempre un tema rilevante che periodicamente si ripresenta nei quotidiani provinciali. Nel corso degli anni sono state proposte molte analisi e sono stati ideati molti progetti. Alcuni hanno trovato una vera realizzazione, altri sono rimasti solo sulla carta. I molti interrogativi ai quali non è stato risposto hanno fatto crescere il sentimento che il Monte Bondone possa essere paragonato ad una montagna incompiuta. Negli anni del boom economico si immaginava una montagna vocata al turismo di massa e capace di ospitare i cittadini di Trento in villeggiatura. La Trento Alta che era immaginata a metà secolo è stata un fallimento con il quale oggi dobbiamo confrontarci. Prima di investire in grandi progetti dobbiamo analizzare il territorio, cercando di risolvere i molti punti interrogativi che ancora ci poniamo.

 

4 Gennaio 2022

La città nel mondo. Il mondo nella città.

L’obbligo di co-progettare insieme “dal marciapiede al cielo.”

di Federico Zappini [Futura, solidarietà e partecipazione] *

 

Grazie Presidente, 

grazie consigliere e consiglieri.

Inizio questo mio intervento con un augurio, quello di ritrovarsi in quest’aula il prossimo dicembre con la possibilità di rivederla vissuta e rumorosa come deve essere il piccolo parlamento di ogni città. Questo a conferma che – riprendo le parole di Luigi Manconi –  la Politica è assembramento, nonostante oggi questa risulti parola quasi impronunciabile.

Rendere umana la città inumana: [questa] è la sfida.”

Questo è il titolo che mi sento di aggiungere in testa alla relazione offerta a questo Consiglio Comunale lo scorso 6 dicembre dal Sindaco Franco Ianeselli.

La riprendo da uno dei passaggi più appassionati, una citazione di Marco Revelli, del suo discorso.

Con il Sindaco condivido – e condividiamo come gruppo consiliare di Futura – la preoccupazione di vedere incrinato il patto civico che sta alla base della nostra comunità.

A chi è nato negli ultimi due decenni del secolo scorso (come è capitato a me) è toccato assistere una dopo l’altra ad una serie di crisi tra loro concatenate – economico/finanziaria, migratoria, terroristica, ecologico/ambientale, di senso – che sono da un lato fardello di preoccupazione impegnativo da sopportare e dall’altro monito stringente all’essere parte attiva e protagonista di un cambiamento epocale non più rimandabile.

Una sfida da raccogliere, appunto.

28 Novembre 2021

Dal libro dell’esodo. L’Europa e il Mediterraneo.

Continuano gli incontri di "Salotto in città" che nella sua versione autunnale e invernale viene ospitato dagli amici e amiche del Porteghet (in fondo ai Portici di via Suffragio) a Trento. 

Mercoledì 1 dicembre alle ore 10.00 Michele Nardelli, sullo sfondo del libro fotografico di Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli lungo la rotta balcanica (AA.VV. Dal libro dell'esodo - Piemme, 2016), ci propone un'altra storia dell'Europa intitolata "Incontri di civiltà" che fonda le proprie radici nel Mediterraneo, in quel "Movimento delle traduzioni" che da Damasco e Baghdad giunse in Andalusia, diventando una delle fonti più fertili del rinascimento europeo.

I "salotti in città" sono promossi dall'Associazione Trentina Sclerosi Multipla – Centro Franca Martini, Café de la Paix, Circolo Arci e la Portineria de la Paix.


Trento, Al Porteghet - Passaggio Dorigoni 3
20 Novembre 2021

Afghanistan, tragedia annunciata

 

Domenica prossima 21 novembre 2021, alle ore 20.30, una serata dedicata a quanto sta accadendo in Afghanistan, promossa dal Café de la Paix Circolo Arci. Il confronto avverrà a partire dalla proiezione del documentario "Afghanistan 2014" di Razi e Soheila Mohebi.

 

Dopo il recente ritiro delle forze armate internazionali, l'Afghanistan è nuovamente sprofondato in una violenta crisi, con i talebani che ne hanno rapidamente approfittato per riconquistare il potere.

Un paese sull'orlo del collasso, economico e non solo, che a causa di fame, conflitto e soprusi fa temere il peggio sotto il profilo umanitario.

La situazione attuale ha origini più o meno precise? Quali sono le prospettive future?

Il ritiro dei soldati della coalizione occidentale sarebbe già dovuta avvenire nel 2014, e in questa prospettiva il Forum Trentino della Pace e i Diritti Umani iniziò già tre anni prima a promuovere un programma pluriennale volto a rappresentare un Afghanistan diverso, resiliente, estraneo alle armi e culturalmente florido; ne nacque anche una trilogia (della quale non è ancora stato girato l'ultimo episodio a causa dell'inagibilità politica), intitolato "Afghanistan 2014": un film che mette in luce aspettative, pensieri, sogni e prospettive di un intero popolo, diventando quasi profetico se confrontato con il contesto odierno.

 


Trento, Café de la Paix - Circolo ARCI, Passaggio Teatro Osele