30 Novembre 2012

Palestina, il sì delle Nazioni Unite. E l’Italia vota a favore.

(29 novembre 2012) Un voto storico quello di oggi al Palazzo di Vetro. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite, con 138 sì, 9 no e 41 astenuti accoglie la Palestina come "Stato osservatore". Il voto è venuto dopo il discorso del presidente dell'Anp Abu Mazen di presentazione della risoluzione poi approvata a larghissima maggioranza.

"La Palestina viene all'Assemblea Generale oggi perchè crede nella pace e la sua gente ne ha un disperato bisogno. Dateci il certificato di nascita", aveva detto Abu Mazen convinto di "rilanciare il processo di pace" anche se con paletti ben piantati. "E' arrivato - ha detto il leader palestinese - il momento di dire basta all'occupazione e ai coloni, perché a Gerusalemme Est l'occupazione ricorda il sistema dell'apartheid ed è contro la legge internazionale". E ha ribadito che i palestinesi "non accetteranno niente di meno dell'indipendenza sui territori occupati nel 1967 con Gerusalemme Est".

28 Novembre 2012

Conflitto in Medio Oriente. Un nuovo appello di Moni Ovadia e Ali Rashid

(28 novembre 2012) Quattro anni fa, in quei drammatici giorni che seguirono l'assedio di Gaza, lanciammo un appello dal titolo: "La questione morale del nostro tempo". Rappresentava il tentativo non solo di uscire dalla spirale della guerra ma anche dai rituali dello schierarsi con le parti in conflitto, per provare ad indicare una prospettiva diversa, capace di modificare il nostro sguardo su un conflitto che affonda le proprie radici nel cuore di tenebra dell'Europa e del suo Novecento.

Si avviò una carovana. Si nutriva di culture e di storie che la guerra intendevacancellare, di resistenza nonviolenta a dispetto della chiamata alle armi, di relazioni fra territori e persone nell'intento di valorizzare luoghi e saperi che nell'intreccio del Mediterraneo hanno costruito straordinarie civiltà niente affatto in conflitto. Una rete fittissima di esperienze che hanno interagito con la "primavera araba" dopo la quale niente è più come prima.

Oggi la storia sembra ripetersi, quasi a voler abbattere i ponti di dialogo costruiti a fatica nel contesto dei grandi cambiamenti di questo tempo. Di nuovo assistiamo impotenti al dilagare della guerra. Le popolazioni civili vedono aggiungersi nuove sofferenze e nuove distruzioni, tanto in Palestina dove nuovi lutti si aggiungono ad una interminabile lista del dolore, quanto in Israele dove un numero pur minore di vittime non attenua lo stato di tensione e di paura. Per entrambi, l'insicurezza e l'incertezza del domani avviliscono l'esistenza ed offuscano le menti.

26 Novembre 2012

Il coraggio e la dignità

Al Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale si svolge oggi lunedì 26 novembre (ore 17.30) l'incontro "Il coraggio e la dignità" con le esperienze delle donne palestinesi promosso dall'Associazione "Pace per Gerusalemme".
Trento, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale, vicolo San Marco 1

Il manifesto dell'evento

11 Ottobre 2012

Little Town of Bethlehem

Nell'ambito della rassegna di Religion Today, proiezione del film Little Town of Bethlehem di j. Hanon (Usa, 2010).

Seguirà una conversazione con ospiti il teologo Paul Renner e il presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani Michele Nardelli.


Trento, Teatro S.Marco
12 Luglio 2012

Un protocollo d’intesa fra la PAT e l’ANP

(1 luglio 2011) A conclusione di un'intensa settimana di incontri nei vari ambiti di sviluppo rurale e del credito, la firma del protocollo d'intesa fra la Provincia Autonoma di Trento nella persona del presidente Lorenzo Dellai e del Ministro dell'Agricoltura dell'ANP Ismail Daiq. Un progrmma di relazioni che si svilupperanno nella fitta trama di relazioni che si stanno intessendo tanto sul piano della valorizzazione dei prodotti agricoli d qualità come nella promozione di un credito fortemente legato al territorio.

Il protocollo, preceduto dalle visite del Ministro Daiq ad ottobre in Trentino e del presidente Dellai ad aprile in Palestina, rappresenta un passaggio importante che farà da cornice al coinvolgimento di molti attori trentini e palestinesi, in questi giorni coinvolti negli incontri: Federazione trentina della cooperazione, Istituto Agrario di san Michele all'Adige, Cassa centrale delle Casse Rurali, Slow Food, Consorzio Melinda, Cooperativa Sant'Orsola, Botteghe del Commercio equo e solidale, Cantine sociali e private, Dolomiti Fruits, associazioni di volontariato. 

12 Luglio 2012

Il Ministro del lavoro dell’ANP in visita al Trentino

Stamani nel palazzo della Provincia
Il Ministro del Lavoro palestinese Madjalani a colloquio con il Presidente Dellai

(12 luglio 2012) Il ministro palestinese del lavoro - e ad interim dell'agricoltura - Ahmad Madjalani ha incontrato stamani il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Due gli interessi prioritari al centro della visita del ministro: dare continuità d'azione al protocollo d'intesa firmato dall'Autorità palestinese con la Provincia autonoma lo scorso anno e approfondire la conoscenza di alcune peculiarità del Trentino, in particolare l'esperienza della cooperazione. Il presidente Dellai - che ha consegnato al ministro lo stemma del Trentino - ha ricordato a sua volta i rapporti di amicizia e collaborazione già avviati negli anni scorsi e ha auspicato un loro ulteriore approfondimento, a partire da settori come quello dell'agricoltura.

24 Maggio 2012

I nessi del dolore

di Micaela Bertoldi

(24 maggio 2012) E' proprio vero che, come scrisse Fedro, "Peras imposti Iuppiter nobis duas" e cioè che Giove impose agli uomini due bisacce: quella dei vizi degli altri tenuta bene in vista, quella dei propri tenuta invece ben nascosta dietro la schiena.

E' questa la sensazione chiara che si ha leggendo la presa di posizione di Ilda Sangalli Riedmiller (Sinistra per Israele)e di Giuseppe Franchetti (Presidente Federazione Sionistica) a proposito della replica da loro scritta ad una riflessione condotta dal Presidente del Forum per la pace e i diritti umani Michele Nardelli sulla situazione che contraddistingue i rapporti tra Palestina e Israele.

19 Maggio 2012

Ponti da ricostruire, appartenenze da tradire.

di Michele Nardelli

(19 maggio 2012) Gaza, 1.645.500 abitanti in una piccola striscia di terra di 360 kmq, viene considerata la più grande prigione a cielo aperto del mondo. In questo inferno, dove la densità è di 4.587 abitanti per kmq (quella del Trentino con una superficie di 6.206 kmq è di 85 abitanti per kmq), nel gennaio 2009 si è consumato l'ennesimo capitolo di una guerra infinita, venti giorni di bombardamenti che portarono alla morte di più di mille palestinesi, molti dei quali donne e bambini.

In quei giorni Desmond Tutu e il compianto Václav Havel così scrivevano «... quello che è in gioco a Gaza è l'etica fondamentale del genere umano. ...  Se vogliamo evitare che la Fertile Crescent, la "Mezzaluna fertile" del Mediterraneo del Sud divenga sterile, dobbiamo svegliarci e trovare il coraggio morale e la visione politica per un salto qualitativo in Palestina».

10 Maggio 2012

Palestina e Israele oggi

Palestina e Israele oggi: una riflessione, a partire dal libro "Vivere con Con-vivere" di Micaela Bertoldi

Partecipano: Alessandro Andreatta, sindaco di Trento; Micaela Bertoldi, autrice del libro; Ugo Morelli, fondatore di Polemos, Scuola di ricerca e formazione sul conflitto; Michele Nardelli Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani; Erica Mondini Associazione Pace per Gerusalemme

Associazione onlus "Pace per Gerusalemme - Il Trentino e la Palestina"


Trento, Sala Falconetto, Palazzo Geremia, via Belenzani
19 Aprile 2012

Mondovisioni, i documentari di Internazionale

L'associazione MAIA ONLUS - Make An Impact Association - impegnata nella cooperazione internazionale nei Territori Palestinesi Occupati, ha il piacere di invitarVi alle ultime due serate della rassegna cinematografica intitolata "MAIA ONLUS presenta: Mondovisioni, i documentari di Internazionale". La rassegna si tiene presso il Cinema Astra di Trento, Corso Buonarroti 16.
Trento, Cinema Astra

la locandina

9 Aprile 2012

Due stati e i confini del ’67. Ma Israele continua nella politica di sottrazione della terra

Monti vede Abu Mazen e Netanyahu. "Servono due Stati e i confini del '67". La Pasqua del premier italiano in Palestina e Israele. Ma intanto prosegue la politica di occupazione delle terre palestinesi. L'appello che viene da Beit Jala.

Da tempo vado dicendo che la questione palestinese potrà trovare soluzione in una diversa prospettiva regionale e mediterranea. E che la soluzione "due popoli, due stati" per quanto considerata realistica è stata continuamente calpestata dai nuovi insediamenti e dalla politica di Israele tesa ad evitare continuità territoriale nei territori gestiti dalla ANP, peraltro anch'essi contesi come nella zona C. Ciò nonostante le dichiarazioni di Monti sul riconoscimento dei confini del '67 vanno considerate un passo importante di discontinuità del governo italiano rispetto al recente passato, sempre che i comportamenti e le relazioni verso il conflitto ne siano conseguenti. Perché questo vuol dire una cosa in primo luogo: la messa in discussione di tutti gli insediamenti illegali dei coloni. Staremo a vedere. Anche perché nel frattempo Israele continua con la sua politica del fatto compiuto, come si evince dall'appello che proprio in queste ore ci viene da Beit Jala, comunità nei pressi di Betlemme e con la quale il Trentino ha avviato da tempo una relazione speciale di scambio e di cooperazione (m.n.)

(9 aprile 2012) «La questione palestinese va risolta al più presto». Sono le parole del presidente del Consiglio Mario Monti, giunto a Ramallah dove ha incontrato il presidente del'Anp, Abu Mazen. L'Italia, ha spiegato il premier, sostiene in Medio Oriente la soluzione di «due Stati», uno per Israele e palestinesi che vivano «in pace l'uno accanto all'altro», da raggiungersi attraverso «il negoziato». «L'Italia non riconosce nessuna modifica dei confini rispetto agli accordi del 1967», ha ribadito Monti sulla questione israelo-palestinese. «La posizione italiana è inequivocabile e ancorata all'Ue», ha aggiunto.

Monti ha poi incontrato in Israele il premier Netanyahu: «Il negoziato tra le parti non ha alternative per la soluzione del conflitto» israelo-palestinese, ha affermato. Monti ha auspicato «l'adozione di misure che ristabiliscano la fiducia» e aiutino a superare «lo stallo negoziale».