8 Dicembre 2017

Drammi storici, domande attuali

Giovedì 14 dicembre 2017, alle ore 17.30, presso la Sala Aurora di Palazzo Trentini in via Manci 27 a Trento, si svolge la presentazione del libro "Drammi storici, domande attuali. Palestina e Israele. Scenari di guerra, spiragli di pace" (Edizioni Del Faro).

Intervengono Bruno Dorigatti (presidente del Consiglio Provinciale), Massimiliano Pilati (presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani), Erica Mondini (Pace per Gerusalemme). Antonella Carlin coordina il dialogo con alcuni autori dei contributi raccolti a cura di Micaela Bertoldi.


Trento, Palazzo Trentini, Via Manci 27
4 Dicembre 2017

Scappare la guerra

Mercoledì 6 dicembre 2017, alle ore 18.00, presso il Centro Culturale Claudio Trevi a Bolzano (vai Cappuccini 28) si svolge l'inaugurazione della mostra fotografica di Luigi Ottani "Scappare la guerra" e la presentazione del volume "Dal libro dell'esodo" (Piemme edizioni), reportage di Roberta Biagiarelli e Luigi Ottani dal confine greco - macedone.

Con Roberta Biagiarelli e Luigi Ottani partecipa anche Michele Nardelli, autore di uno dei saggi raccolti nel volume.


Bolzano, Centro Culturale Claudio Trevi, via Cappuccini 28

La locandina dell'evento

2 Novembre 2017

Addio Aberto L’Abate, paladino della rivoluzione nonviolenta

Nei giorni scorsi è morto a Firenze Alberto L'Abate, tra i padri della nonviolenza in Italia. Ha incrociato la ricerca accademica con una ricca serie di esperienze sul campo, sia in Italia sia all'estero. E anzi proprio questa è la sua peculiarità: essersi sporcato le mani con i conflitti reali, entrandoci e provando a cambiarli dall'interno. Precursore di quel "pacifismo concreto" teorizzato anni dopo da Alexander Langer, con cui pure si conosceva. Alberto ha incrociato spesso anche le nostre terre, a partire da una lontana testimonianza di inizi anni '90 sull'interposizione civile in Iraq, tenuta all'interno della Tenda per la pace montata in piazza Battisti. Quella Tenda che darà poi vita alla Casa per la pace, e da lì all'Università per la pace di Rovereto dove Alberto venne più volte, in particolare per i corsi ai formatori di obiettori di coscienza e persone in servizio civile. Negli anni 2000 è invece a Bolzano per varie edizioni del Master in operatore di pace e mediatore dei conflitti. Con lui e la moglie Anna Luisa ho vissuto da vicino l'esperienza dell'Ambasciata di pace in Kosovo, a metà degli anni '90: una piccola cosa dal punto di vista dell'intervento pratico, ma una finestra essenziale - e del tutto innovativa - in un mondo della pace e dell'aiuto umanitario già allora protesi più all'aiuto post-crisi che alla prevenzione e comprensione della violenza. Alberto era lì, ad intervistare e discutere con i leader locali - da Ibrahim Rugova in giù - come ad occuparsi di qualche bambino bisognoso, o dell'associazione dei disabili. La lezione capitiniana mantenuta in vita cinquant'anni dopo, anzi quarantanove come fa notare Alfio Nicotra nel bell'articolo riportato sotto. Grazie Alberto! Mauro Cereghini

 

di Alfio Nicotra *

Ha scelto il giorno della morte del suo amico e maestro per andarsene. Il 19 ottobre alla figura di Aldo Capitini – scomparso ormai 49 anni fa – si aggiunge adesso quella di Alberto L'Abate, spentosi a Firenze all'età di 86 anni. Alberto ha fatto della rivoluzione nonviolenta la sua ragione di vita insegnando a generazioni di ragazzi il ripudio della guerra, l'ostinata costruzione di percorsi di dialogo e di pace, la resistenza alla militarizzazione e la necessità storica per la società umana di liberarsi dal ricatto delle armi.

Fondatore con Capitini del Movimento Nonviolento, la vita di Alberto attraversa le più importanti iniziative di pace e per l'emancipazione umana. È con Danilo Dolci in Sicilia a sostenerlo nel suo "sciopero alla rovescia". Con Pietro Pinna ad aprire la strada dell'obiezione di coscienza al servizio militare. A Comiso contro i missili Cruise dove fa diventare "proprietari terrieri" centinaia di cittadini di tutta Europa tramite l'acquisto di particelle di un metro quadro in un appezzamento di terreno agricolo (la "Verde Vigna") sul quale gravava il decreto di esproprio per allargare la base Usa. 

8 Settembre 2017

I governi europei alimentano il business della sofferenza in Libia

Medici Senza Frontiere ha inviato oggi una lettera aperta ai leader degli Stati membri e alle istituzioni dell’Unione Europea per denunciare le atroci sofferenze che le loro politiche sulla migrazione stanno alimentando in Libia.

Nella lettera, inviata anche al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, MSF denuncia la determinazione dell’Europa nel bloccare le persone in Libia a qualunque costo e chiede che gli inaccettabili abusi contro le persone trattenute arbitrariamente nei centri di detenzione cessino al più presto.

8 Agosto 2017

F35, costi raddoppiati. Come volevasi dimostrare…

La Corte dei Conti afferma che il costo degli F35 è raddoppiato e che il programma ha un ritardo di cinque anni dovuto a difficoltà di progettazione. Afferma inoltre che i cosiddetti ritorni economici di questo affare sono molto lontani dalle attese. Ma afferma anche che fermare il programma di acquisto sarebbe oggi poco conveniente per la quantità di fondi pubblici già spesi dall'Italia (questo, trattandosi di un giudizio politico, non sarebbe propriamente attinente al ruolo della Corte dei Conti, ma lasciamo perdere...).

In questo delirante progetto che per anni abbiamo denunciato come lesivo dei principi costituzionali di ripudio della guerra (il cacciabombardiere F35 è uno strumento di attacco) e assurdamente costoso (14 miliardi di euro la spesa inizialmente prevista), si misura l'indirizzo politico di un paese. Fare un passo indietro a livello nazionale sarebbe un bel segnale, sotto ogni profilo. Ma, a quanto pare, è chiedere troppo...

PS. La nostra comunità regionale, qualcuno forse se lo ricorda, fu la prima ad esprimersi contro gli F35. Ribadire questo concetto, cari amministratori, vi sembrerebbe fuori luogo?

 

14 Luglio 2017

La morte del premio Nobel Liu Xiaobo

(13 luglio 2017) Le agenzie internazionali battono la notizia della morte del dissidente cinese e protagonista della rivolta di Piazza Tien an Men Liu Xiaobo, premio Nobel per la pace 2010. Nonostante fosse da tempo malato le autorità si sono rifiutate di concedergli la libertà. Del resto la pressione internazionale per la sua liberazione è stata tanto flebile quanto sono importanti gli affari con il colosso orientale. Di fronte agli affari i diritti umani evidentemente non contano.

Esattamente cinque anni fa il Consiglio Regionale approvava la mozione che avevo presentato affinché venisse fatta pressione sul governo italiano per la sua liberazione. Mi piacerebbe sapere se questo documento sia stato almeno trasmesso a Roma dalla Presidenza del Consiglio Regionale e con quale risposta, ma temo che invece sia rimasto semplicemente un pezzo di carta. Non avrebbe di certo cambiato l'esito degli avvenimenti, ma anche questo ha a che fare con il valore della democrazia.

Scriveva Liu Xiaobo qualche anno fa: «Spero di essere l'ultima vittima delle interminabili inquisizioni letterarie cinesi e che, dopo di me, nessuno venga più incriminato per le sue idee». Purtroppo non è stato così, nemmeno per la moglie agli arresti domiciliari dal 2010.

 

8 Maggio 2017

Scappare la guerra

Nell'ambito della manifestazione "SIAMO EUROPA. Dibattiti, approfondimenti e spettacoli sull’Unione Europea" che si svolgerà a Trento in Piazza Fiera dal 12 al 14 maggio 2017 vi invitiamo alla presentazione della mostra fotografica e del volume “Dal libro dell’esodo” venerdì 12 maggio 2017, alle ore 20.45, presso il tendone di Piazza Fiera.

Partecipano:Roberta Biagiarelli - attrice, autrice, documentarista; Luigi Ottani - fotografo e reporter; Michele Nardelli - saggista

Introduce: Marika Damaggio - giornalista del “Corriere del Trentino / Alto Adige”.

https://siamoeuropa.provincia.tn.it/Programma/Scappare-la-guerra-Presentazione-della-mostra-fotografica-e-del-volume-Dal-libro-dell-Esodo


Trento, Piazza Fiera
17 Febbraio 2017

Quale pace?

Quale pace? Sei saggi su pace e guerra, violenza e nonviolenza, giustizia economica e benessere sociale

Il Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani invita alla presentazione presentazione dell’ultimo libro di Giuliano Pontara “Quale pace? Sei saggi su pace e guerra, violenza e nonviolenza, giustizia economica e benessere sociale”.

Massimiliano Pilati, presidente del Forum dialogherà con l’autore, particolarmente legato al territorio trentino. Giuliano Pontara, uno dei massimi studiosi della nonviolenza a livello internazionale, dal 1993 al 2004 è stato presidente del comitato scientifico e direttore della International University of Peoples' Institutions for Peace- IUPIP di Rovereto.

Inoltre, fra gli anni ’80 e ’90, ha insegnato in diverse università italiane, fra cui anche quella di Trento. Seguirà un momento di dibattito con il pubblico presente, al quale l’autore risponderà ad eventuali domande. Informazioni: 0461/213176, forum.pace@consiglio.provincia.tn.it.


Trento, vicolo San Marco 1, Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale
24 Dicembre 2016

Natale in tempo di guerra: la lezione del passato

di Paul Renner *

Viviamo un Natale in tempo di guerra. Non ce lo fa pensare solo il recente attentato di Berlino ma anche il ricorrente appello di papa Francesco. Quando venne ucciso padre Jacques a Rouen nel luglio scorso, a chi gridava alla guerra di religione, il Papa rispondeva che in realtà la Terza guerra mondiale è già iniziata. Solo che non si tratta del «classico» conflitto per motivi politico-ideologici, quanto per fini economici, ovvero per il controllo delle risorse più preziose, come acqua, petrolio e gas.

Questo Natale di guerra, segnato da paura e incertezza, ci fa tornare in mente altri periodi similari della storia recente. Anche nel 1916 ci fu infatti un Natale in tempi terribili. Si era appena celebrata la Strafexpedition austriaca e i morti non si contavano. I vivi erano costretti nelle trincee di alta montagna, afflitti da pericoli, gelo e malattie. Eppure di quel Natale abbiamo anche testimonianze positive. Sull’Ortigara i soldati italiani chiesero e ottennero dai «nemici» austriaci di poter consegnare della posta alle proprie famiglie che vivevano dietro il fronte ostile e furono accontentati. Tutti vennero però puniti dai superiori per «collaborazionismo con il nemico».

13 Dicembre 2016

Fatti, opinioni, invenzioni

Unimondo.org festeggia i 18 anni! E vi invita all'incontro pubblico

FATTI, OPINIONI, INVENZIONI.
Comunicazione o creazione della realtà: il tema migrazioni

che si svolgerà Mercoledì 14 dicembre alle ore 18.00 a Trento, in via Vannetti 8, Sala don Guetti.

Sappiamo quanto la comunicazione possa favorire la corretta comprensione dei fatti, oppure possa distorcerli o addirittura inventarli. Ci concentreremo sulla scottante questione dell’immigrazione. Interverranno tre esperti di questo argomento con varie inchieste realizzate sul campo: Luciano Scalettari (vicecaporedattore di Famiglia Cristiana; segue le notizie dell’Africa come inviato speciale e i temi dell’emigrazione), Cristina Giudici (giornalista de Il Foglio e dal 2007 nel team di attualità di Grazia. Scrive anche per Linkiesta) e Giacomo Zandonini (giornalista e video reporter free lance). Modera Fabio Pipinato (presidente IPSIA del Trentino ed già direttore di Unimondo). Seguirà un momento conviviale insieme ad amici collaboratori e autorità che in questi anni sono stati vicini al progetto di Unimondo.

Trento, Via Vennetti 8 (Sala don Guetti)
6 Dicembre 2016

Il Trentino accoglie. Una fiaccolata

Di fronte al dramma dei profughi, che rappresenta la più grave emergenza umanitaria dagli anni della seconda guerra mondiale, anche le comunità del Trentino sono chiamate a dare una risposta di solidarietà e di accoglienza.

Le popolazioni di questa terra hanno sperimentato sulla propria pelle la condizione di profugo e migrante, le sue durezze e le sue speranze. 

Non possiamo rimanere insensibili di fronte alla disperata domanda di aiuto che ci viene rivolta da tante persone in fuga dagli insanguinati paesi del Medio Oriente e dell’Africa e che approdano alle nostre coste dopo viaggi pericolosi nel corso dei quali tanti dei loro familiari e amici hanno perso la vita.


Trento, Piazza Duomo

L'appello