26 Gennaio 2010

Rebiya Kadeer a Trento

La leader in esilio del popolo uiguro, Rebiya Kadeer, a Trento

«I mass media di Stato alimentano una virulenta campagna nazionalista, con un'immensa eco in tutta la Cina. Due i bersagli: Rebiya Kadeer, la leader uigura in esilio accusata di avere istigato la rivolta a scopi secessionisti; la stampa estera bollata come faziosa, bugiarda, anti-cinese».  La Repubblica, 21 luglio 2009

Scriveva così Federico Rampini in una corrispondenza da Urumqi, capitale dello Xinjiang (regione della Cina occidentale grande cinque volte l'Italia), il 21 luglio scorso, qualche giorno dopo la rivolta della minoranza uigura che, almeno stando al bilancio ufficiale, è costata la perdita di duecento vite umane.


Trento, Palazzo Trentini, sala Aurora
7 Gennaio 2010

Inizio d’anno in Palestina

Poche ma intense giornate quelle trascorse in Palestina. Gerusalemme, Aboud, Beit Jalla, Ramallah, Cana, Nazareth... Non c'è stata la possibilità di andare a Gaza, immensa prigione a cielo aperto, ma il nostro programma aveva uno scopo diverso dall'emergenza umanitaria. Abbiamo avuto la possibilità di fare incontri importanti, visite al territorio, contatti e poi di raccogliere tante immagini di una realtà complessa e difficile, dove costruire relazioni è condizionato da tante cose, non ultima un'idea della cooperazione che impone le scelte, piuttosto che farle emergere dalla relazione.

Il diario di viaggio che il "Trentino" ha pubblicato quotidianamente in prima pagina (e che trovate nel mio diario di bordo) ha cercato solo di fornire altrettanti flash di queste intense giornate. Molti altri li racconteremo col tempo, rimangono dentro di noi. Voglio qui ringraziare in particolare Enzo Mescalchin e Mario Zambarda per la preziosa collaborazione e per il loro sguardo competente che hanno messo a disposizione. E, per altro verso, Ali Rashid e Tareq Salameh, senza i quali questo viaggio non sarebbe nemmeno stato possibile. Si sono aperte molte finestre, speriamo che facciano entrare aria buona.

 

1 Gennaio 2010

Iran, morte e repressione

Arrestata a Teheran la sorella di Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace 

Quindici morti, centinaia di feriti, numerosi arresti. Sembra non finire il giro di vite in Iran, con gli arresti di molti attivisti politici e giornalisti del campo riformista, dopo le manifestazioni dell'opposizione di domenica, represse con il bilancio tragico che sappiamo. Tra coloro che sono stati arrestati figura anche Nushin Ebadi, sorella della Premio Nobel per la pace Shirin Ebadi, che è stata nostra ospite nella primavera scorsa per ritirare il Premio Langer assegnato nel 2009 alla sua compagna di lotta, la giornalista iraniana Narges Mohammadi (impedita dal regime di Ahamadinejad a ritirarlo di persona). Ne ha dato notizia il sito Internet Rahesabz. Secondo Shirin Ebadi, la sorella - docente alla facoltà di Medicina - non svolge alcuna attività politica ed è stata arrestata solo per esercitare "pressione" su lei stessa e indurla a cessare ogni attività in difesa dei diritti umani.