5 Ottobre 2011

Presentazione del cantiere Afghanistan 2014

Un portale in tre lingue, un film, una carta sul futuro politico istituzionale, eventi, gemellaggi, una conferenza internazionale... questo ed altro sarà "Afghanistan 2014", un cantiere aperto sul futuro che il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e Unimondo presenteranno oggi in una conferenza stampa alla presenza di Daoud Naji, giornalista afgano e direttore dell'edizione della BBC in lingua persiana.
Trento, area archeologica al Sass di Piazza Battisti
30 Settembre 2011

Limite e sostenibilità

Tavola rotonda sul tema del limite nell'ambito dei Dieci anni di Ingegneri Senza Frontiere.

parteciperanno:
Michele Nardelli (Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani), Andrea Cemin (ISF-Trento), Cesare Raoss (Trentino Arcobaleno), Guido Zolezzi (Università di Trento), Alessandro Franceschini (architetto e urbanista)
modera:
Maddalena di Tolla Deflorian (Legambiente, giornalista)


Trento, Facoltà di Ingegneria
29 Settembre 2011

Uno sguardo internazionale sulla cooperazione allo sviluppo

Nel quadro delle iniziative sui dieci anni di ISF (Ingegneri senza frontiere) Tavola Rotonda sul tema del "come fare cooperazione" partendo dalle esperienze sul campo, dai successi ottenuti, ma anche dagli errori e dalle criticità emersi. Oltre a ISF-TN parteciperanno esponenti di ACAV, GTV, Osservatorio Balcani, Punto Sud e Università di Trento, Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani 
Trento, Sala conferenze della Fondazione Caritro
26 Settembre 2011

Tagliamo le spese militari

(25 settembre 2011) Sono oltre duecentomila i partecipanti alla marcia Perugia Assisi del cinquantenario, persone di generazioni diverse e provenienti da tutte le regioni italiane, ma anche dai paesi del Mediterraneo. Oltre milletrecento i trentini e fra loro anche 19 nuovi cittadini richiedenti asilo.

In primo piano l'impegno per il taglio delle spese militari e per la sospensione del programma di acquisto dei cacciabombardieri F35 che prevede una spesa di 16,5 miliardi di euro (particolare attenzione ha avuto il pannello promosso dalle associazioni trentine e dalla campagna nazionale che potete vedere nella foto qui accanto).

Martina mi invia queste righe:  «... perchè la Pace oggi è una questione tra sversale che si riflette nella quotidianità, nella responsabilità individuale che la democrazia richiede per essere davvero tale. Oggi c'è un Pese vero che marcia portando sulle  strade la necessità di guardare al mondo e non rinchiudersi in sè stessi. Celebrare i 50 anni d'impegno assieme a generazioni diverse che si sono passate il testimone è l'espressione più alta di come i concetti di Pace, Legalità, Solidarietà e Diritti Umani siano parole vive e cariche di significato concreto...» Martina Camatta, Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

26 Settembre 2011

Il documento finale della Perugia Assisi

(25 settembre 2011) Si è conclusa la 19° edizione della Marcia Perugia-Assisi che ha visto migliaia di persone percorrere 24 km di pace proprio come il 24 settembre 1961 Aldo Capitini li percorse con Norberto Bobbio, Renato Guttuso, Italo Calvino. Oggi come allora la marcia si è conclusa alla Rocca di Assisi, là dove Capitini lesse la "mozione del popolo della pace". Queste le priorità indicate nel documento: promuovere un lavoro dignitoso per tutti; investire sui giovani, sull'educazione e la cultura; disarmare la finanza e costruire un'economia di giustizia; ripudiare la guerra, tagliare le spese militari; promuovere il diritto a un'informazione libera e pluralista.
25 Settembre 2011

La marcia Perugia Assisi, cinquant’anni dopo. Qualche spunto di riflessione.

(23 settembre 2011) Nei giorni scorsi notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza è in cammino" ha rivolto alcune domande ad alcune figure del movimento per la pace in Italia sul significato della marcia Perugia Assisi. Fra questi anche Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Ecco l'intervista.  

1. Quale è stato il significato più rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

Quello di aver cercato di tener vivo il pensiero di Aldo Capitini, anche quando nel movimento per la pace prevalevano altre culture. Dobbiamo dirci al tempo stesso che la nonviolenza non ha avuto grande cittadinanza politica, rimanendo confinata nella testimonianza di pochi. E che la pace, così come talvolta anche la marcia Perugia Assisi, è stata spesso banalizzata in una melassa che non indaga la guerra, le sue cause come i suoi lati inconfessabili. Se non prendiamo atto che la guerra è la normalità, continueremo a parlare della pace dell'ingenuità, come la definisce James Hillman "dell'ignoranza travestita da innocenza".

9 Settembre 2011

Tra sradicamenti e accoglienze: sguardi riflessi delle donne immigrate

Tra sradicamenti e accoglienze: sguardi riflessi delle donne immigrate
con Melita Richter

Siamo abituati alla loro presenza silenziosa. Poco appariscenti, mai al centro di episodi di cronaca eppure non c'è italiano che non ne abbia incrociata una. Parliamo delle numerose donne dell'Est europeo impiegate nell'ambito della cura. Le chiamiamo badanti ma in realtà sono protagoniste di un importante fenomeno migratorio e osservatori privilegiato per guardare, con ottiche diverse, all'Italia, alle sue dinamiche famigliari, ai rapporti relazionali con lo straniero. Ma anche per affrontare temi come la vecchiaia nella nostra società, i meccanismi di emarginazione ed espulsione delle donne dal sistema economico, la lontananza dai propri famigliari, la solitudine, i diritti. Sono testimoni silenziose che però hanno cominciato a rapportarsi con una nuova lingua, a scolarizzarsi e a porre persino i primi semi di quella che si annuncia come una letteratura nascente, quella della migrazione.
 

In collaborazione con il  Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani nell'ambito dell'iniziativa "Per una cittadinanza euro mediterranea"


Rovereto, Sala Conferenze del Mart
6 Settembre 2011

Primavere, fra speranza e disincanto

Incontro con il regista tunisino Mourad Ben Cheikh, autore del film "Mai più paura" premiato al festival di Cannes, promossa fal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani.

Il 2011 è stato un anno che ha portato ad enormi trasformazioni nello scenario internazionale, i popoli di molti paesi hanno chiesto con forza libertà e democrazia. Ma mentre la Tunisia ha iniziato un processo di democratizzazione reale, con la previsione di una Costituente e di libere elezioni, altrove continuano violenze e repressioni. Ne parleremo martedì 6 settembre alle 21.00 al Caffè della Predara con Mourad Ben Cheick, regista del film "Mai più paura", girato durante le rivolte tunisine di inizio 2011, Adel Jabbar, ricercatore e sociologo dei processi migratori e sociali, e Aboulkheir Breigheche, presidente della Comunità Islamica del Trentino Alto Adige.


Trento, Caffè della Predara (San Martino)