24 Maggio 2012

Il libro dell’assedio

Osservatorio Balcani e Caucaso & Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani presentano 

"Sarajevo, il libro dell'assedio"

Serata di presentazione del libro che racconta la più lunga e tragica "blokada" della Storia - a 20 anni dall'inizio delle cronache cruente (4, 5, 6 aprile 1992), nel ventesimo degli annali di sangue. Il taglio dell'acqua e dell'energia elettrica, la penuria di tutto, il freddo, la fame, la morte e le amputazioni per i colpi di granata, la ricerca del cibo e il tiro dei cecchini, le miserie umane e le nobiltà, i sommersi e i salvati nella grande città inerme al tiro dei mortai e dei cecchini distesa nelle valli della Bosna e Miljacka. ... tutto è scritto nelle poesie dell'assedio di Abdulah Sidran dal funebre titolo La bara di Sarajevo, nella sfinita quotidianità dei versi di Izet Sarajlić, nei diari dell'assedio di Marko Vešović, nelle tragiche prose di Dževad Karahasan, nei frammenti abbaglianti di Tvrtko Kulenović, nelle short stories di dolore e disperazione nella città assediata di Miljenko Jergović. Insieme, il drammatico racconto per immagini del fotografo Danilo Krstanović, recentemente scomparso.

Giovedì 24 Maggio 2012 - ore 20.30

Castello del Buonconsiglio, sala refettorio clesiano - Piazza Mostra (Trento)

Partecipano: Andrea Rossini (Osservatorio Balcani e Caucaso), Piero Del Giudice (curatore del libro), Dzevad Karahasan (scrittore) e Michele Nardelli (Presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani)

Accompagnamento musicale di Abner Colombo che eseguirà musiche di Johan Sebastian Bach e Eugene Ysaye


Trento, Castello del Buonconsiglio

Il manifesto dell'evento

19 Maggio 2012

Ponti da ricostruire, appartenenze da tradire.

di Michele Nardelli

(19 maggio 2012) Gaza, 1.645.500 abitanti in una piccola striscia di terra di 360 kmq, viene considerata la più grande prigione a cielo aperto del mondo. In questo inferno, dove la densità è di 4.587 abitanti per kmq (quella del Trentino con una superficie di 6.206 kmq è di 85 abitanti per kmq), nel gennaio 2009 si è consumato l'ennesimo capitolo di una guerra infinita, venti giorni di bombardamenti che portarono alla morte di più di mille palestinesi, molti dei quali donne e bambini.

In quei giorni Desmond Tutu e il compianto Václav Havel così scrivevano «... quello che è in gioco a Gaza è l'etica fondamentale del genere umano. ...  Se vogliamo evitare che la Fertile Crescent, la "Mezzaluna fertile" del Mediterraneo del Sud divenga sterile, dobbiamo svegliarci e trovare il coraggio morale e la visione politica per un salto qualitativo in Palestina».

17 Maggio 2012

Una o più patrie? Tra esilio e appartenenze

Nell'ambito di "Officina Medio Oriente" presso Sala Conferenze della Fondazione Caritro di Trento, in via Garibaldi 33, si svolgerà un incontro pubblico con

David Gerbi (esule libico di origine ebraica, psicologo e operatore di pace)

dal titolo "Una o più patrie? Tra esilio e appartenenze"

Intervengono: Micaela Bertoldi e Michele Nardelli

Introduce: Erica Mondini


Trento, Fondazione Caritro, via Garibaldi 33
13 Maggio 2012

Nel limite va trovata la misura del futuro

di Duccio Canestrini

Questo articolo è stato pubblicato venerdì 11 maggio 2012 sul quotidiano "L'Adige"

Non ha torto il signor Merlino (come il mago?) che ha caricato in internet un video di Belen Rodriguez, accompagnato da un testo durissimo. Il testo non è della showgirl. Parla di questa Italia da un suicidio al giorno. Per debiti, mancanza di lavoro, zero futuro. Dice che ormai il solo modo per farsi ascoltare su questi temi che riguardano tutti noi è mostrare le foto - calamita di Belen. Anche se non c'entrano niente. Parla di questa Italia dove si scende in piazza al top dell'entusiasmo per squadre di calcio corrotte. E, ancora, non ce ne frega niente. Neorealismo? No, questo è neosurrealismo. Ma per fortuna sono in molti - auspicabilmente altrettanti - che si chiedono se vi sia un fondo da toccare, e quale sia il limite.

12 Maggio 2012

Scoprire la bellezza del limite

di Ugo Morelli

(12 maggio 2012) "Nessuno può volontariamente non capire una frase", scrive magistralmente Andrea Moro, (in Parlo dunque sono, Adelphi, Milano 2012; p. 9). Possiamo decidere di non andare in un luogo; di non mangiare o di non bere qualcosa, ma non di non capire una frase quando la leggiamo o ce la dicono. Ma allora perché diviene così difficile capire o rendersi conto di alcune questioni così evidenti e sempre più urgenti nel tempo in cui viviamo?

7 Maggio 2012

Guerra lontana, guerra vicina, guerra dentro di noi. Tra empatia e aggressività

Il Forum Trentino per la Pace ed i Diritti Umani presenta
"Guerra Lontana, Guerra vicina, guer
ra dentro di noi. Tra empatia e aggressività"

Categorizziamo come dis-umane le azioni che riteniamo incomprensibili, in modo particolare quelle che derivano dall'aggressività umana. Lo facciamo descivendo le categorie del "bene" e del "male", ponendoci in maniera rassicurante nella prima e allontanando da noi i componenti che riteniamo facciano parte della seconda. Ma siamo davvero sicuri che gli esseri umani si possano dividere così facilmente in buoni e cattivi, in vittime e carnefici? Siamo certi che i comportamenti umani cooperativi e antagonistici siano divisi da un muro invalicabile e non possano convivere tranquillamente nella stessa persona? Come possiamo escludere che nel nostro comportamento e nella nostra mente sorga irrefrenabile la passione per l'aggressività, per la violenza, addirittura il piacere per la guerra e per l'uccidere?

Un dialogo attorno ad una scandalosa verità: più che un'incarnazione del Male la guerra è in ogni epoca una costante della dimensione umana. Un momento di riflessione sulla necessità di assumere l'analisi dell'elaborazione dei conflitti - intesi come incontro tra differenze - come compito fondamentale, sia per comprendere quando gli esiti sono cooperativi o antagonistici, sia per immaginare il modo più opportuno di sostenere forme di elaborazione non distruttive.

Partecipano:
Ugo Morelli, Professore di Psicologia del lavoro e dell'organizzazione e di Psicologia della creatività e dell'innovazione;
Michele Nardelli, Presidente del Forum Trentino per la pace ed i diritti umani;

Modera l'incontro:
Enrico Franco, Direttore del Corriere del Trentino.

L'iniziativa si inserisce nella più ampia cornice della rassegna "L'odore della guerra. Guerra vicina, Guerra lontana." realizzata dall'associazione 46° Parallelo, in collaborazione con Comune di Rovereto, Fondazione Museo Storico del Trentino, Cgil del Trentino e Arci.

Per ulteriori informazioni - federico.serviziocivile@forumpace.it
Siti internet - www.forumpace.it


Trento, strada romana del SASS, Piazza Battisti
4 Maggio 2012

Afghanistan 2014

Per creare uno spazio di dialogo e confronto tra la società civile. Parte "Afghanistan 2014", un cantiere di pace che guarda al futuro di questo paese, realizzato in collaborazione con il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e Unimondo 

di Razi e Soheila Mohebi *

(ottobre 2011) Il 15 febbraio 1989 Boris Vsevolodovich Gromov, generale a capo dell'Armata Rossa, attraversa il ponte sul fiume Amu-Daria, al confine fra l'Afghanistan e l'ex Unione Sovietica. Giunto alla metà di quello che veniva chiamato "ponte dell'amicizia", si ferma e si volta indietro. Gettando lo sguardo sul paese che il suo esercito abbandonava dopo 10 anni, mormora fra sé e sé alcune parole.

27 Aprile 2012

L’ossessione della crescita

di Michele Nardelli

Questo intervento viene pubblicato oggi dal quotidiano "Trentino" come commento in prima pagina.

(25 aprile 2012) Nel marzo 1968, tre mesi prima di essere assassinato, Robert Kennedy pronunciava, presso l'Università del Kansas, un discorso rimasto memorabile nel quale evidenziava - tra l'altro - l'inadeguatezza del PIL come indicatore del benessere degli stati.

«... Il PIL - affermava Kennedy - comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari ... Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta ...».

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23 Aprile 2012

Darsi il tempo. Comunità in relazione

Sabato 28 aprile 2012, alle ore 17.00 presso l'Oratorio Centro Giovanile Piamartina di Roseto degli Abruzzi si svolgerà la presentazione del libro "Darsi il tempo. Idee e pratiche per un'altra cooperazione internazionale".

Partecipa Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la pace e i Diritti Umani.

L'incontro è promosso dalle associazioni della società civile di Roseto. A seguire aperitivo e musica.


Roseto degli Abruzzi (Te)