28 Settembre 2013

Il Trentino che investe sulla coesione sociale

Sabato 28 settembre 2013 ore 10.00 nella Sala Circoscrizionale di via Verruca 1 a Piedicastello, Trento

Confronto sulle politiche del Partito Democratico in Italia ed in Trentino per l'integrazione dei nuovi cittadini

Saranno presenti l'on. Michele Nicoletti e i candidati Alessandro Olivi, Michele Nardelli e Mattia Civico


Trento, Piedicastello, via Verruca 1

il volantino dell'incontro

20 Settembre 2013

Un pesante attacco informatico all’Osservatorio

(20 settembre 2013) In questi giorni il sito web di Osservatorio Balcani Caucaso è sottoposto ad un forte attacco da parte di hacker che a quanto pare hanno a che fare con l’Azerbajan. Negli ultimi giorni l’attacco è diventato così forte da produrre l’oscuramento del sito ed una minaccia esplicita. Agli amici di OBC la mia piena solidarietà. Riprtiamo qui il comunicato della redazione.

Ai lettori e alle lettrici.

Dal 16 agosto scorso il portale e i servizi di Osservatorio Balcani e Caucaso sono sottoposti a un attacco informatico di tipo DdoS. Le incursioni hanno colpito il nostro server causando alcuni disservizi, e negli ultimi giorni stanno aumentando di intensità

Ieri gli anonimi hacker si sono fatti vivi con la redazione tramite un falso indirizzo Facebook, intimandoci di cancellare dal nostro archivio articoli come questo:

Corruzione e petrolio in Azerbaijan

Se l’articolo scompare, è scritto nel post, cesseranno gli attacchi. Subito dopo sono stati spenti i nostri server in Germania e Gran Bretagna, e abbiamo ricevuto un nuovo post che minaccia ulteriori gravi conseguenze, cioè la distruzione di tutto il nostro sistema informatico.

18 Settembre 2013

Putignano, il Premio Ellisse

Venerdì 20 settembre sarò a Putignano, in provincia di Bari, dove mi è stato chiesto di far parte della giuria del Premio Ellisse 2013, la festa dell'associazionismo e della cooperazione dedicata agli attori no-profit che operano nell'ambito della promozione sociale e culturale dei cittadini.

Il Premio, che dal 2008 ha cadenza biennale, è promosso dall'Associazione Putignanonelmondo e nasce con l'obiettivo di dare impulso e valorizzazione a tutte le iniziative delle associazioni operanti nel territorio pugliese. È un modo per chiamare a raccolta le forze dell'associazionismo per fare dell'evento il luogo dove le buone prassi si incontrano e creano nuove sinergie. In particolare il premio si articola in sette sezioni e sette saranno i riconoscimenti che verranno assegnati: sette premi rappresentati da una scultura dell'artista putignanese Nicola Monopoli, raffigurante una figura femminile le cui braccia si chiudono a formare un percorso ellittico, accompagnata da un contributo di 800 euro rivolto a sostenere le attività delle Associazioni vincitrici.


Putignano (BA)

Il programma

17 Settembre 2013

Il bacio del pane

Cartolina dal Mediterraneo 

La terra, la bellezza, l'amore,

tutto questo ha sapore di pane.

Pablo Neruda

§§§

Il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, in collaborazione con MuSe, Museo della Scienza, presenta

IL BACIO DEL PANE

Spettacolo/reading de "Il bacio del pane" di Carmine Abate con l'accompagnamento musicale dell'Antonio Colangelo Ensemble

Prezzo d'ingresso - 9,00 Euro. Acquistando il biglietto per lo spettacolo si avrà diritto a visitare gratuitamente il MuSe entro il 31 dicembre 2013 - Ingresso su prenotazione. Massimo 200 posti


Trento, Muse

La cartolina

13 Settembre 2013

L’asilo mancato…

Una discussione sulla condizione dei rifugiati politici in Italia alla presenza dei parlamentari trentini promossa dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Sabato 14 settembre 2013, ore 10.00. Trento, Caffè Bookique, Parco della Predara.

Introduce e modera Antonio Rapanà
Interventi teatrali di Michela Embriaco


Razi e Soheila Javaheri sono due cittadini afghani che vivono a Trento insieme al loro figlio da sette anni. Collaborano da tempo con il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani all'interno del cantiere "Afghanistan 2014", che si pone l'obiettivo di riflettere, e agire, rispetto al futuro del loro paese d'origine, dal quale sono scappati a causa della guerra e della persecuzione politica per le loro idee.

Razi e Soheila sono un uomo e una donna di cultura, due registi. Vorrebbero poter vivere della loro arte, vorrebbero non dover abbandonare questa loro passione. Vorrebbero, questo esce con forza dalle loro lettere, che l'asilo politico - status che condividono e in qualche modo subiscono - permettesse loro di essere cittadini attivi e partecipi alla vita della comunità e non semplicemente persone in fuga da accogliere. Questa difficoltà non riguarda solo loro, ma è condizione comune di migliaia di persone.

Partiamo dalla loro storia per provare a discutere della condizione in cui sono costretti a vivere decine di migliaia di richiedenti asilo in Italia.


Trento, Caffè Bookique, parco della Predara
13 Settembre 2013

Consiglio della pace e dei diritti umani e Assemblea del Forum

Il Consiglio della Pace e i dei Diritti Umani è convocato per mercoledì 25 settembre 2013 alle ore 17.30 presso la  saletta riunioni del Cafè de la Paix. A seguire (ore 18.30), si terrà l'Assemblea del Forum con il seguente ordine del giorno: 

1. comunicazioni del presidente (impegni di fine legislatura);

2. aggiornamento sulle attività previste fino a dicembre, inserite nel programma annuale "1914-2014. Inchiesta sulla pace nel secolo degli assassini";

3. aggiornamento situazione Siria e conflitti in Medio Oriente;

4. varie ed eventuali.


Trento, Café de la Paix, Passaggio Teatro Osele
8 Settembre 2013

La cultura della pace e l’opposizione alla guerra

(8 settembre 2013) "Un'altra via è possibile" dice con fermezza Papa Francesco rivolto alle migliaia di persone riunite in Piazza S.Pietro. Un appello per la pace raccolto in ogni angolo della terra, ma che il G20 non ha saputo ascoltare. Perché la pace nel mondo è ancora lo spazio fra una guerra e l'altra. Talvolta anche per il pacifismo. Ne ho scritto una riflessione per il Corriere del Trentino oggi in edicola.

di Michele Nardelli

Damasco

Ci sono luoghi che appartengono più di altri alla storia dell'umanità. Verso i quali dovremmo avere rispetto e riconoscenza, non bombardarli. Non solo perché Damasco viene considerata dagli studiosi - insieme a Gerico - la città più antica del mondo, ma perché è grazie a questa città, conosciuta nell'antichità per la sua straordinaria bellezza architettonica, le sue sorgenti d'acqua, i suoi giardini, e all'incontro che lì avvenne fra la cultura bizantina, araba, ebraica, indiana e persiana che il pensiero europeo ha preso forma. In questa città, fra il VII e VIII secolo prese il via quel "movimento delle traduzioni" che portò alla divulgazione della filosofia, della matematica, dell'astronomia e dell'alchimia non solo nel vicino Oriente ma, attraverso il Mediterraneo, nell'Andalusia e progressivamente in quell'Europa che non a caso prese il nome, secondo la mitologia, dalla bella figlia di Agenore, re dell'antica Fenicia.

Voglio dire che non possiamo prescindere da una comunità di destino mediterraneo in cui affondiamo le nostre profonde radici culturali. Non solo per le conoscenze scientifiche, ma perché anche nelle culture materiali il Mediterraneo è stata la piattaforma attraverso la quale è avvenuto lo scambio del sapere, delle arti e della musica, del navigare e del commerciare, delle spezie e del pane.

Come non capire che i bagliori di fuoco che la CNN e al Jazeera fra qualche giorno ci mostreranno hanno dunque a che fare con la nostra storia?   

7 Settembre 2013

Primavere inascoltate e lacerate

di Michele Nardelli

(2 settembre 2013) Forse gli strateghi occidentali che in queste ore spingono per un intervento militare contro la Siria nemmeno lo sanno. O forse è proprio per questo. Damasco è considerata la città più antica del mondo. Non l'insediamento umano, ma il contesto urbano più antico, del quale si parla in antiche tavole risalenti al 2500 a.C.

Ci fu un tempo nel quale Damasco era il centro del mondo, nell'intrecciarsi attorno ai suoi meravigliosi giardini della cultura bizantina, araba, persiana e indiana. La lingua colta che vi si parlava era il greco e proprio in quella città nacque fra la fine del VII e l'inizio dell'VIII secolo il grande "movimento delle traduzioni" che portò - grazie alla trascrizione in arabo - alla conoscenza della filosofia di Aristotele e di Platone, della matematica di Euclide, Archimede e Tolomeo, dell'astronomia di Aristarco e dell'alchimia di Jābir ibn Hayyān altrimenti conosciuto come "Geber l'alchimnista", considerato il padre della moderna medicina.

7 Settembre 2013

Violenza chiama violenza. Guerra chiama guerra.

L'appuntamento lunedì 9 settembre (ore 20.00) al Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele) a Trento

"Esiste sempre una soluzione semplice ai problemi complessi: quella sbagliata". Sono parole di Mark Twain e fotografano bene ciò che sta accadendo in Siria in queste ore. 

La questione non è di facile lettura e coinvolge tutto il Medio Oriente. Rischia di avere ripercussioni gravissime per un'area che va dall'Afghanistan fino a tutto il Nord Africa,colpendo in pieno l'intera area mediterranea.

La soluzione semplice - e molto più che sbagliata - è quella di un intervento militare, sia esso iniziativa unilaterale degli Stati Uniti oppure di una coalizione di paesi.

Nelle parole di Papa Francesco, pronunciate nei giorni scorsi durante l'Angelus domenicale, si può leggere tutta la preoccupazione rispetto ad una guerra che è difficile immaginare limitata, breve, locale; come se queste caratteristiche la rendessero più accettabile e meno pericolosa di altre. Il suo appello alla mobilitazione, alla veglia e al digiuno - proposto per il prossimo 7 settembre - richiama alla necessità di immaginare, in Siria e in qualunque altro angolo del mondo, un'alternativa ai conflitti armati.

Come Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani aderiamo convintamene all'invito di Papa Francesco e proponiamo per lunedì 9 settembre alle ore 20.00 presso il Cafè de la Paix (in passaggio Teatro Osele a Trento) un momento di discussione pubblica sulla situazione siriana. 

Un'occasione per provare ad affrontare la complessità di un tema che ci interroga fortemente sulla pace e sulla guerra, all'interno di un contesto mondiale mutato rispetto a quello che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni che fatica a trovare un nuovo equilibrio.

Invitiamo tutti coloro che abbiano voglia di portare il proprio contributo.

Michele Nardelli
Presidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani

7 Settembre 2013

L’adesione all’appello di Papa Francesco e un incontro per parlarne

L'appuntamento lunedì 9 settembre 2013, ore 20.00, al Café de la Paix

"Esiste sempre una soluzione semplice ai problemi complessi: quella sbagliata". Sono parole di Mark Twain e fotografano bene ciò che sta accadendo in Siria in queste ore.  La questione non è di facile lettura e coinvolge tutto il Medio Oriente. Rischia di avere ripercussioni gravissime per un'area che va dall'Afghanistan fino a tutto il Nord Africa, colpendo in pieno l'intera area mediterranea.


Trento, Café de la Paix, Passaggio Teatro Osele
30 Agosto 2013

L’omaggio di Palazzo Trentini ad Andrea Zanzotto

L'inaugurazione lunedì 2 settembre alle 18.00 con i presidenti del Consiglio Bruno Dorigatti e del Forum Michele Nardelli.

L'atrio di Palazzo Trentini torna a riempirsi di fotografie: dal 30 agosto al 14 settembre sarà infatti possibile visitare, presso la sede del Consiglio provinciale, la mostra fotografica "...lontan massa son 'ndat pur stando qua...", realizzata dal fotografo veneziano Graziano Arici e dedicata al grande poeta veneto Andrea Zanzotto scomparso due anni fa.

La mostra è visitabile nell'atrio d'ingresso da venerdì 30 agosto.


Trento, Palazzo Trentini, Via Manci

Il testo del comunicato

29 Agosto 2013

1914 – 2014. Inchiesta sulla Pace nel secolo degli assassini

Presentato nei giorni scorsi alla Biblioteca della Fondazione Museo Storico l'itinerario annuale del Forum trentino per la Pace e i Dritti Umani

Con troppa sicurezza e poca riflessione, ci siamo lasciati alle spalle il ventesimo secolo lanciandoci a testa bassa in quello successivo. [...] Con entusiasmo manicheo, in Occidente ci siamo affrettati a liberarci, laddove possibile, delbagaglio economico, intellettuale e istituzionale del ventesimo secolo eabbiamo incoraggiato gli altri a fare altrettanto. [...]

Tony Judt, "L'età dell'oblio"

Saremo capaci di "vivere umanamente tra le rovine della storia"? La domandache si poneva più di mezzo secolo fa Hannah Arendt rimane ancora lì, in attesadi risposta. Basta guardarsi attorno per capire quanto poco - in assenza dielaborazione - impariamo dalle tragedie del passato.