4 Giugno 2012

La passione per la terra, l’emozione del vino

di Tommaso Iori

(4 giugno 2012) "Storie di vite" è il racconto di una serie di incontri: alcuni ormai sedimentati in amicizia, altri recenti e tutti da approfondire, altri ancora in attesa di compiersi. "Storie di vite" è a sua volta un incontro: non facile, come tutte le "prime volte", ma inevitabilmente coinvolgente.

Venerdì 1 giugno, tra i fiori e le piante di Maso Pez, erano molte infatti le persone che non si erano mai conosciute prima: di certo non conoscevano molti volti i nostri amici moravi, i vignaioli Bogdan Trojak, Lubosz e Jaroslav Osicka e il traduttore Zdenek Vrbik, arrivati per l'occasione dalla repubblica Ceca. E' da loro, da Bogdan in particolare, che tutto è cominciato, ormai diversi anni fa: percorrendo in bicicletta, da sud a nord, i territori un tempo parte dello stesso stato multinazionale, ci siamo imbattuti in uno strano gruppo di vignaioli - gli Autentisti - che ci hanno offerto un racconto originale ed eccentrico della terra morava.

1 Giugno 2012

Storie di vite

Buone pratiche nei campi e in cantina nelle esperienze dei vignaioli mitteleuropei

Incontro aperto tra vignaioli: dalla Moravia al Trentino per confrontarsi sulle diverse esperienze che accomunano regioni con una storia che scorre in parallelo. Sostenibilità, tradizioni, autenticità: come si declinano in territori così vicini e così lontani? Parlare di agricoltura significa parlare dell'uomo e del suo stare al mondo. Significa parlare di ambiente e paesaggio.

Significa parlare di nutrizione e gusto, di produzione e cultura, di tradizione e modernità, di padri e figli. Il vino racchiude meglio di qualsiasi altro prodotto questa sequenza di significati, e nessuna pianta come la vigna è capace di narrare e interpretare la terra.


Ravina di Trento, Maso Pez, Via Margone 11
28 Maggio 2012

Nel limite

A proposito della giornata della Terra, 22 aprile 2012

di Ugo Morelli

(22 aprile 2012) La prima cosa da fare per cercare di affermare la cultura del limite è individuare i limiti. Definire cioè quali sono gli ambiti nei quali si può migliorare. Se finalmente iniziamo a comprendere i guasti di uno sviluppo illimitato, non solo è necessario iniziare a fare scelte appropriate, ma anche porre rimedio ai settori dove ci sono problemi e sprechi.

Farlo non è facile, come non sarà facile cambiare rotta sulle aspettative crescenti che l'idea e la pratica di uno sviluppo inteso come illimitato hanno reso così diffuse e date per scontate. Non solo, ma tuttora da chi governa continuando a parlare di crescita, e dalla comunicazione dei media utilizzati per scopi commerciali, avvertiamo come l'opinione pubblica venga spinta a comportamenti all'insegna dell'idea che "di più è meglio".

24 Maggio 2012

Il libro dell’assedio

Osservatorio Balcani e Caucaso & Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani presentano 

"Sarajevo, il libro dell'assedio"

Serata di presentazione del libro che racconta la più lunga e tragica "blokada" della Storia - a 20 anni dall'inizio delle cronache cruente (4, 5, 6 aprile 1992), nel ventesimo degli annali di sangue. Il taglio dell'acqua e dell'energia elettrica, la penuria di tutto, il freddo, la fame, la morte e le amputazioni per i colpi di granata, la ricerca del cibo e il tiro dei cecchini, le miserie umane e le nobiltà, i sommersi e i salvati nella grande città inerme al tiro dei mortai e dei cecchini distesa nelle valli della Bosna e Miljacka. ... tutto è scritto nelle poesie dell'assedio di Abdulah Sidran dal funebre titolo La bara di Sarajevo, nella sfinita quotidianità dei versi di Izet Sarajlić, nei diari dell'assedio di Marko Vešović, nelle tragiche prose di Dževad Karahasan, nei frammenti abbaglianti di Tvrtko Kulenović, nelle short stories di dolore e disperazione nella città assediata di Miljenko Jergović. Insieme, il drammatico racconto per immagini del fotografo Danilo Krstanović, recentemente scomparso.

Giovedì 24 Maggio 2012 - ore 20.30

Castello del Buonconsiglio, sala refettorio clesiano - Piazza Mostra (Trento)

Partecipano: Andrea Rossini (Osservatorio Balcani e Caucaso), Piero Del Giudice (curatore del libro), Dzevad Karahasan (scrittore) e Michele Nardelli (Presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani)

Accompagnamento musicale di Abner Colombo che eseguirà musiche di Johan Sebastian Bach e Eugene Ysaye


Trento, Castello del Buonconsiglio

Il manifesto dell'evento

13 Maggio 2012

Nel limite va trovata la misura del futuro

di Duccio Canestrini

Questo articolo è stato pubblicato venerdì 11 maggio 2012 sul quotidiano "L'Adige"

Non ha torto il signor Merlino (come il mago?) che ha caricato in internet un video di Belen Rodriguez, accompagnato da un testo durissimo. Il testo non è della showgirl. Parla di questa Italia da un suicidio al giorno. Per debiti, mancanza di lavoro, zero futuro. Dice che ormai il solo modo per farsi ascoltare su questi temi che riguardano tutti noi è mostrare le foto - calamita di Belen. Anche se non c'entrano niente. Parla di questa Italia dove si scende in piazza al top dell'entusiasmo per squadre di calcio corrotte. E, ancora, non ce ne frega niente. Neorealismo? No, questo è neosurrealismo. Ma per fortuna sono in molti - auspicabilmente altrettanti - che si chiedono se vi sia un fondo da toccare, e quale sia il limite.

12 Maggio 2012

Scoprire la bellezza del limite

di Ugo Morelli

(12 maggio 2012) "Nessuno può volontariamente non capire una frase", scrive magistralmente Andrea Moro, (in Parlo dunque sono, Adelphi, Milano 2012; p. 9). Possiamo decidere di non andare in un luogo; di non mangiare o di non bere qualcosa, ma non di non capire una frase quando la leggiamo o ce la dicono. Ma allora perché diviene così difficile capire o rendersi conto di alcune questioni così evidenti e sempre più urgenti nel tempo in cui viviamo?

7 Maggio 2012

Guerra lontana, guerra vicina, guerra dentro di noi. Tra empatia e aggressività

Il Forum Trentino per la Pace ed i Diritti Umani presenta
"Guerra Lontana, Guerra vicina, guer
ra dentro di noi. Tra empatia e aggressività"

Categorizziamo come dis-umane le azioni che riteniamo incomprensibili, in modo particolare quelle che derivano dall'aggressività umana. Lo facciamo descivendo le categorie del "bene" e del "male", ponendoci in maniera rassicurante nella prima e allontanando da noi i componenti che riteniamo facciano parte della seconda. Ma siamo davvero sicuri che gli esseri umani si possano dividere così facilmente in buoni e cattivi, in vittime e carnefici? Siamo certi che i comportamenti umani cooperativi e antagonistici siano divisi da un muro invalicabile e non possano convivere tranquillamente nella stessa persona? Come possiamo escludere che nel nostro comportamento e nella nostra mente sorga irrefrenabile la passione per l'aggressività, per la violenza, addirittura il piacere per la guerra e per l'uccidere?

Un dialogo attorno ad una scandalosa verità: più che un'incarnazione del Male la guerra è in ogni epoca una costante della dimensione umana. Un momento di riflessione sulla necessità di assumere l'analisi dell'elaborazione dei conflitti - intesi come incontro tra differenze - come compito fondamentale, sia per comprendere quando gli esiti sono cooperativi o antagonistici, sia per immaginare il modo più opportuno di sostenere forme di elaborazione non distruttive.

Partecipano:
Ugo Morelli, Professore di Psicologia del lavoro e dell'organizzazione e di Psicologia della creatività e dell'innovazione;
Michele Nardelli, Presidente del Forum Trentino per la pace ed i diritti umani;

Modera l'incontro:
Enrico Franco, Direttore del Corriere del Trentino.

L'iniziativa si inserisce nella più ampia cornice della rassegna "L'odore della guerra. Guerra vicina, Guerra lontana." realizzata dall'associazione 46° Parallelo, in collaborazione con Comune di Rovereto, Fondazione Museo Storico del Trentino, Cgil del Trentino e Arci.

Per ulteriori informazioni - federico.serviziocivile@forumpace.it
Siti internet - www.forumpace.it


Trento, strada romana del SASS, Piazza Battisti
27 Aprile 2012

L’ossessione della crescita

di Michele Nardelli

Questo intervento viene pubblicato oggi dal quotidiano "Trentino" come commento in prima pagina.

(25 aprile 2012) Nel marzo 1968, tre mesi prima di essere assassinato, Robert Kennedy pronunciava, presso l'Università del Kansas, un discorso rimasto memorabile nel quale evidenziava - tra l'altro - l'inadeguatezza del PIL come indicatore del benessere degli stati.

«... Il PIL - affermava Kennedy - comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari ... Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta ...».

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16 Aprile 2012

Il Rapporto Quars 2011

Il Forum trentino per la Pace ed i Diritti Umani, all'interno della rassegna annuale "Nel limite. La misura del futuro", organizza la presentazione del Rapporto QUARS 2011 dal titolo: "Nuovi indicatori per la qualità del vivere". L'incontro vedrà la partecipazione di Chiara Ricci e Giulio Marcon, curatori del rapporto. Accanto a loro abbiamo proposto a sette testimoni (quanti gli indicatori fondamentali del rapporto) di proporci un piccolo racconto (di cinque minuti) con il quale descrivere questa nostra terra, il Trentino.

I sette testimoni saranno: Aicha Mesrar (Pari Opportunità), Marco Brunazzo (Partecipazione), Giulia Merlo (Diritti e Cittadinanza), Maddalena Di Tolla (Ambiente), Alberto Betta (Salute), Franco Ianeselli (Economia e Lavoro), Alberto Tomasi (Istruzione e Cultura). A moderare la serata Walter Nicoletti, giornalista.

Il luogo dell'incontro sarà la Sala Conferenze del S.a.s.s., in Piazza Cesare Battisti a Trento, sabato 21 aprile alle ore 17.00.

15 Aprile 2012

La Ginestra, riflessioni e dialogo tra natura e cultura

di Octavio Paz (Città del Messico 1914 - 1998)

Il dialogo tra la natura e la cultura - o più esattamente: l'abbraccio della vegetazione che sgretola i palazzi e della sabbia che seppellisce i templi e gli anfiteatri - è tanto antico quanto la storia dell'uomo. Chi dice storia dice rovine e, ovviamente, meditazione di fronte alle rovine. Ciò che è stato detto meno è che le parole di questa meditazione, e la meditazione stessa, sono anch'esse storia e sono destinate a soffrire una sorte identica a quella degli edifici che ispirano lamenti e riflessioni: cadere e confondersi con la polvere.

E allo stesso modo: quasi sempre dimentichiamo che la natura, sebbene ci appaia eterna e inalterabile, nemmeno sfugge alla storia: l'universo ebbe un principio e avrà una fine. Che cosa sono gli astri e i pianeti, gli atomi e le loro particelle, se non fossili dello spazio-tempo dell'inizio? L'idea di una natura sempre identica a se stessa non è meno illusoria delle eternità dei metafisici.

12 Aprile 2012

Nel limite. La misura del futuro

(24 marzo 2012) "Nel limite. La misura del futuro" è il titolo del nuovo percorso che il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani propone alla comunità trentina e che si svilupperà tra marzo 2012 e febbraio 2013.

Come già con "Cittadinanza Euromediterranea", anche il percorso tematico che il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani svilupperà nel 2012 affronta un tema non immediatamente riconducibile alla promozione della pace e dei diritti umani. Quello di declinare queste parole in maniera non rituale è stata una scelta precisa del Forum, proprio con l'obiettivo di dare nuovi significati ad un impegno che rischia di venire banalizzato nel rincorrere emergenze e ricorrenze.

La pace, se non vogliamo si trasformi in quella cosa che James Hillman definiva "l'ignoranza travestita da innocenza", deve saper fare i conti con la natura umana. Allo stesso modo la pace deve interrogarsi sul delirio dell'uomo che ostinatamente vuole piegare la natura anziché considerarla in alleanza, il che ci ha portati già ben oltre il livello di guardia della sostenibilità. Consapevolezza piuttosto diffusa ma che non implica affatto una scelta di alleggerire l'impronta ecologica di ognuno di noi e delle società in cui viviamo, quanto piuttosto la rivendicazione del primato di una civiltà sull'altra. Questa, tanto per essere chiari, è la logica della guerra.

Ecco perché "Nel limite. La misura del futuro". Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani articolerà il tema annuale attraverso un itinerario di manifestazioni che ne affronteranno le diverse sfaccettature, fuori dai luoghi tradizionali e dalle consuetudini, affinché la pace non diventi una competenza di chi se ne occupa, ma un valore di ognuno.

5 Aprile 2012

L’odore della guerra

Inaugurazione della Mostra fotografica di Fabio Bucciarelli "L'odore della guerra. La guerra vicina, la guerra lontana".

Seguirà la conferenza: "La gerra per la terra, l'informazione e i conflitti" con gli interventi di Raffaele Crocco, Fabio Bucciarelli, Angelo Ferrari, Giuseppe Ferrandi e il saluto iniziale di Wanda Chiodi

La mostra rimarrà aperta a Rovereto fino al 22 aprile e poi verrà spostata a Trento, presso le Gallerie di Piedicastello dove potrà essere visitata dal 24 aprile al 10 maggio.

L'iniziativa è promossa dall'Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo nell'ambito del percorso "Nel limite. La misura del futuro" del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Aderiscono il Comune di Rovereto, il Museo storico del Trentino, la Cgil del Trentino, l'Arci.


Rovereto, Municipio