3 Dicembre 2021

In preparazione di «Inverno liquido» 2

Nei giorni che vanno da mercoledì 8 dicembre a domenica 12 dicembre 2021 sono in viaggio nell'area regione del Gran Sasso e nell'Appennino Sannita.

Si tratta di un lavoro di indagine iniziato nei primi mesi del 2021 insieme ad un collettivo di persone appassionate di terre alte per cercare di capire se e come le comunità di montagna si stanno interrogando sugli effetti che avrà la crisi climatica (e il conseguente l'innalzamento della soglia neve) sulle stazioni turistiche invernali dedite allo sci di massa.

Stiamo percorrendo di lungo in largo l'intero arco alpino e la dorsale appenninica per realizzare un reportage sull'insostenibilità del vecchio modello turistico e, insieme, per valorizzare le esperienze che si stanno proponendo per una proposta turistica improntata sulla responsabilità e sulla sostenibilità. Un impatto - quello del cambiamento climatico - che da tempo ha messo in crisi intere aree e che richiede un profondo cambio di paradigma. 

Che non sembra affatto emergere dal rilancio di vecchie proposte (e nuovi impianti) che avviene attraverso la panacea del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che sta dando la stura a progetti senza prospettiva pur di intercettare i finanziamenti europei. Una logica niente affatto estranea a quella già in opera dei grandi impianti in preparazione delle Olimpiadi invernali Milano - Cortina del 2026.


Gran Sasso e Appennino Sannita
28 Ottobre 2021

Salotto in città. «Il monito della ninfea» al Porteghet

A tre anni da Vaia. "Il monito della ninfea" al Porteghet.

Incontro promosso da ATSM – Centro Franca martini, Café de la Paix, Circolo Arci e la Portineria de la Paix

 

Continuano gli incontri di "Salotto in città" che nella sua versione autunnale verrà ospitato dagli amici e amiche del Porteghet (in fondo ai Portici di via Suffragio) a Trento. 

Il 3 novembre alle ore 10.00 Michele Nardelli ci parlerà del libro “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite”.

 

2° classificato per il PREMIO LEGGIMONTAGNA 2020 nella sezione Saggistica.

Un libro documentatissimo, ma agile, dedicato al tema degli equilibri, dei disequilibri e dei limiti. Un volume militante che nasce dalla constatazione che è ormai impossibile pensare alla realtà della montagna prescindendo da ciò che è accaduto alla fine di ottobre del 2018. Vaia, infatti, non ha lasciato soltanto segni di devastazione; ha inciso in profondità anche su analisi, riflessioni, capacità progettuali, obbligando a riflettere sugli effetti diretti e indiretti del nostro stile di vita e sulle scelte economiche e politiche che lo reggono. Ogni passaggio è sorretto da cifre e statistiche e accompagnato da citazioni mai casuali che rafforzano il concetto che è necessario uno sguardo globale che superi e dia significato alle analisi specialistiche e alla quantità di dati prodotti dai diversi settori della ricerca scientifica e sappia porre le basi per offrirci la capacità di cogliere le interrelazioni fra i fenomeni che caratterizzano gli squilibri ambientali e che possono influire anche su eventi ancor più drammatici come le pandemie.

 


Trento, Al Porteghet - Passaggio Dorigoni 3
19 Settembre 2021

«Il monito della ninfea» a Lavarone

Nell'ambito della rassegna «Incontri d'autore 2021» promossa dalla Biblioteca Comunale di Lavarone (in collaborazione con la Comunità di Slow Food per lo sviluppo agrocolturale degli Altipiani Cimbri), giovedì 15 luglio 2021, alle ore 21.00, presso il Centro Congressi ai Gionghi di Lavarone (Tn), si svolgerà la presentazione del libro di Diego Cason e Michele Nardelli "Il monito della ninfea. Vaia. la montagna, il limite" (Bertelli editore).

A conversare con uno degli autori, Michele Nardelli, ci sarà Domenico Sartori, giornalista de "L'Adige"

§§§

Sono trascorsi due anni e mezzo da quella notte di fine ottobre 2018 quando la furia del vento abbatté 42.500 ettari di bosco e foreste dolomitiche. Si trattò dell'evento di maggior impatto sugli ecosistemi forestali mai avvenuto in Italia, cambiando in questo modo il volto di 494 Comuni, per un territorio complessivo di due milioni e 306 mila ettari spalmati sull'arco alpino orientale.


Lavarone, Gionghi - Centro Congressi

La locandina dell'evento

25 Agosto 2021

«Il monito della ninfea» alla Marcesina

Sabato 28 agosto 2021, con inizio alle ore 10.00, presso la Malga Valcoperta di Sopra sull'Altopiano della Marcesina (Grigno)

un nuovo appuntamento attorno al ciclone tropicale Vaia che ha devastato una parte importante dei boschi e delle foreste dolomitiche (e l'altopiano della Marcesina più di altre), agli eventi estremi che accompagnano il nostro tempo, al nostro rapporto con la montagna e la natura.

 

Il monito della ninfea.

Cosa deve accadere ancora per capire che bisogna cambiare?

 

Intervengono gli autori del libro "Il monito della nifea. Vaia, la montagna, il limite" Diego Cason e Michele Nardelli. In dialogo con loro il giornalista Walter Nicoletti.

Promuove l'incontro l'Orizzonte, in collaborazione con l'Associazione Sisampa.


Altopiano di Marcesina (Grigno), Malga Valcoperta di Sopra

La locandina dell'evento

22 Agosto 2021

«Il monito della ninfea» a Sopramonte

Nell'ambito del Monte Bondone Green Festival domenica 29 agosto 2021, con inizio alle ore 11.00, presso il Parco Frà Dolcino e Margherita di Sopramonte, in occasione della Festa del Gusto, un nuovo appuntamento attorno al ciclone tropicale Vaia che ha devastato una parte importante dei boschi e delle foreste dolomitiche.

Sarà l'occasione per riflettere sulla crisi climatica, sugli eventi estremi, sulle previsioni che ci parlano della fine dei ghiacciai alpini e, più in generale, sull'insostenibilità del nostro modello di sviluppo.

Presentazione del Libro di Diego Cason e Michele Nardelli “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite” (Bertelli Editori)

Interviene uno degli autori Michele Nardelli, in dialogo con Federico Zappini, Libreria Due Punti di Trento.

 


Sopramonte (Trento), Parco Fra Dolcino e Margherita
5 Agosto 2021

Risonanze mimetiche (Eco/nomie – Eco/logie)

Vaia

ha plasmato il paesaggio, quello esteriore e quello interiore. Le ferite sono profonde, visibili. Bruciano ancora, come un monito severo. Ci chiedono con insistenza chi vogliamo essere, che montagna vogliamo (continuare ad) abitare. Riambientiamoci, ci siamo detti due anni fa. Riambientiamoci a partire da quelle ferite, mettendoci in ascolto del bosco e chiedendogli cosa ha da dirci, e da darci.

Casarmonica

un sogno possibile e un segno tangibile con cui ridare valore alla montagna a partire proprio da quegli alberi che Vaia ha distrutto. Il nostro cantiere è partito post Vaia e un anno fa abbiamo presentato l’idea, la visione. Il progetto sta prendendo forma e ve lo presenteremo dal palco di risonanza realizzato grazie alla filiera bosco-legno-suono e alla volontà di noi tutti.

A cent’anni

di distanza ripensiamo mimeticamente la nostra relazione con la montagna del post-confine. Con le vette e le selle oggi più che mai spazi di attraversamento, di ibridazione tra saperi, genti, lingue. E con gli abitanti più numerosi di queste sterminate valli, gli alberi, capaci di contenere la fibra che interrompe i sovrumani silenzi delle stagioni.

Lo facciamo con il suono e la musica, linguaggi che non hanno bisogno di traduzioni. Né di interpretazioni. Risonanze mimetiche è l'inizio di un percorso poetico (nel senso etimologico di fare) di riambientazione.


Val Visdende (Belluno)
14 Luglio 2021

Vaia, i boschi del domani

Come stanno i boschi del Trentino dopo la tempesta Vaia? Serata informativa con Diego Cason e Luigi Casanova

Vaia è stata l’evento di maggiore impatto sugli ecosistemi forestali mai avvenuto in Italia. Una tempesta che nella notte del 29 ottobre 2018 ha abbattuto 42.525 ettari di boschi delle nostre meravigliose Dolomiti, con venti che hanno raggiunto una forza paragonabile ad uragani di categoria 3, superando i 190 km/h e versando fino a 700 millimetri di pioggia in 3 giorni in alcune aree.

Con il professor Diego Cason, ricercatore, sociologo del turismo, autore di numerosi libri tra cui "Il monito della ninfea - Vaia, la montagna, il limite", e Luigi Casanova, ambientalista, custode forestale in pensione del Comune di Moena nonché Presidente Onorario di Mountain Wilderness Italia, facciamo il punto della situazione, capiamo errori e responsabilità, gli impatti sull’economia locale ed i modelli di sviluppo turistico sostenibile per il domani.

Mercoledì 14 luglio 2021, alle ore 21.00, nell’Aula Magna del Polo Scolastico di Moena. Ingresso libero.


Moena, Aula Magna Polo Scolastico
30 Giugno 2021

«Il monito della ninfea» a Sassuolo

Per iniziativa dell'Associazione culturale Biasin, del Comune di Sassuolo e di Legambiente, martedì 6 luglio 2021, alle ore 18.30, presso Arci Caccia - Il Parco in via Padova 7, ci sarà una nuova presentazione del libro di Diego Cason e Michele Nardelli "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" (Bertelli editori).

In dialogo con uno degli autori, Michele Nardelli, ci sarà Corrado Toni, presidente di Legambiente Sassuolo e Comuni pedemontani modenesi.


Sassuolo, Arci Caccia - Il Parco, via Padova 7

retro locandina

24 Maggio 2021

«Il monito della ninfea» a San Michele all’Adige

Promossa dalla locale sezione della SAT del Trentino, venerdì 28 maggio 2021, alle ore 20.00, presso la Sala Polifunzionale di San Michele all'Adige, si svolgerà la presentazione del libro di Diego Cason e Michele Nardelli "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" (Bertelli Editori).

Sarà l'occasione per un aggiornamento della situazione del "dopo Vaia" a due anni e mezzo dall'uragano che ha distrutto 42.500 ettari di bosco dolomitico (https://www.michelenardelli.it/commenti.php?id=4625)

 

A conversare con gli autori ci sarà Walter Nicoletti, giornalista e vicepresidente delle Acli Trentine.


San Michele all'Adige, Sala Polifunzionale

La locandina della presentazione

19 Maggio 2021

La metafora del nostro tempo

 

Un anno fa usciva “Il monito della ninfea”. Un invito alla lettura e all'incontro.


(20 aprile 2021) Sono trascorsi quasi due anni e mezzo da quella notte di fine ottobre 2018 quando la furia del vento abbatté 42.500 ettari di bosco e foreste dolomitiche. Si trattò dell'evento di maggior impatto sugli ecosistemi forestali mai avvenuto in Italia, cambiando in questo modo il volto di 494 Comuni, per un territorio complessivo di due milioni e 306 mila ettari spalmati sull'arco alpino orientale.

In un contesto nel quale gli avvenimenti si consumano in pochi giorni, a volte in poche ore, il lasso di tempo che ci separa da quel tragico evento può sembrare sufficiente per metterlo in archivio.

Se pensiamo che in questi due anni è accaduto di tutto, non solo il susseguirsi di altri eventi estremi che hanno scosso gli ecosistemi in ogni parte del pianeta ma soprattutto una sindemia che ancora sta devastando la vita di miliardi di persone, l'uragano Vaia potrebbe oltremodo apparire come un fatto verso il quale non riservare ulteriore attenzione.

Questo mettersi le cose alle spalle senza averne colto il monito non va bene. Allo stesso modo continuiamo a guardare gli avvenimenti come se fossero compartimenti stagni quando invece tutto si tiene. «Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe» scrive Walter Benjamin nel suo scritto dedicato all'Angelus Novus. Un'esortazione che vale anche per questo nostro tempo, che ci dovrebbe aiutare a riconoscere le connessioni fra le cose che accadono e solo apparentemente estranee l'una all'altra.

 

 

3 Maggio 2021

«Il monito della ninfea» a Lavis

Riprendono, finalmente in presenza, le presentazione del libro "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite".

 

Sabato 8 maggio 2021, alle ore 18.00, nella piazzetta degli Alpini a Lavis (in caso di pioggia nell'Auditorium adiacente).

A parlare del libro (e di quel monito che va ben oltre la tragedia che in una notte di fine ottobre di due anni fa ha spazzato via 42.500 ettari di bosco dolomitico) ci saranno - insieme agli autori Diego Cason e Michele Nardelli - l'antropologo ed ex presidente del CAI Annibale Salsa e il giornalista e vicepresidente delle Acli trentine Walter Nicoletti.

 

La presentazione è promossa dalla Biblioteca di Lavis e terre d'Adige in collaborazione con la Biblioteca Civica di Mori nell'ambito della manifestazione "Il maggio dei libri".

 

 


Lavis (Tn), piazzetta Alpini

La locandina dell'evento

12 Marzo 2021

«Il monito della ninfea» a Venezia

Per chi non avesse avuto la possibilità di connettersi in diretta, ecco qui il link della registrazione: zoom_0.mp4

 

Sono trascorsi più di due anni da quella notte di fine ottobre 2018 quando il vento ha cambiato il volto di 42.500 ettari di bosco e foreste dolomitiche. L'evento di maggior impatto sugli ecosistemi forestali mai avvenuto in Italia. 

Nel frattempo è accaduto di tutto, non solo il susseguirsi di eventi estremi che hanno scosso gli ecosistemi in ogni parte del pianeta ma soprattutto una pandemia che ha devastato la vita di miliardi di persone e rispetto alla quale Vaia appare oggi come un fatto poco più che irrilevante.

Eppure, come abbiamo scritto ne "Il monito della ninfea", Vaia è stato un messaggero. In questo libro, uscito quando la pandemia ancora non era scoppiata, ovviamente non c'è alcun riferimento al Covid-19 ma è come ne parlassimo dalla prima all'ultima pagina. Perché la pandemia non nasce dal nulla, è una sindemia, ovvero il condensarsi di crisi - in primo luogo ambientale, alimentare e sanitaria - per nulla estranee alle crisi climatica, demografica, economica, sociale, migratoria ed altro ancora che attraversano un pianeta malato di un delirio che lo ha reso insostenibile. 

Di Vaia e di questo intreccio di crisi parla "Il monito della ninfea", che lo rende più ad un anno dalla sua uscita più che mai attuale. Tanto è vero che ogni momento di presentazione diviene l'occasione per riflettere sul modello di sviluppo che ci ha portati sin qui e sul dove pensiamo di andare. Anche perché nel frattempo, le crisi che hanno generato Vaia come il Covid-19 e le sue varianti non si sono risolte né sopite.


Piattaforma Zoom

La locandina della presentazione