9 Giugno 2015

Fusioni e comunità, gli effetti della controriforma

Tempi interessanti (19)

(9 giugno 2015) So di andare controcorrente ma questo non sarebbe una novità. Questa volta ancor più di altre, mettiamola allora così. Di che cosa sto parlando? Mi riferisco al referendum tenutosi domenica scorsa in 55 Comuni del Trentino che ha portato a 15 fusioni. Solo 4 municipi hanno espresso un voto contrario, peraltro con motivazioni – diciamo così – non sempre apprezzabili. Per il resto si è trattato di un plebiscito a favore delle fusioni, con grande soddisfazione della politica provinciale.

Personalmente leggo questo voto popolare a favore delle fusioni come l’ultimo colpo portato all’affossamento della riforma istituzionale varata dalla Provincia nel 2006, un disegno di cambiamento profondo nella dislocazione dei poteri a favore dei territori, abolendo i Comprensori e dando vita alle Comunità di Valle, organismi ad elezione diretta e dunque dotati di autorevolezza politica verso i quali si sarebbe dovuta attuare una cessione di sovranità tanto da parte della Provincia quanto da parte dei Comuni.

5 Giugno 2015

La società che emerge dal voto

Tempi interessanti (18)

L’esito di un voto – insieme politico e amministrativo – come quello di domenica 31 maggio che tutti rivendicano a sostegno delle proprie tesi (e della propria leadership) richiederebbe al contrario una lettura capace di distacco, per comprenderne più da vicino non solo gli spostamenti elettorali, tutt’altro che insignificanti, ma quel che accade nell’orientamento culturale ancor prima che politico delle persone.

26 Maggio 2015

Il disegno che non c’è

Tempi interessanti (17)

(26 maggio 2015) Il quadro che esce dal ballottaggio di domenica completa quello emerso dalle urne quindici giorni fa e fotografa impietosamente la crisi del centrosinistra autonomista trentino. La coalizione che governa la nostra autonomia esce dalle elezioni amministrative con una cocente sconfitta non solo per le sue divisioni interne che hanno spesso visto i partiti collocarsi in schieramenti diversi, ma per una ragione ben più profonda e grave, ovvero la mancanza di un disegno per il futuro della nostra comunità.

12 Maggio 2015

Riflessioni antipatiche sul voto in Trentino

Tempi interessanti 16

(12 maggio 2015) L’esito del voto di domenica 10 maggio offre motivi di riflessione per tutti, sempre che di riflettere se ne abbia la volontà. A cominciare dal fatto che un cittadino su due non abbia esercitato il proprio diritto di voto, il che ci parla non solo della scarsa attrazione della politica (al di là delle percentuali, andrebbero analizzate le perdite di voti in assoluto come ci invita a fare Simone Casalini sul Corriere del Trentino), ma anche della solitudine con la quale ci si rapporta al difficile mestiere di vivere e all“incertezza del futuro. Una doppia sconfitta per chi crede nella politica come costruzione collettiva di senso.

4 Maggio 2015

Il dito e la luna…

Tempi interessanti (15)

(3 maggio 2015) Il parlamento, la politica e il paese si dividono sulla nuova legge elettorale. Schieramenti in frantumi, ponti abbattuti, minacce di referendum. Ancora una volta lasciatemi dire che non mi riconosco in questa dialettica, figlia di questo tempo e di una crisi della politica le cui ragioni sono ben più profonde.

29 Aprile 2015

Un’altra storia, o forse no.

Lo sguardo reciproco che la distanza propone

 

di Michele Nardelli

 

Ritorno a Prijedor dopo sei anni di assenza. Non nascondo l'emozione di essere di nuovo qui, in questa città un tempo “maledetta” per l'ingorgo che la travolse negli anni '90.

Sarà per la stagione ancora fangosa, per la pioggia che spesso mi accompagna in questo luogo o, ancora, per il degrado che segna gran parte dell'ambiente circostante... ma ho l'impressione che con quell'ingorgo ancora questa città debba fare i conti.

Sì, certo. Molte cose sono cambiate da quel marzo 1996 quando per la prima volta nella mia vita la guerra e i suoi effetti si materializzavano intorno a me attraverso le macerie annerite dal fuoco, l'odore rancido che non ti levavi di dosso, la polvere che ti entrava nelle viscere, lo sguardo vuoto di chi incrociavi per strada.

 

24 Aprile 2015

Oltre l’emergenza, interrogarsi sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo

Tempi interessanti (14)

(23 aprile 2015) Se vogliamo ricordare, fuor di retorica, le vittime dell’emigrazione è necessario alzare lo sguardo verso l’insostenibilità del modello di sviluppo e di consumi seguito alla contesa novecentesca. Ed interrogarsi non solo su come affrontare l’emergenza del momento, ma anche su come riqualificare e redistribuire le risorse limitate che gli ecosistemi del nostro pianeta riescono a produrre. Se non lo faremo sarà la guerra di tutti contro tutti, la cui possibilità sta già entrando nell’immaginario collettivo.