(20 settembre 2011) Al nuovo direttore del sito, Silvano Bert, abbiamo chiesto un altro e diverso contributo (dopo quello estivo di Roberto Pinter) in tema di costi della politica, ora declinato in "costi della democrazia" per segnare la nostra volontà di far compiere alla discussione pubblica su questi temi un salto di qualità. Scrive Silvano Bert: "La sofferenza di una persona suscita compassione, una risposta di cura. La sofferenza della politica, più che bisogno di cura, suscita oggi diffidenza e odio. Eppure la politica siamo noi, persone diverse che si associano in partiti diversi. Per darci delle regole di convivenza, attraverso un conflitto democratico. Anche eleggendo, a scadenze periodiche, i nostri rappresentanti. Ne vengono regole, e uomini e donne, sempre imperfetti, talvolta disonesti e criminali. Tocchiamo con mano i fallimenti. Mai definitivi, però. Sono le "promesse mancate" della democrazia, direbbe Norberto Bobbio. O piuttosto le sue "esigenze non corrisposte", lo corregge Gustavo Zagrebelsky." Vieni a discuterne con noi, su www.politicaresponsabile.it
"(4 agosto 2011) Un paese che è allo sbando, un parlamento che non sa guidarlo e che si occupa invece di salvare dai guai giudiziari chi lo dovrebbe governare. Una pesante crisi economica e misure di risanamento che finiscono come sempre per colpire le classi più deboli. Un paese segnato da profonde disuguaglianze e da tanti privilegi che minano alla base la credibilità della classe politica. In questa cornice parlare del costo della politica senza cadere nella retorica e nell'antipolitica è impresa difficile. Ma è bene provarci. Discutiamone, insieme al nuovo direttore Roberto Pinter, su www.politicaresponsabile.it
"Riportiamo l'opinione di Valerio Onida, professore di Diritto Costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano, pubblicata nei gironi scorsi dal Corriere della Sera sulla questione dell'abolizione delle Province.
di Valerio Onida
Caro direttore, da qualche tempo, in nome della necessità di ridurre i "costi della politica", ha ripreso vigore l' idea di abolire le Province come enti locali. Ma davvero sarebbe una buona idea? Naturalmente non basta l' argomento che le Province "costano". Tutte le istituzioni «costano». Il problema è se "servono". Le Province "enti inutili"?
Tremonti taglia 228 milioni di euro (2013) e 338 milioni (2014) alla Provincia autonoma di Trento per il risanamento dei conti dello Stato. Nonostante l'accordo di Milano e l'assunzione di nuove competenze in capo alla finanza provinciale.
(7 luglio 2011) Con riferimento all'applicazione della manovra economico-finanziaria proposta dal ministro Tremonti nelle Regioni a Statuto speciale e Province autonome, queste ultime nell'incontro svoltosi ieri a Roma hanno sottoscritto un documento comune in cui si rileva quanto segue...
(27 giugno 2011) La scuola è da poco finita e "Politica responsabile" saluta il nuovo direttore Daniele Siviero invitandovi a un'ultima riflessione, prima dell'ombrellone, in tema di qualità scolastica. La grande varietà sociale nella composizione delle aule è una bella sfida per gli insegnanti, che devono adoperarsi perche tutti possano raggiungere il successo formativo. Servono passione e creatività, serietà e coerenza, voglia di aggiornarsi e di mettersi in gioco. In una parola: ci vuole professionalità. In Trentino, dove la scuola è ancora considerata dalle istituzioni una risorsa per il futuro anzichè un costo da comprimere, vi sono le condizioni per trovare soluzioni sempre più all'altezza di questa sfida strategica. Discutiamone insieme, come sempre, su www.politicaresponsabile.it
"Dopo sedici anni superato il quorum di partecipazione ai 4 referendum: l'acqua è un bene comune, il nucleare non s'ha da fare, la legge dev'essere uguale per tutti. E nella nostra regione ha votato il 64,8% degli aventi diritto.
(13 giugno 2011) Il raggiungimento del quorum nei 4 referendum rappresenta una grande prova del Paese. Della società civile in primo luogo, grande protagonista di questa straordinaria pagina di democrazia, che ha fortemente voluto la consultazione popolare. Delle comunità locali, che hanno lanciato un messaggio inequivocabile per la tutela dei territori e delle risorse locali. Della buona politica, che ha saputo ascoltare la primavera che anche in questo Paese sta iniziando a soffiare con vigore. Non ha vinto alcun schieramento, non hanno vinto i partiti. E' la vittoria del bene comune, di un'idea alla quale - anche come PD del Trentino - abbiamo dato il nostro sostegno concreto.
Il voto nei Comuni del Trentino: http://elezioni.interno.it/votanti/votanti110612/RFIvotanti0831.htm
 
(30 maggio 2011) Il punto centrale oggi nella discussione su economia e cambiamento climatico non è più se intervenire ma come intervenire, ovvero come e quali confini mettere al libero mercato. Ciò che serve, anche in Trentino, è la costruzione di un sistema nel quale le diverse componenti sociali lavorino per una riduzione progressiva, immediata ed economicamente sostenibile delle componenti che oggi disequilibrano il rapporto con la terra, sostituendo il paradigma del limite con la riduzione percentuale progressiva dei valori critici. Se ne discute da oggi con Thomas Miorin, nuovo direttore responsabile, su www.politicaresponsabile.it
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