18 Aprile 2012

Distanze…

(18 aprile 2012) Un nuovo sondaggio elettorale realizzato dall'istituto SWG per conto di Ballarò sulle intenzioni di voto degli italiani, a due settimane dall'avvio delle inchieste che hanno messo a soqquadro la Lega.

L'orientamento delle preferenze di voto andrebbe così suddiviso: PD 26,0%, PDL 20,8%, IDV 9,3%, UDC 8,2%, 5 Stelle 7,5%, Sinistra Ecologia Libertà 7,4%, Lega Nord 7,2%, FLI 4,3%, Federazione della Sinistra 2,9%, La Destra 1,3%, Verdi 1,1%, Altri 4,0%.

Il primo dato che balza agli occhi è il numero delle astensioni/indecisi che sale al 46,2% degli intervistati. Il secondo dato è come la Lega abbia velocemente recuperato in una settimana un punto in percentuale. Il terzo è il balzo in avanti del movimento di Beppe Grillo.

A testimoniare il fatto che gli avvenimenti di questi giorni hanno prodotto un ulteriore allontanamento degli elettori dai partiti a tutto vantaggio delle spinte qualunquiste e di un paradossale rafforzarsi della Lega.

16 Aprile 2012

Dalfovo: uscire dalla dittatura del PIL

(16 aprile 2012) Ieri si è svolto a Trento il 25° Congresso delle Acli Trentine. Un momento importante di riflessione per i 520 delegati in rappresentanza fi un sistema partecipativo fatto di 12 mila associati. Riportiamo in allegato la relazione introduttiva di Arrigo Dalfovo, confermato presidente delle Acli Trentine, ricca di spunti che richiamano molti dei temi cari a questo blog. 

«... Per questo la crisi economica che stiamo vivendo può essere considerata l'Apocalisse del nostro tempo. L'uomo contemporaneo ha smarrito il senso dell'umano ponendo l'avere davanti all'essere, sprecando tempo e risorse nel nome dell'estetica e del potere e così facendo ha generato un sistema economico basato sul perverso meccanismo della crescita illimitata alimentata dalla cultura del consumismo fine a se stesso. Un sistema che ha illuso ed indebitato milioni di famiglie a loro volta condizionate da modelli culturali ed informativi subalterni al pensiero unico del mercato. In questo modo è cresciuto il mito dello sviluppo che altro non significa che consumo illimitato delle risorse naturali per produrre oggetti che nel giro di pochissimo tempo diventano immondizia. Debito pubblico, grandi opere, costi delle politica, inquinamento globale, fame: sono le conseguenze del modello di sviluppo ancorato alla dittatura del PIL, Prodotto Interno Lordo, che vede asservite pressoché tutte le culture politiche. Questo unanimismo è figlio della religione economica che ha ridotto tutto a merce...»

15 Aprile 2012

Regioni, la mappa del benessere…

... e del malessere. Le classifiche dell'ultimo Rapporto Quars, che dal 2003 ci dice come stanno davvero le cose, con criteri e indicatori alternativi al Pil

(15 aprile 2012) Che il PIL sia uno strumento inservibile per misurare il benessere e la qualità della vita, è un fatto acclarato. Lo si sapeva bene, in realtà, già alla fine degli anni '60, quando Bob Kennedy dichiarava agli studenti dell'Università del Kansas che il PIL "misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta", e due illustri economisti, William D. Nordhaus e James Tobin, davano alle stampe un saggio importante, provocatoriamente intitolato Is Growth Obsolete? E lo si sa ancor meglio oggi, mentre assistiamo al fiorire di iniziative da parte di governi, istituzioni internazionali, reti della società civile globale (per un'utile ed esaustiva rassegna in merito, si veda il numero monografico dedicato a Il benessere oltre il PIL de «La Rivista delle Politiche Sociali», n. 1, 2011) destinate a individuare indicatori in grado di cogliere le molteplici dimensioni che concorrono a determinare la stato di salute di un territorio e della popolazione che lo abita, partendo da ciò che per le persone davvero conta: un ambiente pulito, la tutela del lavoro, dei diritti e della salute, servizi e istruzione di qualità e per tutti, un tessuto sociale coeso, attivo e solidale.

11 Aprile 2012

La Comunità Autonoma del Trentino

"Oggi possiamo dire che un percorso, fra Bruno Kessler e Lorenzo Dellai, si è concluso ed è necessario passare a una fase successiva dell'Autonomia, che punti al consolidamento della specialità autonomista."

(10 aprile 2012) L'idea che espone su Politica Responsabile Giorgio Lunelli, nuovo direttore pro tempore, è quella di definire in maniera diversa la nostra realtà istituzionale. "Non più solo una provincia, dunque una realtà amministrativa nell'insieme di un'organizzazione centralista dello stato, seppur dotata di particolari e ingenti connotati autonomistici, ma una "Comunità Autonoma", diversa nella definizione perché diverse sono le competenze, gli assetti organizzativi, i livelli istituzionali, il patrimonio legislativo e la stessa potestà legislativa e di governo." Tu che ne pensi? Vieni a discuterne o a lasciare un commento, come sempre, su www.politicaresponsabile.it

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5 Aprile 2012

L’esempio che viene dall’Argentario

di Armando Stefani

(5 aprile 2012) A nome della Comunità dell'Argentario desidero esprimere il mio sentimento di gratitudine ed il mio entusiasmo verso quei cittadini che sabato scorso hanno dedicato il loro tempo, le loro energie e competenze al bene comune.

Da tempo credo profondamente nella partecipazione attiva a vari livelli: tirando su muretti, sistemando sentieri e giardini, tinteggiando e pulendo le pareti e le piazze deturpate dal tempo e dai nostri stessi concittadini; arrabbiandosi e indignandosi quando la Pubblica Amministrazione non fa la sua parte; non è sufficiente chiedere che siano puniti gli amministratori che rubano; dobbiamo indignarci quando chi amministra fa male i lavori, quando si spende il triplo di quello che si dovrebbe e per molto altro ancora. Il silenzio è assenso e la politica vive sulla indifferenza altrui, su quel comportamento di rassegnazione generalizzata, dilatata a dismisura soprattutto in anni recenti; partecipando ai luoghi dove si decide; ritornando alla politica ... anche se dalle nostre esperienze ne siamo usciti spesso delusi ... non c'è alternativa. È li che si gioca il nostro destino, il futuro della Circoscrizione, del Comune, della Provincia, dell'Italia, dell'Europa ... del Mondo.

10 Marzo 2012

Frontiere

(7 marzo 2012) Federico Zappini, il nuovo direttore "pro tempore" di Politica Responsabile, ci invita a riflettere sull'importanza - a volte drammatica - che i confini hanno assunto nella vita delle nostre democrazie.

Da ciò deriva un progressivo smarrimento del significato essenziale del vivere democratico. Per dare una possibilità alla democrazia moderna di trasformarsi in altro senza inabissarsi, dovremmo provare, sostiene Zappini, a fare nostro il più ricco concetto di frontiera, "costruzione artificiale che nasce dalle aspirazioni e dalle aspettative di una comunità e quindi da motivazioni sociali e non esclusivamente geografiche". Discutiamone insieme, come sempre, su www.politicaresponsabile.it

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7 Marzo 2012

Una lettera da un esponente della minoranza cimbra del Trentino

Ciao Laura, Giorgio e Michele,

mi pervengono, senza averli richiesti, i comunicati stampa dell'Andreas Hofer Bund  o Süd-tiroler Freiheit, indubbiamente nazionalisti di destra.  Noto che le tensioni aumentano e cresce l'aspirazione di staccare il Sudtirolo dall'Italia, anche perché la situazione della stessa è critica e richiede a tutti  i cittadini italiani sacrifici. E loro non si sentono per niente o ben poco italiani.  Molti, comprensibilmente, non dimenticano che il Sudtirolo  è stato staccato dall'Austria ed assegnato all'Italia come contropartita della sua entrata in guerra conto l'alleato impero austroungarico.  

Il disegno di legge, del quale si sente parlare,  di introdurre nelle scuole di tutta Italia la celebrazione della bandiera e dell'inno dell'Italia...
25 Febbraio 2012

Software libero ed open source: un disegno di legge provinciale

(ottobre 2011) Presentato dal Gruppo consiliare del PD del Trentino il Disegno di Legge "Norme in materia di adozione del software libero ed open source, dei formati, dei dati aperti e dei diritti digitali del cittadino", primo firmatario Michele Nardelli.
21 Febbraio 2012

Dietro i Forconi

(21 febbraio 2012) Il nuovo direttore di Politica Responsabile è Franz Libero Bonomo, che propone una riflessione su un movimento di protesta, quello composto dai Forconi e da altri soggetti siciliani, che a inizio anno ha messo in ginocchio l'economia della regione piu vasta d'Italia. In breve tempo il carburante si è esaurito e i supermercati svuotati. I media tradizionali hanno prima ignorato il fenomeno e solo dopo alcuni giorni vi hanno prestato attenzione, oscillando tra minimizzazione e criminalizzazione. Chi sono i protagonisti di quel blocco? Cosa chiedono? Che ripercussioni possono avere i fatti siciliani sulla politica nazionale? Vieni a discuterne con noi, come sempre, su Politica Responsabile (www.politicaresponsabile.it)

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17 Febbraio 2012

Facebook, se la nostra vita è quotata in borsa

di Pasquale Mormile 

(17 febbraio 2012) I rumors che da diversi mesi volevano in fase di preparazione le procedure per il collocamento in borsa di Facebook, Inc. sono stati confermati il 1 febbraio 2012 quando alla Security Exchange Commission (SEC), l'ente governativo che si occupa del mercato azionario negli Stati Uniti, è stata consegnata la documentazione S-1, valida per l'offerta pubblica iniziale (IPO) che dà avvio sostanzialmente alla quotazione in borsa del social network prevista per maggio 2012.

12 Febbraio 2012

L’integrazione mite

(11 febbraio 2012) Giuseppe Marino, il nuovo direttore di Politica Responsabile, riflette sul tema dell'integrazione in Italia partendo da Lampedusa, dove circa un anno fa, a reti unificate, si annunciava l'inizio dell'invasione dei migranti provenienti dalla Tunisia (204, con il primo sbarco). La primavera araba, le furbizie politiche, i ricatti dei dittatori nordafricani e la prospettiva di un futuro migliore erano il motore del fenomeno. La gestione italiana del flusso migratorio ha reso un rivolo d'acqua una fiumana. Si è voluto infondere timore per poi rassicurare. La realtà è un'altra. Gli immigrati che giungono sulle nostre coste via mare sono solo il 10%. Per il restante 90% il processo di integrazione è spesso diverso. Invisibile e lento, contribuisce al sistema e garantisce la sopravvivenza di alcuni settori tradizionali dell'economia italiana. La loro è un'integrazione mite. Discutiamone insieme, su www.politicaresponsabile.it

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