22 Marzo 2019

Nowruz, la festa di primavera

Sabato 23 marzo 2019 al Bookique, caffè letterario di via Torre d’Augusto, 29, a Trento si terrà la sesta edizione trentina della Festa di Primavera. Coincidente con l’equinozio di primavera, il capodanno persiano – Nowruz, ovvero Nuovo Giorno -  è una ricorrenza tradizionale celebrata non solo in Iran e Afghanistan ma anche nelle comunità persiane dei paesi limitrofi e dell’Asia centrale. Nell’intreccio fra cinema, poesia, musica e danza si festeggerà la rinascita, il sorgere di un tempo nuovo. L'appuntamento è a partire dalle ore 17.00 e proseguirà per l'intera serata.

 


Trento, Bookique, via Torre d'Augusto

La locandina dell'evento

19 Marzo 2019

La scuola degli spiazzi. Sabato 23 marzo al via un’esperienza originale

(19 marzo 2019) Esperienze di formazione politica ne abbiamo conosciute molte. Da quelle tradizionali di cui si dotavano i corpi intermedi (partiti in primis) per formare la propria classe dirigente, a quelle più moderne ed estemporanee, funzionali a coprire il vuoto di amministratori da parte di soggetti sempre più liquidi e rarefatti.

Eppure quella che prende il via sabato prossimo 23 marzo (ore 11.00) a Trento nel quartire di San Martino non rientra certamente nel "già visto". In primo luogo perché non si tratta di una scuola riconducibile ad un soggetto politico organizzato (peraltro, chi può dire oggi di avere una visione del mondo?), perché prova a mettere a confronto approcci e visioni diverse nello spirito della ricerca aperta, perché non è rivolta alla formazione di una elite selezionata, perché nel tempo della "politica senza politica" la formazione assume i contorni dell'azione politica per eccellenza. Perché, infine, prova a rompere lo schema di un mondo a parte facendo propria la sfida di abitare i luoghi di vita quotidiani in maniera esigente, laddove le forme attraverso le quali ci si orienta (politicamente e non solo) sono delegate ai talk show ed una rete che pulsa con gli umori (e con gli algoritmi) di chi cerca consenso e potere.

E non si tratta "semplicemente" di trasmettere conoscenza: di fronte a processi di trasformazione sempre più veloci e non facili da decifrare, dovremmo indagare gli strumenti interpretativi e definire nuovi paradigmi attraverso i quali immaginare il futuro. In assenza dei quali il presente rischia il cortocircuito fra il "non più" che ancora incombe e un "non ancora" che fatica ad emergere.

18 Marzo 2019

Un’ora di scuola per strada.

Cinquanta minuti di lezione una volta al mese in uno spiazzo per riprendere a formarci, informarci e confrontarci. In allegato qualche parola in più per descrivere l'idea. La prima campanella suona il 23 marzo alle 11.00 e l'appuntamento è in via San Martino 78 (o alla Bookique, in caso di pioggia).

Il professore che incontreremo per questo primo incontro sarà Marco Revelli, storico, politologo e giornalista. Per le prossime lezioni decidiamo insieme chi ci piacerebbe avere come insegnante.

Vieni? Passaparola.


Trento, Via San Martino 78
11 Marzo 2019

Parole allo specchio. «Sicurezza» a Zuclo

«Uno sguardo rivolto al “prendersi cura” delle relazioni, del tempo, delle comunità, della pace, dei beni comuni, della qualità della vita e del fragile ambiente che ci ospita. Un libro politico da leggere subito e discutere, se volessimo veramente iniziare a disincagliare, dalla tempesta, le ali dell’angelo della storia»


Il Comitato “Sopra il ponte” - rete fra volontari giudicariesi per l’accoglienza propone la presentazione del libro "Sicurezza" a Zuclo, Borgo Lares, presso la Locanda Ridevert (ex Emigrante) venerdì 29 marzo 2019 alle ore 20.30.

Ne discuteremo con uno degli autori, Michele Nardelli

Vi aspettiamo numerosi!

In allegato la locandina dell'evento.


Zuclo, Borgo Lares. Locanda Ridevert (ex Emigrante)

La locandina della presentazione a Zuclo

3 Marzo 2019

Parole allo specchio. «Sicurezza» a Bolzano

«... ci siamo risvegliati dall'illusione del progresso e delle sue magnifiche sorti, scoprendoci aridi di pensiero e privi di futuro. In un presente pieno di insidie, l’incertezza si tramuta in paura, e la paura in aggressività. Per dare una nuova possibilità all’umanesimo occorre fare i conti con le grandi tragedie del Novecento. E nell’elaborazione del passato trovare le ragioni di un cambio di paradigma, capace di far propria la cultura del limite e la forza della nonviolenza. Occorre trasformare l’idea di sicurezza: non difesa dagli altri, ma cura dello stare assieme».

Una nuova presentazione del libro "Sicurezza" avrà luogo a Bolzano, presso il Centro Trevi (Via dei Cappuccini 28) lunedì 4 marzo alle ore 18.00. Con gli autori Mauro Cereghini e Michele Nardelli dialogherà il sociologo Adel Jabbar.

Il libro, edito dalle Edizioni Messaggero, fa parte della collana "Parole allo specchio". In pochi mesi ha già ottenuto una prima ristampa.


Bolzano, Centro Trevi, via Cappuccini 28

La locandina di Bolzano

21 Febbraio 2019

Dislocare altrove l’incertezza sul futuro

Presentazione incrociata di due libri che affrontano da angolature diverse l'inquietudine del nostro tempo: "Nel labirinto delle paure" di Aldo Bonomi e Pierfrancesco Majorino (Bollati Boringhieri), "Sicurezza" di Mauro Cereghini e Michele Nardelli (Edizioni Messaggero). L'incontro si svolge a Trento, presso la Libreria Due Punti, in via San Martino 78. Saranno presenti gli autori.


Trento, Libreria due punti, Via San Martino 78
12 Febbraio 2019

Soprattutto il vento

di Francesco Picciotto *

Questo racconto nasce veramente da innumerevoli sollecitazioni: la lettura dell'ultimo libro dal titolo "Sicurezza" del mio amico Michele Nardelli, uno dei personaggi de "L'estate Incantata" di Ray Bradbury che o più amato, il racconto "Walter" di Michele Serra. C'è anche dentro un po' del Piccolo Principe e tanto della mia vita, naturalmente.

Lo dedico a tutti quelli che avranno voglia e pazienza per leggerlo ma soprattutto ai miei Piccoli e a Veronica nella speranza che presto torneremo a insieme al Passo del Vento. Lo dedico inoltre al mio amico Giovanni al quale a quel passo ho dato, fra trent'anni (anzi adesso 29), un appuntamento, e al mio amico Giancarlo chiedendogli di venirmi a strappare dal "contenitore" se domani dovesse avere la sensazione che io non sia più capace di farlo da solo.

"Lo chiamavano così: il vecchio del centro commerciale. Impiegati del centro, clienti, semplici visitatori, lui era per tutti "il Vecchio del centro commerciale". E d'altra parte nessuno si era mai preoccupato di conoscere quale fosse il suo vero nome. Era una figura nota a tutti per il semplice fatto che dal momento in cui il centro apriva la mattina fino a quando l'ultimo cliente non era andato via la sera, egli si aggirava all'interno della gigantesca struttura con il suo trabiccolo a quattro ruote. Il vecchio non parlava con nessuno e nessuno parlava con il vecchio. Tutti pensavano semplicemente che il vecchio fosse stato sempre li, forse ancora prima che il centro commerciale esistesse. E questo in fondo era l'unica piccola verità di questa storia.

1 Febbraio 2019

Sicurezza. Un libro che si rivela uno spazio di pensiero.

(1 febbraio 2019) Era previsto l'arrivo di una forte nevicata per la sera di giovedì e questo non poteva certo favorire l'afflusso di pubblico nel sobborgo di Cognola a Trento dove nella sala Polifunzionale delle Marnighe era prevista la presentazione del libro “Sicurezza”. Peraltro non si trattava nemmeno della prima presentazione che si svolgeva in città del nuovo libro di Mauro Cereghini e Michele Nardelli.

E invece l'incontro con gli autori, moderato dalla giornalista Rai Elisa Dossi ha visto la partecipazione di un folto pubblico che ha seguito fino a tarda sera gli argomenti cruciali per il nostro tempo che questo volume pone.

19 Gennaio 2019

Essere visionari, questo dovremmo. Un piccolo omaggio al grande Fabrizio

(11 gennaio 2019) Nel cercare di descrivere quanto accade intorno a noi, mi viene spesso di usare l'espressione della filosofa Jeanne Hersch sulla necessità di «essere presenti al proprio tempo». Perché non è affatto scontata la presenza al proprio tempo, quand'anche ciascuno di noi ci viva. Anzi, vedo nel rincorrere la quotidianità e nella riduzione di ogni problematica ad emergenza, proprio l'incapacità di mettere a fuoco il proprio tempo. Che invece richiederebbe di alzare lo sguardo e di scorgere anche in avvenimenti apparentemente banali i suoi segni.

Essere visionari, questo dovremmo. Ma oggi questa parola – nel delirio del fare – ha assunto un'accezione negativa e così tutto ciò che è pensiero, lavoro intellettuale, politica viene generalmente guardato con disprezzo, quasi non ci fosse più niente da capire e non avessimo più bisogno di vedere lontano. Né per terra, né per mare. Eppure senza bussole – ovvero chiavi interpretative – non si va da nessuna parte e così siamo caduti nel paradosso che in un tempo ricco di informazioni, mai siamo stati così ignoranti.

Vedere nelle cose di ogni giorno la profondità, per questo nasce la poesia. Così avverto la mancanza di Fabrizio De Andrè e del suo sguardo. E per quanto le sue creature ancora ci aiutino ad osservare il dolore e la bellezza del mondo, mi manca la sua genialità nell'osservare le moderne spoon river di questo nostro tempo. La sua dolcezza nel raccontarci la maternità di Maria come il fascino dell'incontro di civiltà che ci hanno portato i naviganti e le città mediterranee, il bisogno di interrogarci sul potere a fronte del nostro accomodarci sul presente come il non saper riconoscere il dono di Dio in chi sa leggere il libro del mondo. Così ogni volta Fabrizio sapeva stupirci.

9 Gennaio 2019

Parole allo specchio. «Sicurezza» a Torino

La prossima presentazione del libro "Sicurezza" (Edizioni Messaggero) sarà a Torino l'ormai prossimo 9 gennaio 2019 con inizio alle ore 18.30.

Si svolgerà nella prestigiosa Sala della Biblioteca del Circolo dei lettori, a Palazzo Graneri della Roccia, in Via Bogino 9.

A discuterne con uno degli autori, Michele Nardelli, sarà il professor Marco Revelli, docente all'Università del Piemonte Orientale e presidente della Fondazione Nuto Revelli.

A moderare l'incontro sarà Stefano Garzaro, giornalista e scrittore.

Per vedere la locandina dell'incontro clicca commenta.


Torino, Circolo dei lettori

La locandina dell'evento

29 Dicembre 2018

Cura di sé e cura del mondo

di Lea Melandri*

(29 dicembre 2018) L’odio e i veleni che l’Occidente ha sparso nel mondo, i suoi stessi “valori” – denaro, competizione – gli ritornano indietro ingigantiti e lo mostrano per quello che realmente è: già contaminato da quella “barbarie” che ha contribuito a far crescere respingendola fuori di sé, fingendosi un’innocenza mai conosciuta. Per una specie di “contrappasso”, la parte del mondo che si è pensata dispensatrice di “progresso” e di civiltà, si trova oggi costretta a contare sul proprio territorio le piaghe che ha inflitto ad altri, con le sue industrie, le sue bombe, i suoi consumi illimitati.

7 Dicembre 2018

La società italiana al 2018

E' uscito oggi il nuovo rapporto Censis sulla situazione sociale italiana nel 2018. Come da molti anni il Censis offre uno sguardo piuttosto realistico non solo della condizione sociale ma anche degli orientamenti e delle dinamiche culturali della popolazione. Forse mai come in questa occasione, una fotografia graffiante e disperante di un paese che dal rancore passa alla cattiveria, oltremodo legittimato dall'esito delle elezioni del marzo scorso. Ne riprendo alcuni passaggi in attesa di una lettura più attenta. (m.n.)

Da un’economia dei sistemi verso un ecosistema degli attori individuali

Nell'ultima parte dell'anno scorso e nella prima parte di quello che si va chiudendo, il miglioramento dei parametri economici, la fiducia delle famiglie e delle imprese, le positive dinamiche industriali e dell'occupazione facevano percepire la possibilità concreta di vedere completato il superamento della crisi e dei dubbi sul nostro modello di sviluppo. La ripartenza poi non c'è stata: è sopraggiunto un inciampo, un rabbuiarsi dell'orizzonte.

Guardando agli ultimi mesi, segnati da un rallentamento degli indicatori macroeconomici, da un volgersi al negativo del clima di fiducia delle imprese, da un impoverimento del vigore della crescita, dal rinforzarsi di vecchie insicurezze nella vita quotidiana e dal costituirsene di nuove, verrebbe da pensare che tutto arretra. Specie se si guarda, nella cronaca quotidiana, al rapido affermarsi della convinzione che siamo oggi nel bel mezzo di un annunciato ritorno a una economia dello «zero virgola qualcosa».