(18 aprile 2013) Già nel gennaio di un anno fa avevo presentato una interrogazione in Consiglio Provinciale, sollevando il problema del movimento franoso del conoide che sovrasta l'abitato di Bolognano, ma l'assessore Mellarini aveva detto che tutto era in regola.
In primo luogo non era così, tanto è vero che solo in seguito all'interrogazione la ditta subentrante cercò di mettersi in regola con i Bacini Montani. Ma soprattutto era fondato il pericolo derivante dal dissesto idrogeologico della zona in questione aggravato dai lavori per la realizzazione di un vigneto.
In questi giorni vi è forte preoccupazione e allarme per la frana che sta interessando la località Gazzi ad Arco, alle pendici del Monte Velo. Una situazione che oggi si definisce di emergenza ma che è stata negligentemente sottovalutata. Interessante a questo proposito risulta rileggere il verbale della question time in aula alla luce del moto franoso.
L'interrogazione era stata trattata nella seduta del Consiglio Provinciale del 24 gennaio 2012 di cui riporto il resoconto stenografico con il testo dell'interrogazione, la risposta dell'assessore provinciale Tiziano Mellarini e le mie considerazioni finali.