18 Novembre 2015

Transeuropa, convegno internazionale per i quindici anni di Osservatorio Balcani Caucaso

Sabato 21 novembre ci ritroviamo tutti a Rovereto, per un convegno internazionale e per festeggiare assieme i 15 anni di attività di Osservatorio Balcani e Caucaso. Un'occasione d'incontro per noi importante, che arriva dopo un anno molto difficile, nel quale voi lettori, amici, appassionati delle aree che seguiamo ci avete dato un aiuto fondamentale.

E' stato infatti il caloroso sostegno che ci avete dimostrato a permettere che il nostro progetto non venisse radicalmente ridimensionato. Purtroppo il futuro è ancora incerto ma siamo più convinti che mai che si debba continuare ad investire sulla conoscenza reciproca, sull'Europa casa comune e aperta, sul superamento delle fratture, tra ovest ed est, che ancora esistono.

Per questo, nel pomeriggio di sabato 21, dibatteremo con numerosi e prestigiosi ospiti dell'Europa a vent'anni dalla firma degli Accordi di pace di Dayton, che posero fine alla guerra in Bosnia; dell'esodo lungo la rotta balcanica e delle sue implicazioni; di libertà dei media e pluralismo come pilastro cruciale per le nostre democrazie. Augurandoci di potervi incontrare di persona, questo il link al programma della giornata.


Rovereto, Sala conferenze Mart
12 Novembre 2015

Roberta Biagiarelli in «Srebrenica»

Vi segnalo che venerdì 13 novembre sarò a Trento con il mio monologo sul genocidio di Srebrenica, al Teatro Portland, ore 21.

Intorno al 9 luglio 1995 l’armata serbo bosniaca attacca la Zona Protetta di Srebrenica e il territorio circostante. L’offensiva si protrae fino all’11 luglio 1995, giorno in cui le unità serbo bosniache entrano in Srebrenica. Seguono stupri, mutilazioni, esecuzioni di civili, sepolture di vivi. Ma il massacro di 9.000 civili di quella metà di luglio del 1995 è solo l’epilogo di una storia iniziata tre anni prima, una storia di assedio.

Trento, Teatro Portland
8 Luglio 2015

Srebrenica, vent’anni dopo.

1995 SREBRENICA 2015

memoria e giustizia per la pace

 

1915: i massacri della prima guerra mondiale;

1945: scoperti gli orrori di Auschwitz;

1995: 11 luglio genocidio a Srebrenica;

2015: le guerre che non finiscono (Medio Oriente, Africa, Ucraina) - percorsi di memoria per un percorso di pace.

 

Proiezione del film “SOUVERNIR SREBRENICA” di Roberta Biagiarelli

Una riflessione di Michele Nardelli su quel che ci consegna il Novecento

 

Serata promossa da: AVIL Onlus e Comitato di sostegno alle forze e iniziaticve di pace della provincia di Padova con il sostegno del Comune di Sant'Angelo di Piove.


Sant'Angelo di Piove (Pd), Sala Aldo Moro, via del Donatore di sangue

La locandina dell'incontro

15 Giugno 2015

Ciao Mursel

Nei giorni scorsi nell'ospedale di Banja Luka è morto a 68 anni Muharem Murselović, esponente della comunità bosniaco-mussulmana di Prijedor. Un ricordo

di Michele Nardelli

(15 giugno 2015) Se non ricordo male ho conosciuto Muharem Murselović nel 1998, ma non a Prijedor. Lui nella sua città non poteva farsi vivo perché gli effetti della pulizia etnica erano tutto intorno a noi (un anno prima, a guerra ormai finita da tempo, vennero fatte saltare decine di case appena ricostruite affinché i legittimi proprietari si dissuadessero a rientrare) e perché alla testa dell'amministrazione comunale c'erano ancora gli esponenti del Comitato di crisi che sei anni prima avevano organizzato il pogrom contro i “non serbi”, ovvero la maggioranza degli abitanti di Prijedor.

Perché Mursel (così veniva chiamato da tutti) era uno dei rappresentanti della comunità bosniaco-mussulmana che nei quasi quattro anni di guerra finì nei campi di concentramento, assassinata, stuprata, fatta sparire, espropriata di ogni cosa (le case incendiate, le abitazioni confiscate, i conti correnti spariti...) e infine cacciata. Un po' di persone, nelle ore tragiche della distruzione di Kozarac e della Ljeva Obala (la riva sinistra del fiume Sana), erano riuscite a scappare... Nei racconti dei superstiti il dramma di quei giorni della fine di aprile del 1992, il dolore delle vite e delle famiglie spezzate, la violenza del fazzoletto bianco di riconoscimento dei “balija” (come venivano chiamati dai serbi i bosgnacchi) e della cancellazione di una particolare storia europea facendo saltare con la dinamite in una notte quattordici moschee e tutto quel che poteva avere a che fare con i “non serbi”.

20 Maggio 2015

Lettera aperta a Papa Francesco

 

Papa Francesco è a conoscenza del fatto che sarà ricevuto a Sarajevo dalle stesse persone che hanno dato il benvenuto e hanno glorificato i criminali di guerra?

Un gruppo di intellettuali bosniaci si rivolgono con una lettera aperta a Papa Francesco in vista dell'imminente visita in Bosnia Erzegovina

 

Caro Papa Francesco

Siamo profondamente incoraggiati dalla Sua prossima visita nel nostro Paese. Siamo rincuorati dall'annuncio della visita in quanto convinti che la Sua presenza  contribuira alla crescita di semi del bene e al consolidamento della fraternità e della pace, e ci siamo per questo motivo presi la libertà di rivolgerci a Lei. Come cittadini della Bosnia-Erzegovina, vorremmo condividere con Lei qualcosa che forse non sentirà dai nostri politici e funzionari. Ci rivolgiamo rispettosamente alla Vostra Santità per metterla a conoscenza di alcune questioni che riteniamo di cruciale importanza per la Bosnia-Erzegovina e per la gente che vi abita.

Catholic News Agency ha accompagnato l'annuncio della Sua visita con la seguente affermazione: "(Sua Santità

9 Maggio 2015

On the road again, il trekking della pace

"Trekking di pace" 120 km lungo i confini di tre stati: Kossovo, Albania e Montenegro

”On the road again” un evento trasversale ai gruppi etnici locali è stato in questi anni una scuola, innanzitutto del reportage fotografico del viaggio, una scuola di narrazione per immagini, ma anche di un modo di viaggiare attento e solidale, compatibile con i popoli e l’ambiente visitato. E’ diventata anche una rassegna che ha sollecitato gli spettatori ad occuparsi dei diritti civili spesso calpestati in molti paesi visitati.

La serata prevede gli interventi di

Lorenzo Pesce presenterà la serata dedicata a conoscere un pezzo di Europa che si trova alle porte di casa, i Balcani.

Michele Nardelli (associazione Viaggiare i Balcani) che proporrà un racconto sull'Europa di mezzo attraverso la storia del Novecento.

Tarcisio Deflorian (Sat di Trento) che attraverso le immagini fotografiche presenterà il trekking con l’intento di promuovere il turismo in quell'area e dare così continuità al progetto Seenet per la valorizzazione delle risorse ambientali e naturalistiche della regione.


Merano, via Ortwein Magnus, 6,
29 Aprile 2015

Un’altra storia, o forse no.

Lo sguardo reciproco che la distanza propone

 

di Michele Nardelli

 

Ritorno a Prijedor dopo sei anni di assenza. Non nascondo l'emozione di essere di nuovo qui, in questa città un tempo “maledetta” per l'ingorgo che la travolse negli anni '90.

Sarà per la stagione ancora fangosa, per la pioggia che spesso mi accompagna in questo luogo o, ancora, per il degrado che segna gran parte dell'ambiente circostante... ma ho l'impressione che con quell'ingorgo ancora questa città debba fare i conti.

Sì, certo. Molte cose sono cambiate da quel marzo 1996 quando per la prima volta nella mia vita la guerra e i suoi effetti si materializzavano intorno a me attraverso le macerie annerite dal fuoco, l'odore rancido che non ti levavi di dosso, la polvere che ti entrava nelle viscere, lo sguardo vuoto di chi incrociavi per strada.

 

20 Aprile 2015

Quel secolo breve che nasce e muore a Sarajevo

Nell'ambito del "Laboratorio sui conflitti nei Balcani" promosso dalla Rete Universitari di Bologna, mercoledì 22 aprile 2015, alle ore 19.00, presso l'aula A della Facoltà di Lettere e Filosofia, in via Centotrecento 18, a partire dalle ore 19.00 si svolgerà una conferenza di introduzione al contesto generale e dellla guerra degli anni '90. Verrà proiettato il film "No Man's Land" e a seguire l'intervento di Michele Nardelli.
 
 

Bologna, Via Centotrecento 18 (Facoltà di Lettere e filosofia),