31 Ottobre 2019

Quel che la natura ci insegna e quel che vogliamo comprendere…

“Tempi interessanti” (97)

Un anno dopo. Osserviamo in tutta l'area colpita dalla tempesta Vaia un susseguirsi di eventi per ricordare la tragedia che in una notte ha spazzato via 18 milioni di alberi e cambiato il volto di intere vallate dolomitiche. Crediamo sia bene non dimenticare. Sarebbe altrettanto necessario riflettere sul messaggio che la natura ci ha consegnato. Se riteniamo che Vaia non sia stato un evento casuale, come possiamo farne tesoro ed evitarne il ripetersi? E poi, che cosa è cambiato nei nostri comportamenti come nelle nostre scelte collettive dopo quella tragedia? In questi mesi ci siamo spesso sentiti dire che c'è un tempo per l'emergenza e uno per la riflessione. Non è così. L'emergenza non è finita e non finirà a breve. Non abbiamo il tempo di attendere che finisca per incominciare a riflettere...

22 Agosto 2019

Tentare l’improbabile. E, comunque, cambiare lo sguardo.

“Tempi interessanti” (96)

Alla richiesta che mi viene rivolta di esprimere un'opinione su quale soluzione sarebbe auspicabile di fronte alla crisi di governo, preferirei non rispondere perché fatico a riconoscermi in uno scenario dove tutto è riconducibile alla tattica dell'ultimo miglio. Come se mettere rimedio alla profonda sconfitta – culturale prima che politica – che anche le ultime elezioni europee hanno evidenziato riconoscendo ai partiti sovranisti quasi il 70% dei suffragi, fosse possibile attraverso un diverso gioco di alleanze. Capisco bene il desiderio (e l'urgenza) di liberarsi di un personaggio pericoloso come Matteo Salvini, ma non credo che questo sia possibile senza contestualmente porsi la questione di un'altra narrazione rispetto all'ingorgo che ci ha portati sin qui (di cui la cultura plebiscitaria implicita nel taglio dei parlamentari è parte del problema) e di una proposta di futuro capace di andare oltre l'attuale modello di sviluppo, drammaticamente ingiusto e insostenibile...

10 Agosto 2019

A proposito di sovranità e sovranismi

“Tempi interessanti” (95)

Così scriveva Hannah Arendt nel 1954:

“La famosa sovranità delle società politiche non è mai stata altro che un'illusione, che per di più può reggersi solo grazie agli strumenti della violenza, cioè con mezzi di per sé extrapolitici. Data la condizione dell'uomo, determinata dal fatto che sulla terra non esiste l'uomo, bensì esistono gli uomini, libertà e sovranità sono così lontane dall'identificarsi da non poter neppure esistere simultaneamente. ... Se gli uomini desiderano essere liberi, dovranno rinunciare proprio alla sovranità‘.

17 Luglio 2019

Migrazioni e «cultura della legalità»

“Tempi interessanti” (94)

Ho lasciato trascorrere qualche giorno per condensare in un commento una serie di pensieri che, a partire dalla vicenda della Sea Watch, investono la questione migratoria. Ma in un tempo fatto di avvenimenti che si consumano in tempo reale, rimpiazzati di giorno in giorno da nuove emergenze (o presunte tali), sembra difficile trovare lo spazio (e l'attenzione) per una riflessione che guardi alla radice di quel che accade.

Si preferisce soffiare sul fuoco di un contesto ormai imbarbarito anziché affrontare i nodi di fondo che la questione migratoria pone, un iceberg che chiama in causa l'insostenibilità di uno sviluppo che sul piano globale produce naufraghi di ogni tipo.

20 Giugno 2019

Il disegno di Trump contro l’Europa

“Tempi interessanti” (93)

“Trattare da pari a pari con l'Europa‘. Questo afferma Matteo Salvini reduce dagli Stati Uniti dove ha cercato (e trovato) legittimazione politica quale vero capo del governo italiano. Un via libera per scaricare i 5 Stelle e per andare ad elezioni anticipate – si è commentato – ma anche il prendere corpo di un disegno che punta a sgretolare l'Unione Europea...

... Per questo l'Europa deve diventare a pieno titolo lo spazio politico comune capace di includere, di garantire stato di diritto e di federare diffuse forme di autogoverno sovranazionali e regionali, di nuove relazioni di conoscenza, di scambio e di cooperazione con il Mediterraneo e il vicino Oriente da cui è inscindibile. Spazio politico cui adeguare le istituzioni, le forme dell'agire politico, i corpi intermedi.

2 Giugno 2019

Un’occasione perduta per parlare di Europa

“Tempi interessanti” (92)

Le elezioni per il Parlamento Europeo sono state un'occasione persa per parlare di Europa. Chiedersene la ragione non farebbe male. L'Europa poteva rappresentare in sé un mutamento di paradigma, un'opportunità per cambiare il nostro sguardo spostandolo dall'orizzonte degli stati nazionali ad una visione insieme sovranazionale, macroregionale e mediterranea. Inchiodati invece agli schemi novecenteschi e ridotta la politica alla rincorsa emergenziale di nodi strutturali, il confronto elettorale è diventato un inguardabile referendum intorno e dentro al governo nazionale.

13 Marzo 2019

Povero tempo nostro

“Tempi interessanti” (90)

La voce di Gianmaria Testa ci accompagna nel nostro attraversare le montagne ferite. Ci racconta di un vento che spazza questo povero tempo nostro, appassito nella bestemmia delle parole. Diventa così l'inaspettata, dolce, colonna sonora di questo ennesimo itinerario di un “viaggio“ che si rivela ad ogni suo passo una possibile chiave di lettura del presente. Ed è come ci cullasse nella tristezza di un ambiente alpino segnato per i prossimi decenni dal ribellarsi della natura.

Tristezza... e rabbia. Nell'osservare gli utenti del divertimentificio sfrecciare con i loro ridicoli fuoristrada finalmente liberati dall'ingorgo delle città. Mi chiedo che cosa ancora debba accadere per comprendere la nostra insostenibilità...

31 Gennaio 2019

La ribellione della natura

“Tempi interessanti” (88)

Fino ad oggi avevamo immaginato gli effetti dei cambiamenti climatici con un andamento lineare che poco a poco avrebbe eroso coste e ghiacciai, desertificato aree prima coltivabili... e che avrebbe riguardato le generazioni a venire. E invece ci siamo immersi.

Gli eventi eccezionali, penso alla quantità d'acqua caduta fra il 28 e il 29 ottobre o al vento a duecentoventi all'ora, sono inediti, quindi escono dalla norma. Ma come non vedere che la straordinarietà diventa normalità? O come non vedere che molto di quello che chiamiamo “emergenza“ è l'esito di fattori di tipo strutturale, dell'esplicarsi di interessi globali o di cambiamenti connessi ai nostri comportamenti e ai nostri approcci culturali?

6 Gennaio 2019

Non palliativi ma un nuovo racconto

“Tempi interessanti” (89)

“Ho la sensazione che in molti a sinistra o nei mondi dell'impegno sociale, qui come altrove, pensino che se la destra vince questo sia l'esito di un errore da parte degli elettori, come si trattasse di fiducia mal riposta, oppure di una forma di protesta rispetto ad un contesto di crescente preoccupazione e di paura verso il futuro, oppure ancora di un difetto di comunicazione a fronte di grandi apparati mediatici che promuovono leader inguardabili che sanno interpretare gli umori del popolo. In questa nota provo a dire che non è affatto così, che gli elettori sanno bene per chi votano ...‘

30 Ottobre 2018

Serve un nuovo racconto

“Tempi interessanti” (87)

Faccio legna per l'inverno...

L'esito delle elezioni in Trentino, per quanto previsto da tempo, non mi è facile da accettare, quasi che dell'impegno di una vita per fare del Trentino una terra diversa non rimanessero che macerie.

Così, negli spazi di tempo fra un appuntamento e l'altro – lunedì ero a Firenze a parlare di cooperazione internazionale, martedì all'Università di Parma a presentare “Sicurezza“, giovedì sera a Isera al primo di una serie di incontri promossi da Slow Food sul rapporto fra cibo e ambiente – faccio provviste e legna per l'inverno, come se la “cattiva stagione“ dovesse durare a lungo, almeno una legislatura.

Faccio di tutto, insomma, pur di non prendere in mano carta e penna, laddove pensieri e parole mi sembrano improvvisamente inutili...

17 Ottobre 2018

Un tempo è finito. Riduzione del danno e nuovi scenari

“La maledizione di vivere tempi interessanti‘ (86)

Domenica prossima 21 ottobre si vota per il rinnovo del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento e del Consiglio della Regione del Trentino Alto Adige / Süd Tirol. Sarà un passaggio molto delicato per questa nostra terra perché, stando alle previsioni, il Trentino potrebbe finire nelle mani dei partiti della paura e dell'egoismo sociale.

Spero che ciò non accada, ma non mi strapperò le vesti. Perché dobbiamo dirci lealmente e severamente che se l'anomalia trentina – il fatto che per venticinque anni questa terra sia stata l'unica regione dell'arco alpino a non divenire preda del berlusconismo e del leghismo – finirà in questo modo, sarà in primo luogo una nostra responsabilità.

16 Ottobre 2018

Derive.

“Tempi interessanti” (85)

Quel che accade nel dibattito politico italiano potrebbe apparire sconcertante e per certi versi lo è. Penso altresì sia pienamente descrittivo del cortocircuito in cui sono finiti i corpi intermedi e con essi le istituzioni e la società nel non saper far corrispondere alla fine di un'epoca un nuovo sguardo e nuove strade. La sensazione di insicurezza, poi, fatta di fantasmi ma anche di dati reali riconducibili all'insostenibilità globale del modello di sviluppo imperante, fa sì che il disorientamento diventi rancore e paura. Che si traducono in aperta ostilità e violenza verso ciò che viene percepito come insidia al proprio status. Le cronache di questi giorni ci raccontano di questa deriva, oltremodo legittimata da chi ogni giorno soffia sul fuoco, ora anche da posizioni di potere.