14 Ottobre 2012

Fermare la deriva centralistica

(12 ottobre 2012) Certo che l’appello di Napolitano a perseguire il dialogo e a rispettare le Autonomie e la loro specialità non ha ottenuto grandi risultati: una tempestiva riunione tecnica per prendere atto che le posizioni sono distanti e nessuna ripresa del tavolo politico (l’unico che potrebbe portare ad una intesa), e ora la proposta di modifica del titolo V della Costituzione, quella che in gergo calcistico si definisce un intervento a gamba tesa.

di Roberto Pinter

A prescindere dalla praticabilità della riforma costituzionale in questa legislatura è evidente il messaggio politico. "Abbiamo scherzato, niente regioni né federalismo, torniamo allo Stato centralistico".

3 Ottobre 2012

Un itinerario di liberazione

Assemblea del Pd del Trentino del 27 settembre 2012. La relazione del Segretario Michele Nicoletti

"Nei prossimi mesi si deciderà un pezzetto della storia del nostro Paese. Probabilmente non un pezzetto come altri, ma un pezzetto più significativo. Più significativo perché l’Italia è giunta a un punto di svolta. Tante volte lo abbiamo detto, ma questa volta pare più vero di altre. La situazione economica continua ad essere grave e preoccupante."

Nonostante gli sforzi straordinari del governo tecnico e il quadro europeo e nordamericano che pare intenzionato a non abbandonare l’Italia a un solitario e malinconico declino, il Paese non riesce a crescere: la spesa per gli interessi sul debito pubblico rimane elevatissima, l’evasione fiscale legata alle attività sull’estero di singoli e imprese, la tara spaventosa in termini finanziari oltre sociali e morali dell’economia criminale, una pubblica amministrazione ancora lenta e inefficace con infrastrutture e servizi sempre più lontani dagli standard degli altri Paesi europei, un sistema politico che non riesce a stabilizzarsi e nemmeno a darci una legge elettorale diversa da quella attuale, una classe politica in cui le gesta di profittatori si impongono e gettano fango su tutti e la lista delle cose che non vanno potrebbe continuare.

24 Settembre 2012

Cosa significa essere giovani in politica?

di Patrizia Caproni

(18 settembre 2012) Leggo interviste e lettere di giovani e meno giovani a favore del rinnovamento, del nuovo in politica, della tabula rasa che s’ha da fare in qualche modo per ricominciare. Fatico a trovare proposte concrete che entrino nel merito non dico di tutto, ma almeno di qualche contenuto. Vedo giovanissimi ventitreenni incravattati (nulla contro la cravatta) che si dichiarano rappresentanti dei giovani del Pd e non solo, dei giovani tutti, forse.

E mi chiedo cosa significhi essere giovani in politica, oggi: significa voler buttare tutto ciò che è stato prima, fare una tabula rasa di tutto e tutti e ricostruire da zero? Significa poterlo fare solo se l’età anagrafica rispetta certi canoni? Ma, soprattutto, significa farlo in nome di cosa? Fatico a trovare traccia dei contenuti.

20 Settembre 2012

Primarie, il mito fondatore…

di Luca Paolazzi (Circolo PD di Lavis)

Ho letto con interesse le riflessioni del Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti in merito all’istituto delle primarie e alle dinamiche da questo innescate all’interno del PD, tanto a livello nazionale quanto provinciale (L’Adige, 15 settembre 2012), concordando in larga parte con le opinioni espresse.

Credo innanzitutto che le primarie siano uno strumento che, in quanto tale, va utilizzato in maniera funzionale rispetto allo scopo di selezionare il candidato ad una procedura elettorale. Ma che, al pari di ogni altro strumento, può anche non essere utilizzato o esserlo alternativamente ad altri strumenti. In tal senso non condivido l’approccio di chi vede nelle primarie una sorta di mito fondatore del PD, né di coloro che reputano l’utilizzo di questo strumento come apriosticamente ed apoditticamente indispensabile. Per lo stesso motivo ritengo vi siano occasioni nelle quali, subordinatamente ad un processo interno in grado di scongiurare una moltitudine di candidature correntizie o simboliche, le primarie siano un utile strumento di selezione, legittimazione e partecipazione.

18 Settembre 2012

Innovatori?

di Alessandro Branz

(17 settembre 2012) In occasione della convention veronese per il lancio della candidatura di Renzi, richiesto di un parere, un elettore leghista, pur mantenendosi fedele al proprio credo politico, ha confessato l’intenzione di votare per Renzi alle primarie del centrosinistra. Ebbene: a me pare che in questa dichiarazione si rispecchino un po’ tutte le contraddizioni delle primarie all’italiana e della campagna elettorale che sta per iniziare. Sono soprattutto tre i punti che vorrei sinteticamente toccare.

16 Settembre 2012

Idee e contenuti per un partito che non sia un comitato elettorale

Alcune riflessioni e proposte dal Circolo di Rovereto

di Fabiano Lorandi

Abbiamo affrontato poco o per nulla, in questi anni, le questioni riguardanti la politica nazionale tra noi e soprattutto con i nostri iscritti, con gli elettori, con i cittadini. Siamo stati assorbiti - del tutto motivatamente peraltro - dalle responsabilità del governo nella provincia, nei comuni, nelle comunità di valle.

Eppure siamo un partito, l’unico tra l’altro del centrosinistra autonomista, che ha una dimensione extraprovinciale. E’ opportuno ricordarsi che il PD del Trentino ha goduto finora di un consenso elettorale non solo legato al voto che si riconosce nel progetto politico locale, marcando il senso di identità legata al territorio.

10 Settembre 2012

La sfida per il Paese

L’intervento integrale di Pierluigi Bersani a conclusione della Festa nazionale dei Democratici di Reggio Emilia

(9 settembre 2012) Care Democratiche e cari Democratici, eccoci qui. Siamo tanti qui e siamo stati tanti, tantissimi, nelle oltre duemila feste che abbiamo organizzato ovunque. Siamo un partito capace di rimboccarci le maniche. Siamo un partito popolare. Siamo un partito libero, senza padroni.

Abbiamo radici in ogni luogo del paese e vogliamo bene alle nostre comunità, ciascuno di noi alla sua. Ma tutti assieme vogliamo bene all’Italia. Le vogliamo bene e tuttavia non ci piace ancora abbastanza. Ci piacerà davvero solo quando sarà garantito il diritto di ognuno di studiare, di lavorare, di aver soccorso nel bisogno, senza discriminazioni e senza mai dover mendicare un diritto con il cappello in mano. E neppure il mondo così come è, ci piace abbastanza. Per la violenza che lo agita, per le guerre e il sangue sparso fino alle porte di casa nostra. La pace può venire solo dalla libertà. Noi siamo amici di ogni donna e di ogni uomo che nel mondo ha la forza di alzarsi in piedi e battersi per la sua libertà e per la sua dignità. Così siamo noi. E sono questi valori che ci fanno più forti delle nostre debolezze. Questi valori sono le radici, i rami e le foglie della nostra pianta. Sono la strada che abbiamo fatto e quella che abbiamo davanti. Questi valori fanno sentire nostra una storia di emancipazione, di progresso, di democrazia, lunga più di un secolo e ci consegnano il compito di essere il partito riformista del secolo nuovo.

23 Agosto 2012

Letta: via libera al centro di Dellai

Il numero due del Pd: rafforza il centrosinistra. "Ma in Trentino la
successione spetta a noi"

(articolo di L. Patruno, "L’Adige", 23 agosto 2012)

Neppure quando le strade dei due si sono separate con la nascita del Pd, al
quale Dellai non ha voluto aderire. Ed è indicativo che l’ottava edizione di
«Vedrò’, il «pensatoio’ ideato da Letta e che ogni fine agosto porta a Dro una
bella fetta di classe dirigente italiana (presente o futura) si apra domenica a
Riva del Garda con un dialogo tra il vice di Bersani e Dellai, su dove va la
politica italiana.
È un «tributo’, spiega Letta, per quanto Dellai ha fatto per «Vedrò’, visto che ha fortissimamente voluto che il progetto si realizzasse in Trentino. Il che non guasta ora che il governatore trentino ha deciso di avventurarsi sul palcoscenico della politica nazionale.

Onorevole Letta, cosa pensa del progetto politico che Lorenzo Dellai ha lanciato domenica scorsa a Trento, insieme al ministro Riccardi e ai vertici di Cisl e Acli?

Io sono sempre molto attento a quello che Lorenzo fa e penso che di tutte le iniziative che si stanno muovendo al centro, quella di Dellai sia la più interessante per noi del Pd, perché è un’iniziativa che vuole rinvigorire il centrosinistra. Penso che sia questa la strada giusta, perché nell’animo profondo del Paese si è radicato un bipolarismo, che non può consentire politiche dei due forni o centri autonomi e solitari. E in questo senso mi sembra che le parole di Dellai siano le più chiare e nette nell’identificare il centrosinistra come l’ambito nel quale lui vuole spendere la leadership dei territori, che lo vede come uno dei personaggi più interessanti a livello nazionale. E se questo potesse federare e tenere insieme altre iniziative centriste, legandole a noi, io sono qui a dire che il Pd è interessato a dialogare con questo progetto.

22 Agosto 2012

Da soli è un errore

Un intervista sul Corriere del Trentino a Roberto Pinter sulla prospettive della coalizione e del PD del Trentino

(Agosto 2012) «Traghettare la tradizione autonomistica dentro un grande progetto di riforma del paese’. Questa la strada indicata da Roberto Pinter per i prossimi appuntamenti elettorali. Ma cosa vuol dire? Diverse cose. La prima è che «il valore dell’autonomia non può essere messo in discussione all’interno della coalizione’. Un messaggio a chi, come Giorgio Tonini, non sembra pensarla esattamente così. La seconda è che le alleanze per le politiche dovranno essere fatte guardando alle provinciali dell’autunno 2013, elezioni cui presentarsi «nel segno della continuità’. Non è una frase fatta, perché dentro il Pd trentino c’è chi, secondo Pinter, «si è innamorato dell’idea della discontinuità, dimenticando che una cosa è guidare un governo, un’altra governare da solo’.

17 Agosto 2012

Italia Bene Comune

(Agosto 2012) Nei giorni scorsi Pier Luigi Bersani ha presentato la Carta d’Intenti del PD, un documento che descrive l’Italia che vuole e che ce la può fare. Attorno a questa carta si costituirà l’allenza tra democratici e progressisti, i pilastri su cui il Pd vuole costruire l’alternativa al paradigma culturale e politico della destra che ha dominato in questi anni. La carta d’intenti dimostra che noi pensiamo al futuro dell’Italia e indica le questioni fondamentali da affrontare per la ricostruzione civile e morale del Paese.

10 Agosto 2012

Kessler parla per sè. Ma per il dopo Dellai faremo le primarie

Nessuna rottura, «ci mancherebbe altro’. «La posizione del Pd è chiarissima, sono anni che ci spendiamo per la costruzione di una coalizione di progressisti e moderati che possa governare in Trentino e in Italia’. Il segretario del Pd Michele Nicoletti veste i panni del sarto che «ricuce’ la tela dei rapporti tra il suo partito e gli alleati. Il «ciclone Kessler’, con le sue dichiarazioni su «Dellai è il vecchio, al Trentino serve una svolta’, ha creato un certo scompiglio. C. Bert, "Trentino", 10 agosto 2012

E dall’ex presidente del consiglio provinciale, suo amico e grande elettore alla segreteria, Nicoletti prende elegantemente le distanze. Segretario, come giudica le valutazioni di Kessler? Il Pd condivide la richiesta di una discontinuità con la gestione Dellai con cui siete al governo?

Kessler da tempo non è più iscritto al Pd. Le sue sono opinioni interessanti, un contributo alla discussione, ma sono opinioni personali che nessuno può imputare a me o al Pd. La posizione del nostro partito è chiarissima, non c’è nessuna intenzione di rottura.