18 Febbraio 2014

Per un partito territoriale

"Metti in circolo il PD"

Il Congresso di un partito non rappresenta solo il momento in cui si elegge un segretario e si rinnovano gli organismi dirigenti, ma soprattutto un’occasione di discussione aperta, in cui ci si confronta sui programmi, sulle strategie e sullo stesso modello organizzativo cui un partito si ispira.

In tal senso noi, iscritti al Circolo PD della Val di Non, attraverso un lavoro collettivo, abbiamo ritenuto utile stendere questo documento, al fine di avanzare alcune osservazioni relativamente al rapporto tra il Partito Democratico del Trentino ed i territori, a partire da una considerazione di fondo: da tempo abbiamo notato una forte carenza (per non dire assenza) di comunicazione fra gli organi direttivi provinciali del PD (a tutti i livelli), gli amministratori del PD -in particolare consiglieri e assessori provinciali- ed i circoli territoriali, a partire dal nostro, che si ritrovano marginalizzati e comunque senza un vero accreditamento politico e una valida rappresentanza a livello centrale.

3 Febbraio 2014

Il PD del Trentino e il progetto territoriale

Questo articolo è apparso nei giorni scorsi sul quotidiano L’Adige 

di Luca Paolazzi

Il dibattito che si sta svolgendo sulle pagine di questo quotidiano in merito al ruolo del PD del Trentino dimostra come non ci sia solo una politica che si nutre di convenienze, di tattiche e di progetti a breve termine, ma che esiste ancora una politica capace di elaborare un pensiero lungo, idee, visioni e strategie.

Nelle prossime settimane il Partito Democratico del Trentino affronterà la propria stagione congressuale e questa potrà e dovrà essere l’occasione per innovare la propria forma partito e le proprie modalità di azione, elaborando un progetto territoriale ed un’idea condivisa del Trentino futuro. Questo a condizione di non omologare il dibattito locale alla "liturgia" nazionale ma, pur ribadendo la collocazione all’interno di una grande forza riformista nazionale ed europea, arricchendolo con la consapevolezza della nostra matrice autonoma territoriale e del ruolo che il Trentino può avere nel contesto delle regioni alpine. Sarebbe, al contrario, un’occasione sprecata.

3 Febbraio 2014

I luoghi della politica. Per una prospettiva territoriale del PD del Trentino

Pubblichiamo il “contributo di idee” - costruito dopo un percorso condiviso con alcuni incontri aperti e partecipati -  sottoscritto da 40 persone, prevalentemente giovani - impegnate nei Circoli del PD del Trentino, nelle associazioni, nelle Istituzioni - che hanno voluto condividere un‘impostazione comune in vista del prossimo congresso.

(gennaio 2014) Confrontandoci insieme abbiamo condiviso la necessità di fare della fase congressuale che ci attende l‘occasione per rafforzare il nostro partito, superando quelle frammentazioni che negli ultimi anni ci hanno impedito di costruire un progetto politico affidabile e maturo, vero cardine della coalizione e del governo provinciale. In particolare abbiamo individuato un filo conduttore rispetto al ruolo e al profilo che vogliamo attribuire al nostro partito e ai contenuti di un progetto che dovrà saper interpretare.

1) Un partito strutturato, inclusivo, aperto, che si occupa di contenuti. Un progetto politico, per essere tale, si deve nutrire del confronto costante con la società e saperne dare rappresentanza. Per fare questo c‘è bisogno di un partito aperto e strutturato, che sappia indicare - attraverso la sua articolazione territoriale in Circoli e Coordinamenti di Valle - soluzioni alla comunità, grazie ad un rapporto costante con i corpi intermedi, le associazioni, le istituzioni, i cittadini. C‘è il bisogno di far emergere una nostra visione comune del Trentino, soprattutto in relazione ai problemi che la politica sarà chiamata ad affrontare nel prossimo futuro: l‘economia e il lavoro, l‘autonomia e le sue riforme, il rinnovamento della classe politica, la gestione delle risorse collettive, l‘innovazione sociale e del welfare ecc.

5 Dicembre 2013

Primarie 8 dicembre. Tutti i seggi in Trentino

Domenica 8 dicembre 2013 si vota per le primarie relative all’elezione del segretario nazionale del Partito Democratico. In lizza tre candidati: Giuseppe Civati, Gianni Cuperlo e Matteo Renzi.

Di seguito riporto l’ubicazione dei seggi nella Provincia di Trento. Un’informazione  tecnica, la mia, di fronte ad un passaggio che non mi entusiasma e che avverto lontano, anche in considerazione al fatto che non mi riconosco in nessuna delle mozioni politiche congressuali nazionali proposte. La mozione che avrei sostenuto e fatta mia, quella territoriale ed europea, non sembra aver cittadinanza nel dibattito del PD. 

8 Novembre 2013

8 dicembre, Elezioni Primarie del Partito Democratico

8 DICEMBRE, Elezioni Primarie

L’8 Dicembre si svolgeranno le primarie aperte del Partito Democratico per eleggere il suo segretario nazionale e candidato premier e la sua assemblea nazionale. Tutti coloro che si riconoscono nel Partito Democratico possono partecipare al voto, non è necessario essere iscritti: basta aver compiuto sedici anni e portare con sé carta d’identità, tessera elettorale e versare 2 euro. Gli iscritti al Pd 2013 non sono tenuti al versamento di questo contributo, ma saranno automaticamente iscritti all’Albo delle elettirici e degli elettori.
Ecco le mozioni con le quali i candidati presentano le loro idee e i loro programmi, ai regolamenti e le modalità di voto.

- MOZIONE CUPERLO
- MOZIONE RENZI
- MOZIONE PITTELLA
- MOZIONE CIVATI

2 Ottobre 2013

Per una nuova stagione dell’autonomia

Presentato oggi a Trento il programma elettorale del Partito Democratico del Trentino in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale

(1 ottobre 2013) Rafforzare la nostra impronta riformatrice misurandoci con la sfida del cambiamento è il modo migliore per fare del Partito Democratico del Trentino il perno di un progetto politico capace di consolidare e rendere più sostenibile il nostro livello di benessere e coesione sociale. Per venire a capo di questo stato di cose, abbiamo detto che occorre "fare meglio con meno", il che significa valorizzare al meglio le risorse, le vocazioni, le potenzialità, le intelligenze, le esperienze e la fantasia di cui è ricca la comunità trentina in una mobilitazione forte, partecipata e coesa. Questo sentirsi comunità è la vera risposta a una crisi che, in quanto strutturale, rappresenta un contesto nuovo e imprescindibile nel quale è necessario dare risposte nuove a sfide non rinviabili.

19 Settembre 2013

Il Trentino che verrà. Un sondaggio

(19 settembre 2013) Un sondaggio demoscopico commissionato dal PD del Trentino e realizzato nel mese di settembre sulle intenzioni di voto in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale del prossimo 27 ottobre.

L’esito indica una netta preferenza per il candidato Ugo Rossi e confermerebbe il PD al primo posto, ma la soglia del 40% sarebbe superata di pochissimo. Il che ci dice che è necessario impegnarsi a fondo per rendere più robusto il risultato della coalizione, del PD e dei candidati che possano dare maggiore affidabilità coalizionale.

4 Settembre 2013

Cambiare restando noi stessi ecco la sfida del congresso

di Gianni Cuperlo

Dobbiamo cambiare tutto quel che va cambiato, ed è tanto. Nei mesi passati mi è stato chiesto di dare una mano accettando di fare una cosa tra le più impegnative: discutere le ragioni del nostro partito e candidarsi a guidarlo come segretario per una fase. Ho ascoltato la richiesta. Ma soprattutto ho un rispetto profondo per le intelligenze e i sentimenti che vivono tra la nostra gente. E allora, per coltivare quella proposta e avviarne il cammino, ho provato a raccontare con queste note alcune idee sul Pd e sull’Italia dei prossimi anni. Non è ancora la piattaforma che presenterò quando ci saranno regole e date certe. Sono solo appunti che l’ascolto di questi mesi ha già arricchito e che metto a disposizione.

Bisogna crederci

Credo in un Partito democratico per il nuovo tempo. All’Italia non basta qualche riforma. La prova è dire su cosa fondare un’altra idea del nostro futuro in Europa. Su quali principi incardinare una stagione che abbia al centro il valore della persona, una nuova condizione umana che interroga scienza, economia, civiltà. L’Italia rinascerà se la politica cambierà il potere per distribuirlo a chi oggi non sa neppure cos’è.

29 Agosto 2013

Il nuovo assetto del PD del Trentino. Italo Gilmozzi coordinatore fino al congresso.

(28 agosto 2013) L’Assemblea provinciale del Partito Democratico del Trentino, preso atto delle dimissioni del Segretario provinciale, ha deciso di attivare la procedura congressuale per la rielezione del segretario e dell’Assemblea, che si terrà dopo le elezioni provinciali, e comunque entro l’anno. Gli organismi dirigenti rimarranno in carica fino al congresso, ma l’Assemblea ha deciso di affrontare le elezioni con una riorganizzazione straordinaria del partito, che è comunque volta alla prosecuzione della gestione unitaria del partito assicurando il coinvolgimento di tutti. 

12 Agosto 2013

No alla deriva personalistica, sì a spazi di vera partecipazione

di Alessandro Branz 

( 7 agosto 2013) È difficile dar torto ad Elisa Filippi quando (l’Adige, 2 agosto) constata come i conflitti interni al Pd, anziché essere caratterizzati da questioni di carattere politico, programmatico o ideale, sembrino privilegiare aspetti di tipo correntizio, legati alla «gestione del potere interna al Partito’ (anche se un’osservazione di questo genere non andrebbe solo enunciata, ma anche attentamente verificata e dimostrata).

9 Agosto 2013

Spazio o progetto politico?

di Alessandro Olivi

Il PD deve decidere se vuole essere spazio o progetto politico. La differenza è sostanziale e dirimente. E’ quella che c’è tra un insieme di individui e un collettivo.
Oggi il PD assomiglia più ad uno spazio che ad un progetto. Invece in una fase storica in cui si stanno dissolvendo i vincoli comunitari, c’è bisogno di partiti che non si limitano ad ospitare aspettative e aspirazioni personali, ma che assolvano alla funzione di costruire un tessuto connettivo che tenga insieme valori, idee e proposte condivise. No, quest’ultima non è un’idea vecchia di partito, come certamente si affretterà a dire qualcuno che ambisce invece, in nome del nuovo, a riproporre modelli ottocenteschi dove non erano previste organizzazione sociali e politiche attraverso le quali i soggetti più deboli potevano incidere nelle decisioni pubbliche. Al contrario, è l’essenza stessa di un modo di vivere ed interpretare la politica come avventura collettiva e di popolo.

30 Luglio 2013

Il valore di ascoltarsi

di Norma Micheli 

Mentre scrivo, leggo le parole di Nicoletti e lo ringrazio per il tono, la chiarezza e il lavoro svolto. All’assemblea di domenica 28/7 ero assente. Quindi posso essere ascritta subito al gruppo delle interpretazioni. Se ci fossi stata avrei votato a favore delle dimissioni date, anche se ciò avrebbe comportato  votare contro persone che stimo da tempo o che nel PD ho imparato a stimare: parlo di Segretario, Presidente e componenti del Coordinamento.

Avrei votato a favore non perché sono partigiana degli uni o degli altri ma perché credo che la nostra sia stata una sconfitta politica e d’azione profonda, in cui tutti, anch’io, abbiamo svolto la nostra parte, ciascuno secondo il peso del proprio ruolo.

Capisco bene però che mentre si pensa ad accettare le dimissioni è necessario anche concretizzare un’ipotesi di successione. Dunque comprendo bene le ragioni per cui l’Assemblea non ha portato a compimento il percorso.