di Luca Zeni
Buongiorno a tutti.
Sabato scorso anche gli eletti trentini hanno partecipato
all’assemblea nazionale del Partito Democratico; desidero
rendere partecipe l’assemblea di alcune impressioni,
avendovi trovato luci ed ombre.
di Alessandro Branz
Lo dico senza false ipocrisie: saluto positivamente l’uscita di Francesco Rutelli dal Partito democratico. Ritengo si tratti di un gesto politico importante e di grande significato. E’ una scelta che serve a fare chiarezza, che evidenzia ancora una volta l’impraticabilità della strategia veltroniana finalizzata a concepire il Pd come un partito in grado di conquistare autonomamente il centro dello spazio politico.
grazie delle mail che mandi, e che leggo sempre volentieri. L’altra sera all’assemblea volevo salutarti di persona, sarà per la prossima. Sul tuo articolo non ti nascondo di non condividere alcuni passaggi.
Una partecipazione consapevole se è vero che l’esito del voto sul segretario trentino (33% a Nicoletti, 28% a Tonini, 25% a Pinter e 13% a Veronesi) ha visto una netta riarticolazione dei suffragi rispetto al voto per il segretario nazionale (55% Bersani, 31% Franceschini, 15% Marino).
Giorgio Tonini è stato eletto alla Presidenza dell’Assemblea provinciale. Ricoprirà anche l’incarico dei rapporti con il PD nazionale, Roberto Pinter si occuperà degli enti locali e della prossima scadenza delle elezioni comunali mentre Renato Veronesi assumerà uno specifico incarico di raccordo con i Circoli territoriali del PD del Trentino.
Nell’assemblea nazionale dei delegati del PD, intanto, Pierluigi Bersani è eletto ufficialmente segretario nazionale, Enrico Letta vice e Rosy Bindi nel ruolo di presidente del Partito.
di Roberto Pinter
E’ stata una grande sorpresa la partecipazione alle primarie del Partito Democratico. Lo è stata in tutta l’Italia perché ha dimostrato che c’è un popolo democratico che crede ancora nella politica e nel PD, lo è stata in Trentino dove la spinta del nazionale si è unita a quella mossa dalle centinaia di candidati che hanno partecipato alla elezione del nuovo gruppo dirigente del PD trentino. ...
A livello nazionale i votanti sono stati quasi 3 milioni. Il nuovo segretario nazionale del PD è Pierluigi Bersani che supera il 50% dei voti.
In Trentino hanno votato 20.850 persone.
Un risultato davvero straordinario, a testimonianza di una domanda politica più forte che mai.
Per il segretario nazionale in Trentino hanno votato per Bersani il 54,97%, per Franceschini il 31,48%, per Marino il 13,55% (dati ancora ufficiosi).
Per la segreteria del PD del Trentino, nessun candidato supera la soglia del 50%. Il più votato è Michele Nicoletti (33,1%) seguito da vicino da Giorgio Tonini (28,18%) e Roberto Pinter (25,02%). Più distanziato Renato Veronesi, al 13,55%. Sarà dunque l’assemblea degli eletti a stabilire chi sarà il nuovo segretario.
Ad un primo assolutamente provvisorio calcolo dei seggi per il collegio di Lavis si potrebbero assegnare 2 seggi a Pinter, 8 a Tonini, 5 a Nicoletti; in quello di Pergine 3 a Pinter, 3 a Tonini, 2 a Veronesi e 4 a Nicoletti + 1 alle Minoranze; a Rovereto 6 a Pinter, 2 a Tonini, 5 a Veronesi e 5 a Nicoletti e a Trento 4 a Pinter, 6 a Tonini, 1 a Veronesi e 7 a Nicoletti.
Quindi avremo un’assemblea composta da 15 eletti nelle liste Pinter, 19 Tonini, 21 Nicoletti e 8 Veronesi + 1 rappresentante delle minoranze linguistiche.
Riportiamo i nomi delle elette e degli eletti nell’Assemblea del PD del Trentino
I risultati delle preferenze collegio per collegio li trovate nella sezione dedicata al PD del Trentino