Mentre attraversiamo la periferia sud di Milano, fra nuovi insediamenti urbani e quel che rimane di vecchie aree rurali, ci chiediamo come si possa invertire questa follia che sotto ogni latitudine porta milioni di esseri umani a concentrarsi in agglomerati dove la qualità del vivere non ha proprio cittadinanza. E' una domanda che in questa nostra avventura (il viaggio nella solitudine della politica) ancora solo evocata ed in via di preparazione sembra riemergere in continuazione. Ne abbiamo parlato a Torino con Marco Revelli a proposito delle “Scuole del ritorno” (http://retedelritorno.it/), ne parlo a Milano con Mario Agostinelli che mi racconta di un'esperienza pugliese nella quale i giovani ritornano ai vecchi mestieri rivitalizzando antichi borghi semi abbandonati, se ne parla a Trento nell'ambito del festival “Greenweek” con la presentazione del libro di Maurizio Dematteis “Via dalla città” (Derive/Approdi edizioni). ...
... Non è un caso che nel primo "sopralluogo" per immaginare un itinerario capace di coinvolgere il nord-ovest italiano ci sia capitato di passare la mattina a discutere di terre alte e aree interne, di trasformazione dei modelli produttivi, di nuovi paradigmi dello sviluppo nella casa e tra gli scaffali che ospitano l'archivio di Piero Gobetti e di bere un caffè in uno spazio di co-working a poche centinaia di metri di distanza parlando di progetti di riqualificazione urbana a base culturale e di ecosistemi innovativi nel meridione, tra Europa e Mediterraneo. Non contenti abbiamo concluso la nostra esplorazione piemontese spingendoci fino a Ivrea, lì dove Adriano Olivetti sperimentò un modello di relazione tra fabbrica e comunità, tra tecnologia e cultura, tra imprenditoria e inclusione sociale. Un'ipotesi che mantiene ancora oggi - nonostante la malinconica condizione di generale dimenticanza del lascito olivettiano - tratti di incredibile modernità...
Balcani, un caleidoscopio sulla postmodernità
Un incontro formativo con due classi quarte del Liceo Da Vinci di Trento che andranno a Sarajevo.
Nella bella ed affollata cornice di PaggeriArte accanto al Palazzo Ducale di Sassuolo, sabato scorso è stata presentata la mostra fotografica di Luigi Ottani ed il volume “Dal libro dell'esodo” curato da Roberta Biagiarelli che di un loro viaggio ai confini di un'Europa smarrita dalla paura sono la testimonianza. Luigi e Roberta hanno raccontato la rotta balcanica della fuga dalle guerre e dal terrorismo, con il pudore e l'attenzione di mettere a fuoco la dignità delle persone: una sequenza di immagini che negli ingrandimenti in bianco e nero danno conto con straordinaria efficacia di un'umanità in cammino alla ricerca di un futuro che nel loro paese era difficile immaginare; e un libro che queste immagini le raccoglie accanto alle parole di altre persone che provano ad interrogarsi su questo tempo.
“Radio Impegno” è una emittente radiofonica di Roma che in questi mesi ha messo a disposizione lo spazio delle sue nottate a chi ha qualcosa da raccontare. Nel freddo inverno capitolino che ben descrive la "nuttata" (come diceva Eduardo) di una città che fatica a trovare il bandolo della propria matassa, l'idea di uno spazio autogestito dedicato alle esperienze positive di impegno sociale e civile è tutt'altro che banale...
Con l'augurio di un anno ricco di immagini e di meraviglia.
Spettacolari le immagini dell'alba raccolte il primo di gennaio al Faro di Palascia, nei pressi di Otranto. Non si tratta solo del punto più a Oriente di questo paese, è soprattutto un luogo magico dove si osserva, si studia, si formano giovani, si crea cultura ambientale.
Ci siamo stati nel mese di ottobre (vedi il racconto di viaggio http://www.michelenardelli.it/commenti.php?id=3821) ed il genio del luogo (che in questo caso ha un nome e un cognome, Elio Paiano) ci ha lanciato una proposta che vorrei condividere con altri amici mediterranei: una rete di luoghi magici come questo da cui far ripartire un disegno in grado di unire le sponde e le genti di questo "mare di mari", alla faccia di chi parla di "scontro di civiltà".
Ecco le immagini dell'alba al Faro di Palascia:
Ieri Terzo e Hon si sono uniti in unione civile. Una cerimonia non dissimile dal matrimonio civile, ma quella che si è celebrata nella bella cornice di Palazzo Geremia a Trento era piena di significato per il riconoscimento ufficiale di un legame fra persone dello stesso sesso, così come previsto dalla legge sulle unioni civili recentemente approvata dal Parlamento Italiano. Devo dire che è stato un momento emozionante anche per me che insieme all'amico Beppe Ramina ero coinvolto come testimone di questo rito civile.
"Noi e loro". Quella torsione che cambia la prospettiva...
Diario della "tre giorni" di Tulime ad Alcamo (TP), per riflettere sulla cooperazione di comunità e sulla "banalità del bene".
di Michele Nardelli
Parto da casa che è ancora notte fonda, fa freddo e del resto le mezze stagioni non ci sono più. Volo Ryanair da Verona a Palermo, niente da segnalare se non fosse per i caratteri postmoderni della proposta, dalle tariffe diversificate a seconda di quanto urgente sia il tuo volo al “gratta e vinci” che ti propongono insieme alle proposte commerciali “esenti IVA”, i cui proventi (del gratta e vinci) sono naturalmente destinati ai bambini di un noto ospedale fiorentino. Non se ne può più...
Far nascere mille fiori da questo letame.
Mentre ritorno nel cuore di una notte piena di nebbia da Pavia (dov'ero lunedì sera a parlare di Balcani), penso alla triste vicenda di Razi e Soheila Mohebi, derubati di tutto mentre andavano in treno alla Malpensa dove avrebbero dovuto prendere il volo per ritornare dopo molti anni in Iran, paese natale di Sohelia...