3 Dicembre 2011

sabato, 3 dicembre 2011

... Zygmunt Bauman dice cose di buon senso in cui è facile ritrovarsi. Dice ad esempio ai ragazzi del Liceo da Vinci che lo interrogano che l'ingiustizia e la violenza di questo mondo non generano - come si è visto nel corso del Novecento - un diverso futuro ma solo campi minati. Dice che la quantità di informazioni di cui disponiamo non crea necessariamente conoscenza bensì apatia e nebbia in cui tutto si confonde e si giustifica. Dice che quel che si impara nelle università serve ben poco perché la rapidità delle trasformazioni richiede una formazione che sappia adattarsi e cambiare in corsa i propri strumenti interpretativi. Ma per riprendere il dubbio di Paolo Ghezzi su L'Adige di oggi, Bauman appare ai miei occhi un grande poeta del vecchio mondo piuttosto che il profeta di quello nuovo. Anche perché i profeti non li si riconosce in vita, non godono di grandi onori, anzi di solito muoiono soli e inascoltati.
2 Dicembre 2011

venerdì, 2 dicembre 2011

... voglio ricordare Milena che nella notte fra giovedì e venerdì ha lasciato questo mondo a soli 52 anni. Milena Demozzi, dopo essere stata segretaria della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, era compenente la segreteria confederale. Dopo l'esplodere del male che l'ha tormentata per un paio d'anni non ho più visto Milena ed il ricordo che ne ho è della donna combattiva di sempre, con i suoi begli occhi sorridenti. Mi piaceva pensarla così, anche quando nell'incontrare il suo compagno Ottorino leggevo sul suo volto la disperazione. E lo stesso voglio fare ora che il destino se le l'è portata via...

28 Novembre 2011

lunedì, 28 novembre 2011

"Trentino Territorio di Qualità". S'intitola così il convegno promosso congiuntamente dalla Confederazione Italiana Agricoltori e da Slow Food alla Sala Rosa del palazzo della Regione a Trento. Nonostante sia lunedì mattina la sala è piena ma la cosa più importante è avvertire una grande sintonia fra le relazioni che vengono proposte (a cominciare da quella di Flavio Pezzi che della CIA trentina è presidente) e le riflessioni che ho proposto in questi mesi attorno alla necessità di "ripartire dalla terra"...
26 Novembre 2011

sabato, 26 novembre 2011

... Fra i relatori c'è Alberto Tridente. Con Alberto ci conosciamo fin da quando lavorava come responsabile dell'ufficio internazionale della FIM Cisl, parlo di trent'anni fa. Amico personale di Lula, il Brasile è stata e continua ad essere la sua seconda patria. Ho un ricordo nitido di quando - proprio grazie all'invito di Alberto - incontrai a Roma quel sindacalista dei metallurgici che sarebbe poi diventato presidente del più grande paese dell'America Latina. Anche Tridente divenne parlamentare europeo e le nostre traiettorie di impegno e di amicizia continuarono nel tempo ad intrecciarsi. Serbo con me il ricordo indelebile di quando andammo insieme in Messico per partecipare alla campagna elettorale di Cuatemoc Cardenas, candidato presidente del PRD. Era il 1994, l'anno delle rivolta indigena in Chiapas, e noi eravamo lì. Passammo tre settimane attraverso villaggi sperduti e moderne metropoli, un'esperienza davvero indimenticabile... 
24 Novembre 2011

giovedì, 24 novembre 2011

...è questa l'altra faccia della riforma istituzionale tanto è vero che se oggi riscontriamo delle difficoltà di far procedere la riforma delle Comunità di Valle lo si deve in primo luogo proprio ad un apparato che non vuole cedere potere. Si tratta, come si può ben capire, di un tema delicatissimo sul quale la Giunta chiede una delega di lavoro. In terza Commissione ho votato a favore dell'articolo 24 proprio ricevendo garanzie dall'assessore Mauro Gilmozzi che il disegno che deve informare il percorso di riorganizzazione debba essere condiviso in sede consiliare. Quel che invece appare proprio come un errore politico è la scelta di sottoporre questo articolo ad abrogazione o al voto di astensione, che si configura come un atto di sfiducia. Che depotenzia la riforma e la riorganizzazione, quasi dovessimo rappresentare la buca delle lamentazioni corporative, dei dirigenti messi in discussione, dei conservatorismi e delle inamovibilità...
23 Novembre 2011

mercoledì, 23 novembre 2011

...vado a Roncegno, dove è previsto uno degli incontri del tour trentino del nostro Gruppo consiliare "L'autonomia nell'epoca della crisi". Il mio fondo che oggi "L'Adige" pubblica in prima pagina è lo spunto da cui partiamo con Luca Zeni nel confronto con i presenti. Ne viene una discussione politica a tutto tondo, con molti interventi anche critici ma di spessore, che spazia dal territorio alle questioni globali. Che mi conforta nell'utilità di interrogarci sul senso e nel porre la necessità di "reinventarsi" nel rapporto che abbiamo tanto con l'uso delle risorse, quanto nelle nostre relazioni. Che la politica si debba porre queste domande non è affatto scontato. Che emergano in questo bel paesino della Valsugana dal fascino europeo, in una serata promossa da un partito, nemmeno.  
21 Novembre 2011

lunedì, 21 novembre 2011

... Che l'astensionismo abbia contribuito alla sconfitta di Zapatero è probabilmente vero, ma l'indicazione di voto degli "Indignados" aveva più un significato politico che un peso rilevante sul piano dei numeri. Zapatero ha perso per un'insieme di ragioni, gli effetti della crisi e della disoccupazione in primo luogo, dicono tutti gli osservatori. Personalmente ho un'idea un po' diversa: il leader del Psoe è stato sconfitto perché non è riuscito a proporre una nuova narrazione in un paese tradizionalmente diviso fra destra e sinistra, fra cattolici e laici, conservatori e progressisti, centralisti e autonomisti. Capace cioè di rimescolare le carte e con esse le appartenenze, riproponendo invece lo schema di sempre...
19 Novembre 2011

sabato, 19 novembre 2011

... Davvero difficile immaginare come mettere le catene a questo mostro che ha trovato il modo di moltiplicarsi anche nella crisi, attraverso un sistema di scommesse che realizza immense fortune sulle tragedie e sulla bancarotta degli altri, sulle guerre come sulle carestie. Mettergli le briglia è il tema del nostro presente. Posto giustamente anche dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama (dall'alto, dunque)  che però si è dovuto subito arrendere o dalla Commissione Europea risfoderando la proposta della Tobin tax senza però ottenerne fin qui un bel niente.  E', del resto, la questione che hanno posto gli indignados (dal basso, in questo caso) che da mesi assediano Wall Street, ma anche questo movimento rischia di fare la fine dei World Social Forum, soffocato dall'ideologia...

16 Novembre 2011

mercoledì, 16 novembre 2011

All'ingresso dell'aula una piccola folla con le bandiere sindacali accoglie i Consiglieri Regionali. Sono qui per dire alle persone che pure hanno contribuito ad eleggere e che probabilmente hanno pure votato, che in un contesto di così forte difficoltà economica la politica e le istituzioni devono dare un esempio di sobrietà e di responsabilità. E non si può che dargli ragione. ... Vedo i volti di una vita, amici e compagni con i quali ho condiviso lotte e speranze, ed è una strana sensazione. Non c'è astio, né animosità. Avverto distanza, questo sì, nonostante le strette di mano. Non so dire se si tratti di una sensazione psicologica, di un gioco delle parti che non mi piace a prescindere, oppure se si sia interrotto qualcosa, in virtù del fatto che le persone elette in Consiglio Regionale e Provinciale entrino a prescindere a far parte della "casta".
14 Novembre 2011

lunedì, 14 novembre 2011

... In questo quadro si va sviluppando anche il confronto con le realtà del credito trentino. Ho posto personalmente al presidente Dellai ancora un anno fa il tema che metto sotto il titolo di "Finanza di territorio", ovvero la valorizzazione del risparmio e della previdenza per sostenere sul piano finanziario le linee strategiche dell'economia territoriale. In particolare come coinvolgere il sistema del credito rurale trentino, il sistema PensPlan, Itas e altri soggetti che in rete con la Cassa del Trentino dovrebbero contribuire - in una situazione di forte instabilità finanziaria - a garantire un retroterra di investimento non genericamente sul territorio, bensì agli ambiti dell'economica locale che consideriamo strategici...
12 Novembre 2011

sabato, 12 novembre 2011

... Devo dire che a vedere le immagini che passano su Ballarò, il pensiero va a quel 1992 quando di fronte all'hotel Raphael Bettino Craxi venne fatto oggetto di scherno e di lancio di monetine. Non ne ho un buon ricordo, e non certo perché ritenessi il segretario del PSI un buon uomo. La gioia che si vede nelle piazze in queste ore rappresenta più un grido di liberazione, certo, ma dobbiamo dirci altrettanto onestamente che se Berlusconi ha governato in questi anni non è stato grazie ad un colpo di stato ma al consenso ottenuto fra gli italiani. Poco importa se su tale consenso abbiano pesato significativamente i mezzi di informazione di proprietà della Fininvest. Piuttosto, la domanda che ci dovremmo fare è come abbia potuto l'Italia riconoscersi nel suo populismo, di come cioè è andato imbarbarendo questo paese. Uscire dal berlusconismo, significa mettersi alle spalle una cultura che è diventata un modo di essere di tanti italiani, fatto di  disvalori e cattiveria. E, sotto questo profilo, le cose sono un po' più complicate, i cambiamenti saranno meno rapidi...
9 Novembre 2011

mercoledì, 9 novembre 2011

... Osservo con preoccupazione alle vicende politiche di queste ore. Se sembra ormai finalmente finita l'era Berlusconi, non mi convince per niente l'idea di governi tecnici in mano ad economisti o banchieri che per anni ci hanno cantato i poteri di autoregolazione dei mercati e che alle ragioni delle crisi (finanziaria, ecologica, morale e politica) non sono affatto estranei. Servono scelte politiche coraggiose e, semmai, un governo istituzionale che possa ridare un po' di credibilità al volto dell'Italia e cambiare rapidamente la legge elettorale, per poi andare entro la primavera a nuove elezioni politiche...