21 Luglio 2012

sabato, 21 luglio 2012

... Non si tratta - visto che n'è parlato nei giorni scorsi - semplicemente di proporre una selettività nel sostegno pubblico, pure necessaria, ma di puntare sui settori che pensiamo strategici, verso i quali sviluppare innovazione e creatività. Dopo anni dove era sostanzialmente il mercato a disegnare l'economia, occorre ridare finalmente senso al concetto di politica economica. Anche qui, sgombriamo il campo da malintesi. Non l'astratta pianificazione di natura statalistica che abbiamo conosciuto in passato, piuttosto lo studio antropologico del territorio come soggetto che vive nel rapporto virtuoso fra natura e presenza dell'uomo che ne ha plasmato storia, cultura, insediamenti, saperi...  Uscendo dallo schema che associava il lavoro all'industria, in una spirale che ha prodotto livelli mai conosciuti prima di insostenibilità. Perché nel superamento della società rurale verso quella industriale abbiamo plastificato l'immaginario e finanziarizzato l'economia...
20 Luglio 2012

venerdì, 20 luglio 2012

Franco Dalvit ci ha lasciati il 20 luglio 2002, dieci anni fa. Con l'angoscia di salutare per l'ultima volta Rosanna, Silvia e Giorgio, ma con la serenità di aver vissuto con pienezza quei cinquant'anni che la vita gli aveva donato. Quella stessa serenità che mi trasmetteva quando lo andavo a trovare e che continuo a portarmi dentro quando penso allo scorrere del tempo e alla limitatezza della nostra esistenza. Che pure facciamo fatica ad imparare se è vero che poi cediamo al delirio che ci prende nell'esercizio dei ruoli...
19 Luglio 2012

giovedì, 19 luglio 2012

... Per uscire dalla crisi, in altre parole, bisogna emanciparsi dalla subalternità alla finanziarizzazione dell'economia e ad una visione incapace di connettere territori e dimensione sovranazionale dei problemi. Vuol dire ripensare la politica anche nelle sue forme che oggi si rivelano incapaci di leggere questo tempo. Il resto della giornata del Consiglio Provinciale se ne va in un lungo ed estenuante ostruzionismo da parte della Lega sul DDL 314 che ha lo scopo di metterci al riparo dalle politiche nazionali in materia di gestione dei servizi. Un provvedimento che assicura ai Comuni la gestione del servizio idrico e conferma la strategia che abbiamo avviato di ripubblicizzare la gestione dell'acqua anche in quelle realtà dove era stata data in gestione a Dolomiti Energia, SPA a maggioranza pubblica ma non al 100%...
18 Luglio 2012

mercoledì, 18 luglio 2012

...  Quando parliamo di software libero e di open source pensiamo di avere a che fare con chissà quali marchingegni elettronici complicati, ma in fondo le cose sono più semplici di quel che appare. Ciascuno di noi ha a che fare con un personal computer e usa dei programmi. Questi programmi possono essere a licenza proprietaria o libera. Nel primo caso li paghiamo comprandoli dai grandi network che ne curano l'aggiornamento periodico (in genere con un costo accessorio), i linguaggi e i dati che vengono usati sono chiusi e immodificabili, tant'è vero che il materiale in archivio diventa progressivamente inservibile. Nel caso delle licenze open source, i programmi sono scaricabili gratuitamente, sono modificabili e adattabili alle esigenze specifiche, i soggetti che ci lavorano possono essere del territorio e avere conoscenza delle specificità, dunque favorire la creatività e le professionalità locali. I dati sono accessibili e costituiscono un bene comune. Tutto qui?
17 Luglio 2012

martedì, 17 luglio 2012

... si pone un problema di ordine politico prima ancora che di natura finanziaria. Perché quello che emerge dal governo dei tecnici è un'impostazione tutt'altro che tecnica, di vera e propria deriva centralistica. Una diversa idea di Repubblica di stampo prefettizio che fa piazza pulita delle autonomie locali, di quelle ordinarie come di quelle speciali. Occorre dunque difendere la biodiversità istituzionale. Emerge inoltre una diversa idea di società, attraverso un processo di verticalizzazione che è l'opposto di quel che noi siamo come comunità, un'articolazione orizzontale insieme istituzionale e sociale che intendiamo difendere come elemento essenziale di coesione sociale. E infine, nell'agire di questo governo, emerge un'idea molto distante di lealtà e di rispetto delle istituzioni, che straccia quel delicato meccanismo di equilibrio fra istituzioni che ha retto fin qui, impedendo processi di omologazione e di spaesamento...
13 Luglio 2012

venerdì, 13 luglio 2012

... La crisi, infatti, non è solo della politica. La crisi investe ogni segmento di questo difficile passaggio, fra un passato il cui peso specifico è stato gigantesco (il Novecento) e che pure non abbiamo ancora elaborato (e che per questo non passa), ed un futuro che ancora non sappiamo immaginare perché è la tecnica a scandirne le forme. In questa contraddizione, siamo immersi. Mentre perdiamo un sacco di tempo in stupidaggini, rottamazioni e regole, senza comprendere che il ricambio nasce in primo luogo dall'elaborazione della storia (anche quella più recente), qualcuno compra il futuro, dalla terra al cloud, la nuvoletta immateriale della conoscenza...

6 Luglio 2012

venerdì, 6 luglio 2012

... Finalmente un taglio significativo, dopo quello operato nella scorsa legislatura sui vitalizi, dei privilegi dei consiglieri. Non c'è ancora un voto formale ma l'accordo nella conferenza dei capigruppo prevede che entro settembre il Consiglio Regionale approvi una riforma strutturale delle indennità. E questo a prescindere dalle scelte individuali di chi, come il sottoscritto, ha deciso di devolvere la metà della propria indennità a progetti di comunità. Un altro piccolo miracolo è che in Consiglio Regionale si registri una discussione vera su PensPlan e la finanza di territorio: la mozione che prevede eticità degli investimenti, il non ricorso ai titoli derivati, un controllo costante e lo studio per verificare la possibilità di investire questo patrimonio anche sul territorio regionale (e di cui ero primo firmatario) viene approvata a larga maggioranza...
30 Giugno 2012

sabato, 30 giugno 2012

Diario di viaggio nell'Europa di mezzo. Quinta puntata.

... a Srebrenica, nel memoriale di Potoćari dove si ricordano le 8.372 vittime del primo genocidio in Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale. In questo luogo della memoria, che nulla concede alla retorica, si avverte una grande quiete. Quasi tutti i miei compagni di viaggio sono qui per la prima volta e il loro sguardo appare smarrito di fronte a questo mare di lapidi bianche. Sono tutte uguali, cambia solo il nome a cui sono riconducibili quei poveri resti ritrovati dopo anni nelle fosse comuni e la data di nascita. Nella loro uniformità e nell'allineamento perfetto raccontano la comunità di destino delle tante vite, ciascuna diversa dall'altra, che in quel luglio vennero spezzate grazie all'ipocrisia di una comunità internazionale che mise a protezione di migliaia di profughi centocinquanta ragazzotti olandesi che nelle rare immagini di quei giorni sembravano delle comparse, imbarazzate, impaurite e talvolta conniventi, come quando brindavano a rakija con i responsabili della mattanza...

 

29 Giugno 2012

venerdì, 29 giugno 2012

Diario di viaggio nell'Europa di mezzo. Quarta puntata. 

... Agli occhi di chi già ha imparato a conoscerla, come per chi è qui per la prima volta, il fascino della città non lascia scampo. Eppure Sarajevo è cambiata e sta cambiando, purtroppo non in meglio. La città che ha saputo resistere per millequattrocento giorni ai bombardamenti e ai cecchini, oggi ha paura. Quel che segna la città è l'onda lunga della guerra, ovvero della criminalità organizzata, della piccola malavita, ma anche dell'imbarbarimento delle relazioni fra le persone. Di una povertà crescente a fronte della ricchezza dei luoghi, degli anziani che non hanno di che vivere, stridente con il lusso di chi è arricchito nella guerra come nel dopoguerra...

26 Giugno 2012

martedì, 26 giugno 2012

Diario di viaggio nell'Europa di mezzo. Seconda puntata.

Maja ora è una giovane donna. Ma quando i suoi genitori la caricarono su un pullman polveroso, come lo sono i pullman di ogni esodo, estremo atto di amore per proteggerla dall'inferno, aveva appena undici anni. Finì nel fiume dei profughi. Come destinazione, un paese "e una lingua da imparare in fretta", dall'altra parte del mare. La guerra le ha portato via molte cose, il diritto all'adolescenza fra l'altro. Ma non la speranza. Così qualche anno fa ha deciso di rientrare in Bosnia Erzegovina per prendersi cura del suo paese...

24 Giugno 2012

domenica, 24 giugno 2012

Diario di viaggio. Prima puntata.

... il dolore che Goli Otok emana è per me ancora più lancinante. Il modello è quello inaugurato ad Auschwitz: "Arbeit mach frei", il lavoro rende liberi. Lo scheletro di una grande, ossessiva, allucinante... fabbrica della morte, dell'umiliazione, della demolizione psicofisica dei detenuti. E' stata in funzione fin quasi alla fine (1988) del paese che  l'aveva prodotta, praticamente ieri. Oggi è lì come una fabbrica dismessa delle nostre periferie urbane, un mostro trafitto le cui macerie di ferro ed eternit emanano ancora la loro vocazione mortale...

22 Giugno 2012

venerdì, 22 giugno 2012

" La Provincia autonoma di Trento, in coerenza con i principi costituzionali che sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, la promozione dei diritti umani, delle libertà democratiche e della cooperazione internazionale, riconosce nella pace un diritto fondamentale degli uomini e dei popoli, favorendo l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, sulla base del principio di sussidiarietà.

... A tal fine la Provincia autonoma di Trento promuove la cultura della pace attraverso gli interventi disciplinati dalle vigenti leggi provinciali in materia di sostegno alla cooperazione per lo sviluppo, di emigrazione e di immigrazione straniera extracomunitaria, di diritto allo studio, di formazione professionale e di cultura.

... La Provincia autonoma di Trento promuove inoltre una migliore conoscenza dei
problemi della pace, dei diritti umani, della solidarietà tra i popoli e delle modalità non violente di risoluzione dei conflitti, avvalendosi prioritariamente delle iniziative, degli studi, delle ricerche e della documentazione di cui alla presente legge".

(Art.1 della LP 11/91)

Fra i compiti del Forum: "... Formulare proposte alla Giunta provinciale in relazione agli strumenti di programmazione degli interventi provinciali in materia di cultura, di emigrazione, di immigrazione, di solidarietà internazionale, di istruzione, di formazione e di politiche giovanili"

(Art.7, comma g, della LP 11/91)