3 Novembre 2012

sabato, 3 novembre 2012

... Quando se ne andò il Consiglio Regionale del Piemonte lo ricordò come "il professor Alberto Tridente". Alberto aveva fatto le scuole elementari, ma insegnò nelle Università di mezzo mondo. Era espressione di un sapere collettivo di cui oggi si fatica a trovare traccia. Le parole mi si spezzano in gola. L'applauso della sala è il ringraziamento a tutto quel che Alberto Tridente ci ha donato, compreso quello sguardo attento sul Brasile, molto lontano dalla lettura manichea che pure ci viene proposta in una delle relazioni del mattino. Di fronte alla complessità del processo di trasformazione di quell'immenso paese ed anche alle devastazioni ambientali che una cultura sviluppista non riesce ad attenuare, la chiave della "rivoluzione tradita" è quanto di più ottuso e fuorviante si possa proporre. Un vizio antico. Anche per questo Alberto ci manca.

31 Ottobre 2012

mercoledì, 31 ottobre 2012

... Il percorso intrapreso in questi anni è proprio quello di indagare la pace e i diritti, non di evocarli come se fossero oggetto di propaganda, come avviene in ciò che rimane del movimento per la pace. Indagare la pace e la guerra è certamente più problematico, niente affatto assolutorio. Possiamo anche rimuovere la "normalità della guerra" e addebitarla alla responsabilità di qualcun altro, ma non andremo molto lontani. Per questo "nel limite". Perché ne vogliamo assumere tutta la complessità. Perché siamo angeli e demoni. O, tanto per fare un esempio evocato come una delle pagine positive del Novecento dal professor Petrella, non abbiamo ancora compreso che il welfare state in Occidente è stato possibile grazie ad un compromesso fra capitale e lavoro che avveniva sulla pelle di chi a quel tavolo di trattativa nemmeno aveva accesso (ovvero ai tre quinti dell'umanità)? Lo capiamo o no che le categorie (e i deliri) del Novecento ci hanno portato sull'orlo del baratro.  E che lo scollinamento del Novecento avverrà solo attraverso l'elaborazione delle drammatiche vicende che ne hanno fatto "il secolo degli assassini"? Se nemmeno sappiamo che cosa abbia rappresentato Arkhangelsk, come potremo uscirne?

28 Ottobre 2012

domenica, 28 ottobre 2012

... Servirebbe un racconto diverso. Ma per farlo occorre davvero elaborare il Novecento, per uscirne senza rimozioni. Non le scorciatoie, né il tifo... e nemmeno la nostalgia. Bisogna pensarci su. Occorre studio, rigore... pensiero. L'incrocio di sguardi. Non è impossibile. Tanto che in una domenica pomeriggio fredda e piovosa, nelle gallerie di Piedicastello, accade che la poesia, il cinema e la storia s'incontrino ed indichino pure un sentiero per la politica. Il problema è che la politica nemmeno se ne accorge.

25 Ottobre 2012

giovedì, 25 ottobre 2012

... Quando un anno fa l'appalto per la realizzazione della struttura andò deserto, a fronte degli oppositori che gridarono all'ennesimo imbroglio, dissi che questa era la dimostrazione che le condizioni poste nel bando erano così restrittive che di business non poteva esserci proprio traccia. La proposta di un piccolo impianto, per moduli a scalare e comunque a termine, rendeva l'operazione così poco conveniente che solo un soggetto pubblico avrebbe potuto gestirlo come una sorta di servizio alla comunità. E che questa cosa nei fatti avrebbe reso improbabile la sua realizzazione nelle dimensioni e con le caratteristiche tecnologiche previste. Così è stato. Il comportamento virtuoso dei trentini sul piano della raccolta differenziata e il decreto ministeriale relativo all'utilizzo del residuo come combustibile per alcuni tipi di centrali (ancora non ufficiale) hanno creato ora le condizioni per un aggiornamento del piano provinciale dei rifiuti tale da immaginare una struttura non necessariamente basata sull'incenerimento e di dimensioni decisamente meno impattanti e costose. Dunque una buona notizia...

22 Ottobre 2012

lunedì, 22 ottobre 2012

... il nodo di fondo, tanto per il PD del Trentino quanto per la coalizione di centrosinistra autonomista, è la narrazione di questa terra e del ciclo politico avviato con la leadership di Lorenzo Dellai. Il Trentino è una realtà che ha saputo costituire un modello alternativo a quello padano oppure rappresenta un sistema di intrusione pubblica nel libero mercato? La cooperazione è un tratto decisivo di diversità economica e sociale o è il manifestarsi della "magnadora"?  I Vigili del fuoco volontari (e più in generale il sistema della protezione Civile) sono un fattore di coesione sociale o l'esercito del Presidente? Le Comunità di Valle sono un passaggio essenziale nel processo di trasferimento dei poteri verso il territorio o un nuovo carrozzone per sistemare un po' di ceto politico? Potrei continuare...

19 Ottobre 2012

venerdì, 19 ottobre 2012

... Al "Circolo dei Ridicoi e dei Reversi" nel cuore del quartiere di San Martino c'è un via vai di persone che racconta di come questo vecchio rione ancora mantenga ancora la sua anima popolare. Qui, mercoledì 17 ottobre, si svolge l'incontro fra due esperienze nate negli ultimi anni, "Comunità Responsabile" e "Politica Responsabile". Esperienze diverse ma complementari, a partire dalla necessità di superare l'opacità della politica. Sul piano dell'approfondimento su alcuni temi cruciali come l'autonomia "Comunità Responsabile", incontro trasversale di esponenti del territorio; più attenta alla circolazione delle idee e alla necessità di una nuova sintesi culturale (che purtroppo nel PD non c'è stata) l'esperienza di "Politica Responsabile", un sito web ma soprattutto la ricchezza di 55 direttori responsabili che hanno proposto le loro idee e stimolato un migliaio di interventi attorno a temi di grande attualità. Ci troviamo per uno scambio di idee sullo stato della politica trentina, per condividere le nostre attività e per proporre una prima riflessione comune legata al tema delle Alpi quale progetto politico, che realizzeremo il 17 novembre in Primiero, nella stupenda cornice della Val Canali.

16 Ottobre 2012

martedì, 16 ottobre 2012

... Nell'opacità di questa cornice, il profilo della nuova legge finanziaria trentina dovrebbe portare la nostra gente a comprendere appieno la delicatezza di questo passaggio. Insomma, non basta dire che la situazione non ci permette i margini degli anni precedenti, dobbiamo capire che è necessario cambiare. Non solo garantendo più qualità con meno risorse (il "meglio con meno" di cui parlavamo negli anni precedenti), ma cambiando il nostro modo di rapportarci al lavoro, alle risorse che ci offre l'ambiente in cui viviamo, ai consumi, al welfare, allo studio e alla ricerca... rendendoci tutti partecipi di una grande scommessa collettiva. Questa è, in fondo, l'autonomia...

15 Ottobre 2012

lunedì, 15 ottobre 2012

...  Accadono poi strane coincidenze. Nel giorno in cui l'amico Rade mi racconta di una sanità trentina incapace ad aprirsi ad altre visioni, un'altra persona che conosco per la sua serietà e impegno professionale in quest'ambito mi espone un quadro piuttosto preoccupante di progressivo impoverimento qualitativo dell'ospedale provinciale, nonostante quella trentina sia una sanità ricca di risorse finanziarie: concorsi andati deserti, mancanza di una politica per portare in Trentino figure di eccellenza, un diffuso fenomeno migratorio per gli interventi più complessi, perfino scarsa qualità nei servizi a cominciare dal cibo scadente in appalti che ancora non tengono conto delle leggi provinciali in materia di filiere corte (che cosa ci fa il latte Giglio nelle corsie dell'ospedale Santa Chiara?)...

12 Ottobre 2012

venerdì, 12 ottobre 2012

... non mancano cose da raccontare, ma quello di cui vi voglio parlare nel diario di questa settimana non riguarda gli impegni istituzionali o gli incontri pure interessanti di questi giorni. No, vi voglio parlare del dolore e della rabbia per come le nostre vite di corsa nemmeno si accorgano di qualcuno che non c'è più. Mi scrive Rade, un amico di origine jugoslava che da vent'anni risiede in questa nostra terra. Ma soprattutto, il compagno di Marcella. La sua mail che leggo in una mezzanotte autunnale mi dice che Marcella l'8 luglio dell'anno scorso ha lasciato questo mondo, consumata da un tumore che in pochi mesi se l'è portata via. E che quello allegato è la bozza di un libro che Rade ha dedicato al suo calvario e che Marcella stessa avrebbe voluto scrivere se l'esito di questa storia fosse stato diverso...

8 Ottobre 2012

lunedì, 8 ottobre 2012

La settimana inizia con una riunione del Gruppo consiliare provinciale del PD del Trentino che ha come oggetto il tema dei costi della politica. Dove nell'accezione comune si sommano cose molto diverse fra loro ma che purtroppo tendono a sovrapporsi, pericolosamente. Una cosa sono infatti i privilegi che le istituzioni riconoscono alle persone che vengono elette nei parlamenti nazionali e locali, altra cosa sono i costi di funzionamento delle istituzioni e altro ancora sono i costi della politica. Di fronte all'iniziativa del governo (adottata peraltro su richiesta della conferenza delle regioni, la prima cosa da rilevare è che tagliare in questo modo il numero dei consiglieri regionali mi sembra una sciocchezza demagogica. Per mettere mano alle istituzioni ci vuole prudenza e un disegno organico di bilanciamento dei poteri. Perché farlo sull'onda di un clima avvelenato e avverso alla politica rischia di produrre solo scasso istituzionale...

7 Ottobre 2012

domenica, 7 ottobre 2012

... La sostenibilità, parola abusata e stiracchiata da tutte le parti. Non è infatti il massimo carico consentito in un determinato momento, come qualcuno cerca di far intendere. Se infatti carichiamo un asino oltre la sopportazione, questo non farà nemmeno un passo. Se il peso è sopportabile ma comunque molto pesante lo reggerà per qualche tempo, ma alla fine ne uscirà provato e schiatterà. Che cos'è allora la sostenibilità? La sostenibilità è data dalla riproducibilità di un equilibrio che si è realizzato nel tempo, la cura del territorio come un essere vivente in dialogo con la storia, i saperi, le culture. Un rapporto coevolutivo fra uomo e natura...

5 Ottobre 2012

venerdì, 5 ottobre 2012

... L'aver cancellato la provincia di Belluno ha prodotto uno scasso istituzionale che rischia di avere conseguenze oltre ogni immaginazione. O forse non ci accorgiamo che gli stati nazionali non reggono più? Temo che la politica non sappia cogliere, presa com'è dal malcostume e dalle primarie, quel che sta accadendo in Europa, fra crisi finanziaria e cortocircuiti ideologici. E quel che sta accadendo in Catalonia, forse la regione più prospera della Spagna che ha intrapreso la strada dell'indipendenza, non va affatto sottovalutato. O forse pensiamo che la crisi profonda della politica non abbia effetti anche sulla capacità di tenuta delle istituzioni? Come già nella tragedia degli anni '90 nel cuore dell'Europa, che non abbiamo saputo prevedere e poi saputo leggere, occorre uno sguardo lungo per evitare che si giochi col fuoco. Il primo ministro greco paragona la situazione nel suo paese a quella della Repubblica di Weimar la cui fine aprì la strada al nazismo. Per quel che mi riguarda, da tempo vado parlando di "dannunzianesimo". Il clima polveroso di questi giorni mi inquieta. Oggi come un tempo è l'Europa il ventre molle. La sua crisi e la sua distanza dal sentire comune dovrebbe costituire motivo di riflessione. Ma purtroppo così non è.