18 Maggio 2013

sabato, 18 maggio 2013

"A che serve un poeta": s'intitola così la pièce teatrale presentata per la prima volta ieri sera a Riva del Garda e dedicata al poeta armeno Daniel Varujan. Il titolo non ha un punto di domanda e non richiede risposta. Non ha nemmeno un punto esclamativo e dunque non è nemmeno un'affermazione perentoria, pur sempre soggettiva. Forse vuol dire semplicemente che laddove c'è la poesia, lì c'è un'identità insopprimibile, che non ha bisogno e tanto meno rivendica confini o stati ma semplicemente di vivere, malgrado tutto. Parole che esprimono la dolcezza della vita, musica che racconta lo strazio dell'abbandono, novelle satiriche come pillole di resistenza nonviolenta...

 

17 Maggio 2013

venerdì, 17 maggio 2013

... Nella serata di giovedì era prevista una fiaccolata nell'ambito della settimana di iniziative contro l'omofobia, ma il brutto tempo la riduce ad un piccolo sit in. Eppure ho la sensazione, vista anche la grande partecipazione che stanno avendo le iniziative in programma, che l'avvio di questa intelligente campagna sia riuscita a rompere le barriere e questo nonostante l'uscita davvero fuori luogo dell'arcivescovo Bressan e di qualche altro personaggio del mondo cattolico che hanno parlato del "bacio" (i manifesti della campagna) come qualcosa di "cattivo gusto" o addirittura "di ripugnante". Conoscono costoro la parola dialogo? O sono forse ripugnanti e di cattivo gusto anche le centinaia di persone che hanno affollato l'incontro con la filosofa Michela Marzano? Quando riuscirà la Chiesa Cattolica (e non solo quella, per la verità) a smetterla con gli anatemi?...

 

15 Maggio 2013

mercoledì, 15 maggio 2013

... Di fronte alle grida manzoniane che vorrebbero descrivere un Trentino alle prese con il debito e la cattiva gestione delle risorse nell'era Dellai, giustamente il presidente Alberto Pacher porta i dati relativi alle previsioni da qui al 2017, analizzando una situazione certamente difficile ma sotto controllo. Ovviamente, essendo la disponibilità finanziaria della Provincia di Trento legata al gettito fiscale che viene prodotto, il perdurare di una situazione di crescita zero (o negativa) porterà con sé delle conseguenze che imporranno di cambiare l'approccio fin qui seguito. Ma, come affermerà qualche giorno dopo su L'Adige in un'intervista, non abbiamo davanti cinque anni di percorso di guerra. Questi stessi temi li affrontiamo in una presa di posizione dei consiglieri Bruno Dorigatti, Andrea Rudari e del sottoscritto a partire dalle dichiarazioni con le quali alcuni esponenti del PD avvaloravano l'idea che all'origine dell'indisponibilità alla candidatura a presidente di Alberto Pacher ci sarebbe l'eredità insostenibile dell'era Dellai. Che questa tesi venga dal partito di maggioranza relativa, e dunque con la maggiore responsabilità politica nella direzione della PAT, è davvero insopportabile. Il documento, lo potete leggere nella home page, trova un forte apprezzamento tanto che sono decine le telefonate o i messaggi di condivisione che mi arrivano...

12 Maggio 2013

domenica, 12 maggio 2013

... Ritorno dalla capitale che è notte fonda, immerso nel pensiero se in fondo ne valga la pena. Se non sia la proiezione di un soggettivismo che non sa fare i conti con la realtà, se questo procedere "in direzione ostinata e contraria" altro non rappresenti che una sorta di vitalismo cui ci aggrappiamo. Una piccola risposta mi viene domenica, nel Convento Santa Maria del Cengio di Isola Vicentina, dove si tiene l'incontro del nord - est della Rete Radié Resh, una delle più "antiche" realtà dell'impegno mondialista, nata nel lontano 1967 grazie all'impegno di Ettore Masina e di tanti altri...

9 Maggio 2013

giovedì, 9 maggio 2013

...mi aspettano a Nomi per una riunione con i sindaci dei Comuni che si oppongono alla realizzazione delle dighe sul fiume Adige. C'è un bel riconoscimento per il lavoro svolto in Consiglio e l'approvazione della mozione di cui ero primo firmatario. Ma la battaglia non è finita. Il titolare della Aquafil Power (la società che ha chiesto la concessione di sfruttamento idroelettrico del fiume), l'industriale Giulio Bonazzi, sta girando casa per casa a Nomi per convincere la gente della bontà del progetto e questo lavoro di pressione non va affatto trascurato perché gli interessi in gioco non sono banali e perché si tratta di una figura di peso nel mondo economico trentino, vicepresidente di Confindustria e altro ancora. Allora decidiamo che anche da parte dei Comuni debba iniziare una campagna per la salvaguardia e la valorizzazione dello spazio rurale fra Trento e Rovereto, di cui l'Adige e un possibile progetto di ri-naturalizzazione dell'Adige possa essere parte integrante. Significa non solo area agricola ma anche strade interpoderali, muri di sostegno, colture tradizionali... rapporto con il fiume. Storia, cultura, identità, insomma. Fermo restando che continueremo a presidiare l'iter e che quanto previsto nella mozione approvata (un piano regionale per il Fiume) venga messo in atto nei prossimi mesi, quindi anche oltre la fine di questa legislatura...

 

 

8 Maggio 2013

mercoledì, 8 maggio 2013

... Sono cinque anni che continuiamo a mettere in campo manovre a sostegno dell'economia che in effetti hanno attenuato gli effetti della crisi sul nostro territorio. Il problema è che la crisi è un cambio strutturale di contesto e quindi, occorre un mutamento altrettanto profondo che non è ancora percepito nella nostra comunità. La mia sensazione è che di questo cambio di contesto non ce ne siamo ancora resi conto, per cui interi comparti della nostra comunità continuano come sempre, senza farsi carico in alcun modo di un contesto che richiede di riconsiderare l'utilizzo delle risorse e gli stili di vita... Credo che con la manovra da circa 400 milioni di questi giorni (che si aggiunge a quanto previsto nella finanziaria 2013) l'acceleratore sulla qualità sia stato posto (riqualificazione patrimonio edilizio in primis). Al tempo stesso, non posso nascondere l'impressione che comunque l'esito non potrà che essere limitato rispetto agli effetti pesanti che la crisi sta avendo sul tessuto economico della nostra provincia...

 

 

6 Maggio 2013

lunedì, 6 maggio 2013

Sabato sera mi giunge una brutta notizia. Sandro Regazzola ha lasciato questo mondo, lasciandoci tutti più poveri e più soli. Perché Sandro era una persona colta e saggia, oltre che un caro amico. A ragion del vero Sandro negli ultimi tempi aveva piano piano, senza far rumore come da par suo, staccato la spina. Di tanto in tanto, ci scrivevamo oppure lo andavo a trovare, ma avvertivo in me una sorta di pudore, come se lo disturbassi in questo lento accomiatarsi dalle cose di questo mondo. Sandro aveva 83 anni. Da quando era andato in pensione si era dedicato anima e corpo nell'impegno volontario alla Casa per la Pace di Trento, diventandone un punto di riferimento. Furono anni difficili e insieme straordinari, dove ciascuno di noi si mise alla prova quando alla fine degli anni ottanta, alla speranza di un mondo senza blocchi seguì un tempo (mai davvero archiviato) dove la guerra ridivenne normalità. Prese forma una piccola comunità, insieme di azione e di pensiero, e Sandro c'era. Anche quando decidemmo che lo spazio della guerra andava abitato, nell'intervento umanitario quando ancora il sangue stava scorrendo, nella cooperazione di comunità quando le macerie (non solo quelle materiali) del dopoguerra andavano rimesse insieme. Ne venne un lavoro di grande spessore, riuscimmo a fare cose che sembravano impossibili, cambiammo anche noi...

 

3 Maggio 2013

venerdì, 3 maggio 2013

Pensplan e finanza di territorio. Nella presentazione alla sala della Regione dei risultati relativi al 2012 dei Fondi pensione complementari del sistema Pensplan c'è grande soddisfazione. A fronte di un esito positivo per tutto il sistema, il risultato conseguito da Pensplan centrum (il fondo direttamente controllato dalla Regione) mostra un incremento complessivo dell'11,17% che compensa in maniera significativa la perdita registrata nel 2011 del 5,21%. Un rendimento per tutti gli aderenti a un fondo pensione superiore alla rivalutazione del TFR in azienda ed un utile netto per Pensplan di circa dieci milioni di Euro. Bene così, ovviamente. C'è solo una considerazione piuttosto amara da fare: questo risultato finanziario è in buona parte il prodotto di uno spread salito alle stelle. Come a dire: più forte è la crisi economica del paese e più alta è la rendita finanziaria. Non è affatto un paradosso. E' la finanza che si mangia l'economia reale...

 

29 Aprile 2013

lunedì, 29 aprile 2013

... Forse non c'era, data la situazione, una soluzione diversa che non fosse il ritorno al voto. Il nuovo governo segna un forte ricambio e mette insieme figure di un certo spessore. Ciò nonostante questo governo non mi convince, punta tutto sul rilancio di una prospettiva di natura keynesiana che appare del improponibile, elude i nodi di fondo, non è portatore di un cambio vero di prospettiva. O forse qualcuno pensa che questa sia la strada giusta? E se fosse così, perché non proporla anche per il Trentino? Ve lo immaginate un governo con Dellai, Pacher e ... Leonardi? No, quello che questo Parlamento ha votato è un governo di emergenza, che deve fare due o tre cose e poi lasciare che i cittadini ritornino al voto. Sperando che, nel frattempo, la politica sia capace di imboccare strade diverse che pure si fatica ad intravvedere. Quel cambio di paradigma (e di schema di gioco) di cui vado parlando da tempo...

 

27 Aprile 2013

sabato, 27 aprile 2013

... Sotto una pioggia torrenziale vado a fare un sopraluogo ai Gazzi, nei pressi di Arco. Quasi un anno fa avevo fatto un'interrogazione sui lavori di bonifica autorizzati (per modo di dire) in un'area particolarmente delicata sotto il profilo idrogeologico e a rischio di franare a valle. Parlai in quella occasione di un conoide che si sposta lentamente verso valle, con conseguenze pericolose per l'abitato di Bolognano. La risposta dell'assessore Mellarini fu rassicurante, tutto è a posto e sotto controllo. Non era vero, perché le autorizzazioni non erano affatto a posto e il sistema franoso preso alla leggera. Tant'è vero che qualche settimana fa la strada che porta al Monte Velo comincia a mostrare crepe piuttosto preoccupanti e per qualche giorno viene interrotta. Si dice che questo cedimento sia dovuto alla perdita dell'acquedotto, ma non è affatto così perché semmai è l'inverso, ovvero è stato il movimento franoso a causare il guasto all'acquedotto. Basta percorrere, l'avevo già consigliato a Mellarini un anno fa, la strada che sale verso la Val di Gresta per rendersi conto di come il conoide di argilla e sassi stia scivolando a valle, un movimento largo qualche centinaio di metri e visibile ad occhio nudo che sta a monte della perdita d'acqua. Entriamo anche nel cantiere dove sono in corso i lavori che erano stati oggetto dell'interrogazione e che nel frattempo sono andati avanti, ma più che di bonifica si dovrebbe parlare di un vero e proprio disastro. E da mesi è tutto fermo. Sono infuriato e mi sento preso in giro. Decido così di tornare sulla questione con una nuova interrogazione...

 

23 Aprile 2013

martedì, 23 aprile 2013

Non è solo la crisi del PD. Ad essere in crisi è la politica intesa come organizzazione delle idee e della partecipazione alla vita di un paese. Quella del PD è forse più evidente perché, in buona sostanza, è rimasto l'unico soggetto che ha continuato ad avere una sua dimensione partecipativa di massa. Mentre i partiti aziendali o legati all'immagine di una persona, paradossalmente, si muovono più a loro agio fra le macerie della politica. Spero non sia questo il "due.zero". Dello scarto di pensiero di cui ci sarebbe la necessità, neanche l'ombra. Tornando dall'incontro di Ponte in Valtellina (vedi il precedente diario) sento acuirsi la distanza fra i territori e quel che avviene nella capitale che pure non centra nulla fra la rappresentazione della piazza e quella del palazzo. Il discorso di insediamento di Giorgio Napolitano è un atto di accusa forte verso la degenerazione della politica, ma è tutto interno allo schema precedente e forse non può essere che così...

20 Aprile 2013

sabato, 20 aprile 2013

... Ponte in Valtellina è un bel borgo medievale  fatto di edifici pregevoli, archi e volti. Un luogo certamente da visitare. Ho scelto di venire qui per un impegno assunto con Aldo Bonomi già due mesi fa, ma devo dire in tutta onestà che l'incontro "Lo spaesamento delle terre alte" mi sembrava decisamente più interessante di una conferenza programmatica del PD trentino imbastita in tutta fretta. Qui ho l'impressione di essere sul pezzo, come se fossimo già oltre, immersi in quella rete di soggetti territoriali che dovrebbe essere l'orizzonte di un'altra politica...