5 Agosto 2014

martedì, 5 agosto 2014

(1 agosto 2014) Dal mio ultimo viaggio balcanico è passato grosso modo un anno. Non più di tanto dunque, ma nell'agosto scorso fu una veloce apparizione in occasione della conferenza sul significato del “buono, pulito e giusto” nel valorizzare l'unicità di questo pezzo d'Europa nel corso della prima navigazione danubiana di "Viaggiare i Balcani". C'era stato nel 2012, è vero, un viaggio del turismo responsabile con alcuni amici, ma in realtà sono via da queste terre che nel passato avevo tanto frequentato da un sacco di tempo.

Non è questione di nostalgia, la cosa che mi è mancata è stato soprattutto lo sguardo strabico che la precedente frequentazione mi aveva aiutato ad avere, quella lettura dell'Europa che mi faceva comprendere con maggiore nitidezza i processi della modernità che l'hanno attraversata negli anni cruciali seguiti alla caduta del muro di Berlino. Era questa, del resto, la mia risposta a quanti in passato mi chiedevano ragione di questa particolare attenzione verso i Balcani. Come spesso vado dicendo attorno al centenario dell'inizio della prima guerra mondiale, non è affatto un caso che il Novecento, il “secolo degli assassini” che ancora non abbiamo sufficientemente elaborato, sia iniziato e si sia concluso in quel di Sarajevo.

Passa da qui la costruzione dell'Europa politica. Passano da qui le forme più acute della post modernità seguita al fallimento della sperimentazione politica e sociale che è stato il comunismo reale. Passano da qui le forme più aggressive della deregolazione che poi si riverberano nel resto d'Europa nei modi più svariati, dallo sfruttamento della persona alla criminalità organizzata. Passa da qui quel processo culturale di imbarbarimento che permette di vivere tutto questo come naturale, spesso suffragato dalla più o meno consapevole adesione ideologica al turbocapitalismo.

Ecco, in questo racconto di viaggio, attraverso le immagini e le parole raccolte, vi parlerò di tutto questo.

28 Luglio 2014

lunedì, 28 luglio 2014

Il centenario della prima guerra mondiale e le montagne che ne sono state uno dei principali teatri possono offrire un'opportunità di riflessione o diventare l'ennesimo capitolo di un esercizio retorico, magari cui strizzare l'occhio da parte di un turismo tanto interessato quanto banalizzato... Una bella serata nel dialogo fra Michele Nardelli e Silvia Metzeltin a Pellizzano.

9 Luglio 2014

giovedì, 7 luglio 2014

Ieri, 8 luglio, era il mio compleanno. Mi sono arrivati via fb, sms e il vecchio telefono gli auguri di tantissime persone... Che dire? Sarebbe una bugia affermare che si è trattato di un giorno come un altro. Semplicemente perché la soglia dei sessanta in qualche modo pesa, ti porta a fare bilanci e a riflettere su ciò che rimane nella vita di una persona. Degli incontri e delle emozioni, come dei muri dove sei andato a sbattere. Ma soprattutto del privilegio di un'esistenza che ho potuto dedicare alle cose in cui ho creduto. Per questo voglio ringraziare tutte le persone che si sono ricordate del mio compleanno ma anche tutti quelli che ho incontrato in questo ormai lungo cammino. Grazie davvero.

9 Giugno 2014

lunedì, 9 giugno 2014

Ogni tanto sono tentato di scrivere il mio diario, come per abitudine o buona prassi, come volete. Poi mi trattengo perché questa cosa aveva senso nel contesto di un mandato pubblico, anche se poi in fondo non così riconosciuta ed apprezzata come si è potuto constatare nelle elezioni dell'ottobre scorso.

Ma questo non ha poi molta importanza, un diario si scrive innanzitutto per sé, per darsi una bussola in un ambito nel quale la rotta e lo stile di navigazione sono altri a volerlo dettare. Personalmente sono molto soddisfatto di quelle duemilacinquecento pagine di vita politica che vi ho pressoché quotidianamente raccontato.

Insomma, la mano mi prende, scarabocchio qualche appunto nell'idea di raccontare con una qualche sistematicità le cose (politiche) che sto facendo malgrado questa politica. Che sono molte ed interessanti, come del resto si può evincere scorrendo la mia agenda su questo blog.

6 Maggio 2014

martedì, 6 maggio 2014

Ieri sera mi sono incontrato con il circolo PD “Elisabetta Vindimian” di Lavis. Il motivo? Parlare di Europa. Non un'iniziativa elettorale, ma un momento di confronto sull'Europa, sulla visione “territoriale ed europea” che dovrebbe avere (e manca) alla politica, su come l'Europa e le sue istituzioni vengono vissute dai cittadini europei, sulla partita che si gioca nelle elezioni del prossimo 25 maggio.

...

Noi oggi, nella fatica di viverci come europei come nello spazio di una campagna elettorale che parla d'altro, ci rendiamo conto di come questo “racconto” sia lontano dall'immaginario collettivo. E di come questo salto di paradigma, per quanto urgente, sia estraneo al confronto politico e sociale cui assistiamo, dove l'Europa viene ridotta ad un tavolo di trattativa sul quale rivendicare sovranità o battere i pugni.

14 Aprile 2014

lunedì, 14 aprile 2014

Metto in forma di diario di bordo quel che scrivo nella home page a proposito del "Patto per lo sviluppo economico e per il lavoro" perché ciò a cui assisto è la progressiva demolizone dell'impegno profuso durante la XIV legislatura nell'affermare un'idea di sviluppo locale fondata sulle vocazioni del territorio. Lo considero come parte integrante di un progetto che - inconsapevolmente o meno - tende a cancellare gli aspetti più qualificanti dell'anomalia politica trentina faticosamente costruita nel corso di tre legislature.

 

18 Marzo 2014

martedì, 18 marzo 2014

... Quel che voglio trasmettere è l'inquietudine per il clima da restaurazione che vedo nelle scelte della Provincia in questi primi mesi di governo. Qui non è questione di discontinuità, pressoché naturale quando cambiano i protagonisti di una stagione politica. Quel che mi sembra di vedere ha piuttosto a che fare con la messa in discussione dell'anomalia politica che ha reso diverso il Trentino negli ultimi quindici anni facendo della nostra terra – come ho spesso avuto modo di dire – l'unica regione dell'arco alpino che non fosse preda della paura e dello spaesamento. E che, a guardar bene, è il tratto che ha segnato l'esito delle elezioni provinciali dell'ottobre scorso...

 

16 Novembre 2013

sabato, 16 novembre 2013

Onda su onda... Si ispira a un vecchio motivo di Paolo Conte questo nuovo spazio che da domani prende il posto del "Diario di bordo". E, proprio in mare aperto, provo a disegnare le tracce di un rinnovato impegno politico che, conclusa l'esperienza amministrativa, mi dia nuovi stimoli di ricerca-azione. Non mi è poi così difficile. Lo sguardo sulle cose del mondo, anche in questi cinque anni di mandato istituzionale, non si è certo spento. Nell'osservazione del reale, nell'affrontare quel nuovo contesto globale che ci si attarda a chiamare crisi, nel cercare di interagire con i grandi temi del limite o del confronto fra storia e civiltà nell'area euromediterranea, nel provare a fare i conti con il Novecento e la sua eredità, nell'immaginare nuove frontiere dell'agire politico... ho provato a darmi un'agenda di lavoro che cercasse di non rincorrere gli avvenimenti pur nella necessità di dare risposte immediate ai problemi della comunità di cui sono parte.

 

27 Ottobre 2013

domenica, 27 ottobre 2013

Il "diario di bordo" finisce qui. Visto che questa bella esperienza di comunicazione è nata come parte di quel patto partecipativo che avevo proposto in caso di elezione in Consiglio provinciale cinque anni fa e considerato che questo patto non è stato rinnovato, a bordo semplicemente non ci sono più...

... Semmai il diario potrebbe diventare qualcosa di diverso, nel mare aperto. Dandosi il tempo giusto (e più disteso) per raccontarci delle nuove sfide che di certo non mancheranno, del desiderio di scrivere, del ritornare sulle strade del mondo per il piacere del meravigliarsi, ma anche su quelle a noi più vicine, nella convinzione dell'urgenza di cambiare i paradigmi e le forme della politica anche a prescindere dagli esiti elettorali, incapace com'è (questa politica) di uscire della proprie patologie...

27 Ottobre 2013

domenica, 27 ottobre 2013

Il papavero rosso mi ha accompagnato in queste settimane di incontri, di parole, di ansia, di emozione nel vedere le persone che mi ascoltavano con attenzione e magari che cambiavano idea rispetto a quella di non andare a votare. Ho cercato di raccontare il Trentino che abbiamo contribuito a costruire nella sua diversità e quello che vorrei, il non più e il non ancora di cui ho parlato negli ultimi giorni, ma anche della necessità di affrontare le sfide del futuro con uno spirito diverso da quello rancoroso e a difesa del proprio giardino...

 

25 Ottobre 2013

venerdì, 25 ottobre 2013

Il concludersi della campagna elettorale, le ultime fatiche, la conversazione con Alberto Pacher nel Parco S.Chiara di Trento dedicata al "Non più e non ancora" che ha fatto da sfondo più o meno consapevolmente al confronto elettorale, i messaggi di sostegno che arrivano, la tensione che si abbassa, il desiderio che finisca qui...