Che rapporto c‘è tra pluralismo, biodiversità e interculturalità? Già la domanda potrebbe spaventare. Eppure si tratta di tre questioni che ci riguardano tutti nel mondo in cui viviamo, in qualsiasi luogo ci troviamo a vivere.
Che rapporto c‘è tra pluralismo, biodiversità e interculturalità? Già la domanda potrebbe spaventare. Eppure si tratta di tre questioni che ci riguardano tutti nel mondo in cui viviamo, in qualsiasi luogo ci troviamo a vivere.
dal blog di Marco Pontoni http://uovofritto.blogspot.com/
Ho avuto l’occasione di partecipare l’altra sera alla presentazione di un libro sulla cooperazione allo sviluppo, argomento di cui mi interesso dai tempi dell’università, forse perchè all’epoca (un’epoca già in parte post-comunista, anche se il Muro ancora non era caduto) quella della cooperazione allo sviluppo sembrava essere una delle poche cause per le quali valeva la pena impegnarsi, pur con le dovute cautele. Gli autori sono Michele Nardelli e Mauro Cereghini, il titolo è “Darsi il tempo” (pubblicato dalla Emi).
di Giulio Marcon (apparso su Il Manifesto, 21 novembre 2008)
La manovra finanziaria di Tremonti taglia del 56 per cento i fondi alla cooperazione allo sviluppo. A questa drastica riduzione va aggiunta la cancellazione dei finanziamenti all’educazione allo sviluppo e la vergognosa scelta di privilegiare per la cooperazione quei paesi che collaborano al rimpatrio dei loro immigrati dall’Italia.