3 Maggio 2023

Soffro dunque siamo

Marco Rovelli

Soffro dunque siamo

Il disagio psichico nella società degli individui

Edizioni minimun fax

Buongiorno,

vi scrivo per segnalarvi un importante incontro che organizziamo sabato prossimo in Bookique (Parco delle Predare a Trento) a riguardo del proliferare delle fragilità psichiche. L'occasione è la presentazione del libro "Soffro dunque siamo" di Marco Rovelli.

La depressione, è stato detto, è la malattia del ventunesimo secolo. Gli antidepressivi rappresentano una delle principali componenti della spesa farmaceutica pubblica e stanno emergendo forme del disagio psichico che non erano altrettanto rilevanti nella psicopatologia del Novecento: disturbi di panico, disturbi borderline, anoressia, bulimia, fenomeni di ritiro sociale. Questo «contagio», cui la pandemia ha fatto da moltiplicatore, ci dice molto sulla natura della nostra civiltà ipermoderna e neoliberale – quella che ha preso corpo negli anni Ottanta all'insegna del motto thatcheriano: «La società non esiste. Esistono solo gli individui».

Grazie a una ricerca lucida e incentrata sulle testimonianze dirette di chi dal disagio psichico è stato travolto e di chi si sforza ogni giorno di comprenderlo e curarlo, Rovelli mostra la profonda connessione esistente tra le nuove psicopatologie e una società «degli individui» in cui vige l'imperativo della prestazione e della competizione. E riflette su come la psichiatria egemone concepisca la «malattia mentale» come il frutto di una macchina cerebrale malata e da riparare, escludendo la dimensione psicosociale sia come fattore generativo, sia come cura.

Saremo a Trento alla Bookique sabato 6 maggio dalle 17.30 in poi, con la possibilità di un dialogo aperto e speriamo coinvolgente vista anche la trasversalità e la diffusione delle questioni che il libro affronta con particolare profondità e puntualità.

Federico Zappini

26 Ottobre 2022

Paesaggi interculturali nella terra di mezzo

Giusy Diquattro, Adel Jabbar, Gianluca Gabrielli (a cura di)

Paesaggi interculturali nella terra di mezzo

Kanoga edizioni, 2022

di Claudio Tugnoli *

Il tema della convivenza tra persone di diversa provenienza geografica e culturale è antico e sempre attuale. Una società si compone inevitabilmente di persone che hanno bisogni e aspirazioni diverse, riconducibili alle differenze di età, di formazione scolastica ed estrazione culturale. Tale molteplicità di soggetti che differiscono in quasi tutto – una molteplicità mobile e in costante trasformazione – è la conseguenza del fatto che gli esseri umani da sempre si spostano sulla superficie del nostro pianeta, sfidando i muri, i fili spinati, il mare in burrasca.

E coloro che erigono palizzate posticce in nome della necessità di difendere l’identità di chi vive all’interno di quei confini, ignorano o fingono di ignorare che l’identità non è un monolite, ma il risultato di una stratificazione millenaria e mai conclusa; che i confini non hanno alcuna ragion d’essere, sono invisibili, come dimostra la facilità con cui possono essere varcati a dispetto di tutti i divieti del mondo; e che in sostanza lo spostamento degli esseri umani da un luogo all’altro è un processo fisiologico inarrestabile, parte integrante dell’orizzonte esistenziale di ogni essere umano, il quale avverte la necessità di procedere oltre, di muoversi e sperimentare luoghi diversi.

6 Giugno 2019

Pane nostro

Predrag Matvejevic   Pane nostro   Garzanti, 2010   «Il pane è la manna della terra. Predrag Matvejevic narra il grandioso vagabondaggio del grano, la lunga selezione e specializzazione trasmessa dalle generazioni» (dalla postfazione di Erri De Luca) “Pane nostro” verrà presentato a Trento sabato 16 ottobre 2010, alle ore 17.00, nella Sala di Rappresentanza di Palazzo Geremia alla presenza dell’autore. L’incontro avviene nell’ambito della giornata sul pane del mondo promossa dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani che per l’intera giornata di sabato, in piazza del Duomo a Trento, vedrà esibirsi la compagnia teatrale Kinè proprio sull’arte del pane. E il pane del Mediterraneo verrà prodotto e fatto assaggiare a tutti i passanti.