19 Novembre 2013

Gli intellettuali? Sempre contro il potere. Conversando con Elias Khoury

(18 novembre 2013) Di parole create per prestarle a chi non ne ha; di letteratura, impegno politico, coraggio e rivoluzioni. E di un libro che è diventato un villaggio. Intervista a Elias Khoury, ospite in ottobre del Festival di Internazionale. 

di Cecilia Dalla Negra e Omar Radi (da Osservatorio Iraq)

"I libri non sono di chi li scrive, ma di chi li legge. Raccontare una storia ha senso se il lettore se ne appropria, ne fa ciò che vuole, attinge, sottrae, persino la riscrive. Se i romanzi non migrano non hanno valore".

Nell'incontro ferrarese che lo ospita, partecipato ma intimo e raccolto come una lettura collettiva, Elias Khoury si muove a suo agio. Capelli bianchi, voce sommessa, una sigaretta sempre accesa, è tra i maggiori esponenti della letteratura araba contemporanea. E alle pietre miliari della tradizione più classica si ispira quando
scrive, guardando a quelle Mille e una notte che restano, a suo parere, "il più meraviglioso dei libri mai scritti", capace di reinventare il concetto di fine, in una circolarità per cui la conclusione di un racconto diventa l'inizio del successivo, rendendo il lettore autore di una storia tutta sua.

"La storia non finisce, il libro resta aperto. Forse per questo quando scrivo è la fine ad essere il mio inizio", racconta. 

Giornalista e scrittore cresciuto a Beirut in una famiglia cristiana libanese, Khoury è nato nell'anno della Nakba palestinese, il 1948. Ed è la Nakba che spesso, nei suoi romanzi, ha raccontato. Una vita di impegno la sua, che ha visto sempre affiancare il lavoro letterario alla militanza politica, tra le colonne dei quotidiani nazionali come nelle fila dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) negli anni dell'esilio a Beirut.

15 Novembre 2013

Energia e ambiente, Trento città virtuosa

È stato presentato il 29 Ottobre il rapporto "Ecosistema Urbano 2013" di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore, giunto quest'anno alla XX edizione. Il rapporto ha lo scopo di monitorare, secondo diversi parametri, il comportamento più o meno virtuoso dei capoluoghi italiani in relazione agli aspetti energetici ed ambientali. I capoluoghi vengono distinti, per una maggiore confrontabilità dei dati, in tre categorie: di grandi, medie e piccole dimensioni. I dati vengono rilevati mediante un apposito questionario rivolto alle amministrazioni dei comuni capoluogo.

http://www.architetturaecosostenibile.it/curiosita/varie/rapporto-legambiente-classifica-citta-610.html

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12 Novembre 2013

La nuova Giunta Provinciale

(11 novembre 2013) Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha firmato oggi il decreto di nomina degli assessori della Giunta provinciale. La Giunta provinciale risulta così composta:

Ugo Rossi
Presidente. Si riserva le competenze in materia di personale, affari finanziari e istituzionali, istruzione.

Alessandro Olivi
Vice presidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro.

Donata Borgonovo Re
Assessore alla salute e solidarietà sociale

Michele Dallapiccola
Assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca.

Sara Ferrari
Assessore all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo.

Mauro Gilmozzi
Assessore lavori pubblici, ambiente, trasporti ed energia.

Tiziano Mellarini
Assessore alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile.

L'assessore tecnico sarà Carlo Daldoss, cui sono state assegnate le competenze alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa.

11 Novembre 2013

Mostar, il vecchio, vent’anni dopo

di Azra Nuhefendic (www.balcanicaucaso.org)

Il 9 novembre di venti anni fa l'esercito croato bosniaco distruggeva a cannonate il Ponte di Mostar, tesoro dell'architettura ottomana e uno dei simboli della Bosnia Erzegovina. La gente, quando apprese la notizia, reagì

9 Novembre 2013

Fascismi… Vent’anni fa, nel cuore di un’Europa distratta.

1914-2014. Inchiesta sulla pace nel secolo degli assassini. Cartolina da Mostar. Sabato 9 novembre 2013, ore 18.00. Trento, Café de la Paix, Passaggio Teatro Osele

Sono passati vent’anni da quel 9 novembre 1993 quando, dalle colline intorno a Mostar, le milizie dei nazionalisti croati decisero che quel ponte che da seicento anni collegava le due sponde della Neretva, simbolo della raffinata architettura ottomana, doveva essere tolto di mezzo (vedi il filmato dell’abbattimento). Nella loro moderna demenzialità pensavano che la storia potesse essere cancellata.

 

8 Novembre 2013

Una mobilitazione civile contro il neofascismo

(8 novembre 2013) Come avrete avuto modo di leggere sulla stampa locale, diverse realtà dell'associazionismo democratico trentino hanno aderito all'appello dell'ANPI che denuncia l'apertura a Trento di una sede di Casa Pound, gruppo neofascista ormai noto alle cronache.

Si è così deciso da un lato di organizzare un presidio di denuncia e informazione, sabato 9 novembre alle ore 10.00 in p. zza Mario Pasi, simbolo della Resistenza in Trentino, dall'altro di far nascere un Coordinamento Antifascista che sappia creare, nel tempo e con continuità, costanti iniziative di promozione della cultura democratica e dell'impegno civile.

E' forte la consapevolezza, infatti, che il problema non è l'apertura della sede in sé, ma la possibilità che possa diventare un punto di attrazione, in questi tempi di crisi economica, di rancore sociale, di spaesamento: solo con l'impegno costante dell'associazionismo, del mondo della solidarietà e del volontariato, delle cittadine e dei cittadini democratici, questi fenomeni di chiara matrice xenofoba e antisemita potranno essere circoscritti e isolati.

Alleghiamo il volantino con il testo dell'appello: fatelo circolare tra amiche e amici, in modo che l'evento di sabato sia partecipato e vivo.

7 Novembre 2013

Eliminare le bocciature

di Edoardo Benuzzi

(6 novembre 2013) Bene ha fatto Loris Taufer a ricordarci che nella scuola è necessario rimuovere «troppa inutile burocrazia» ma indicando «nuove mete di rinnovamento» (l'Adige, 25 ottobre). Taufer cita il giudizio positivo della rivista Tuttoscuola sulle buone pratiche della scuola trentina, menzionando le sei proposte per affrontare la complessa crisi di credibilità e di efficienza della scuola in generale.

Tra quelle sei proposte, una è perentoria: eliminare le bocciature. Eco tardiva di una voce da Barbiana o idea-forza per una sfida che il Trentino può raccogliere e così agganciarsi stabilmente a un'istruzione di stampo europeo?

 

6 Novembre 2013

Riflessioni sul voto. L’editoriale di Giovanni Pascuzzi sul Corriere di oggi

(6 novembre 2013) "Il singolare si è sostituito al plurale": titola così l'editoriale di oggi sul Corriere del Trentino a firma di Giovanni Pascuzzi. E per sviluppare il suo ragionamento, prende a prestito il dibattito e le cose che ho scritto su questo blog.

Pascuzzi s'interroga su questi tempi tristi nei quali alle ideologie si è sostituito una forma di voto di scambio post ideologico, dove prevalgono appartenenze post (o pre?) politiche come quella corporativa, territoriale (nel senso del voto di scambio), chiesastica o laicista, nostalgica o anagrafica.

"I politici - scrive Pascuzzi - si trovano a dover fronteggiare 'categorie' di persone a cui non importa 'dove' vada la società ma solo 'come' vengano tutelati i propri interessi".

Insomma "Talebanizzati nella sfera pubblica e tiratori di giacchette in quella privata" come ho scritto in una delle riflessioni sul voto.

4 Novembre 2013

Per una Cittadinanza Euromediterranea

Attraverso storie non raccontate, saperi venuti dal mare, pensieri privi di cittadinanza e geografie da scoprire, un percorso per andare alle radici di quel che siamo.

Il primo ottobre, alle ore 19.00, prenderà il via a Trento, nel cortile di Palazzo Thun, il percorso "Cittadinanza Euromediterranea" promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani . Lo farà con la rappresentazione teatrale  "L'incantadora. Cucina e memorie di una filibustiera", suggestioni mediterranee dell'attrice Roberta Biagiarelli che ci introdurranno nel vivo di un racconto che si articolerà negli ultimi mesi di quest'anno, per tutto il 2011, fino a concludersi l'11 gennaio 2012 con un omaggio a Fabrizio De André. Perché sarà "Creuza de mä", lo straordinario lavoro di De Andrè in dialetto genovese dedicato alle anime del mare, il tratto che accompagnerà "Cittadinanza Euromediterranea".

Quattro itinerari si snoderanno attraverso la storia, i saperi, i pensieri e le geografie, con incontri pubblici, testimonianze, racconti, viaggi di studio, seminari, manifestazioni culturali. Per andare alle radici di quel che siamo, per comprendere che le identità sono sempre in divenire, per scoprire l'origine di usi e costumi che fanno parte della nostra quotidianità, per dare cittadinanza ai pensieri eretici del Novecento, per imparare le nuove geografie di un mondo in continua trasformazione. 

Il programma di "Cittadinanza Euromediterranea" verrà illustrato ai mezzi d'informazione nella conferenza stampa che avrà luogo mercoledì 29 settembre 2010, alle ore 11.00, presso la Sala Aurora di Palazzo Trentini, a Trento.

4 Novembre 2013

Cittadinanza Euromediterranea

di Michele Nardelli

Sarà un viaggio. Per andare alle radici di quel che siamo. Oggi si fa un gran parlare di identità e di memoria, anche perché dopo la fine del Novecento facciamo fatica a riconoscerci in un progetto rivolto al futuro. Ma il passato in fondo non lo conosciamo ed il futuro anche per questo ci mette paura. Potremmo descrivere così, in queste poche parole, il percorso di "Cittadinanza Euromediterranea" promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, quattro itinerari che si svilupperanno lungo il 2010 e per tutto il 2011 attraverso storie non raccontate, saperi venuti dal mare, pensieri privi di cittadinanza e geografie da scoprire. (...)

4 Novembre 2013

Albouzizi, l’affermazione della dignità

di Adel Jabbar

(7 febbraio 2011) Tornano i sogni ad abitare lo sguardo arabo, dallo Yemen al Marocco, dal Mare Arabico fino l'oceano Atlantico. Gli arabi tornano a frequentare il sogno dopo un lunghissimo tempo costellato da incubi, da paura e da subalternità. (...)

4 Novembre 2013

Il nuovo rinascimento del Mediterraneo

(21 febbraio 2011) Le notizie che arrivano dalla Libia in queste ultime ore sono drammatiche. Si parla di duecentocinquanta morti nella sola giornata di lunedì e della capitale in fiamme. I caccia bombardano i manifestanti, ma si manifestano le crepe nell'esercito e nello stesso regime. Avvenimenti tragici, che però non inficiano la riflessione che ho proposto nei giorni scorsi.

di Michele Nardelli 

Quel che si è messo in moto nei paesi arabi in queste settimane è di straordinario interesse e non solo per il destino di questa regione. E' ancora presto per comprenderne l'esito e le notizie che arrivano dalla Libia in queste ore non possono che preoccuparci. Ma ciò nonostante siamo in presenza di un grande e nuovo risorgimento regionale, laddove la formazione degli stati nazionali dopo la fine della seconda guerra mondiale era avvenuta sotto il rigido controllo delle grandi potenze coloniali, lasciando una lunga scia di regimi addomesticati, dispotici e corrotti.