Lauca Rastello non è più di questo mondo. Luca non era solo un intellettuale, scrittore, giornalista e persona impegnata nella solidarietà e nella cooperazione internazionale... Luca era uno di noi. Ci ha lasciato tante cose, lo sguardo sul mondo, il rigore, l'ironia, il sorriso. Anche una significativa produzione letteraria: La guerra in casa (Einaudi, 1998), Piove all'insù (Bollati Boringhieri, 2006), Io sono il mercato (Chiarelettere, 2008), La frontiera addosso. Così si deportano i diritti umani (Laterza, 2010), Binario morto (Chiarelettere, 2012) e il suo ultimo romanzo pubblicato, I buoni (Chiarelettere, 2014) la cui recensione di Mauro Cereghini potete trovare nella home page. Grazie, Luca, per tutto questo e per il tempo che abbiamo vissuto insieme.
di Michele Nardelli
(7 luglio 2015) Guardo in maniera strana il filodendro che ho in camera da letto. Qualche anno fa gli abbiamo dato un taglio radicale per tanto grande era diventata questa pianta, ma niente, ora sembra più forte che mai. Così ieri, dopo aver avuto la notizia che non avrei voluto ricevere, la osservavo con una certa diffidenza perché di quella pianta Luca mi confessò imbarazzato aveva timore, tanto che una sera di molti anni fa mi chiese di poter dormire in un'altra stanza.










