di Giovanni Pascuzzi *
L’influenza sociale viene definita dalle scienze che la studiano (psicologia, scienza politica e sociologia) come la capacità di orientare i comportamenti degli altri. Gli strumenti attraverso i quali si attua sono essenzialmente tre: il denaro, il potere e il prestigio.
Chi è ricco può comprare beni e prestazioni lavorative. L’esempio tipico è rappresentato dal capitano d’industria che costituisce e organizza le imprese: avendo la possibilità di ristrutturarle, chiuderle, delocalizzarle può incidere sulla vita di tante persone e pure sulle entrate fiscali di uno Stato.
A ben vedere il denaro costituisce anche un potere di fatto (e veniamo al secondo strumento) come contrapposto al potere di diritto, ovvero dell’autorità, che per definizione orienta il comportamento degli individui attraverso ordini, leggi o incentivi. Il prestigio, infine, deriva da una particolare considerazione sociale e varia da contesto a contesto. In passato era legato all’essere anziani o all’aver rivestito ruoli militari. Oggi è legato più alla cultura: per questo gli intellettuali hanno (o dovrebbero avere) grande prestigio sociale.