11 Aprile 2011

Non si farà il Centro Commerciale di Lavis

Con un emendamento all'articolo 37 della legge di riordino urbanistico presentato dall'assessore Olivi e condiviso dai capigruppo della maggioranza, il Consiglio provinciale ha cancellato con un voto unanime l'ipotesi di realizzare il mega centro commerciale di Lavis. Anticipando uno dei punti qualificanti che caratterizzerà la riforma del settore commerciale. Il progetto di area commerciale integrata elaborato da Area 51 srl (società degli immobiliaristi Silvio Pisetta e Mario Zorzi) che era stato approvato in via definitiva dal Comune di Lavis nel 2007 viene così fermato stabilendo che per le diverse tipologie commerciali d'ora in avanti valgano gli attuali limiti sulle metrature dei centri commerciali "classici", pari a 1500 metri quadrati per i centri abitati con meno di 10 mila abitanti e a 3000 metri quadrati per i centri abitati più grandi, mettendo così fine alla proliferazione di queste strutture.

Una vittoria per la forte opposizione sociale che il centro commerciale aveva suscitato ed anche per chi, come noi, s'era impegnato (vedi l'interrogazione del mese scorso) contro la realizzazione di questo nuovo monumento al consumo irresponsabile.

 

9 Aprile 2011

La diversità dei Sinti

(4 aprile 2011) Politica responsabile è diretta da oggi, per due settimane, da Tommaso Iori e Mattia Pelli, che ci invitano a riflettere sui Sinti trentini. L'irriducibilità della cultura romanì è sempre stata quanto di più difficile e sfuggente da indagare. L'assenza è la cifra del loro vivere nel mondo dei Gage (il nostro). In questi ultimi anni assistiamo però a un fenomeno nuovo e insolito: i Sinti in Trentino hanno deciso di proporsi attivamente sul fronte delle politiche pubbliche che li riguardano. Partecipano ai tavoli, incontrano esponenti dell'amministrazione, avanzano soluzioni. Sarebbe da sconsiderati non cogliere l'opportunità che i Sinti trentini stanno offrendo a tutta la comunità. Come sempre, ne parliamo insieme su Politica responsabile, commentando e ponendo domande ai direttori. Ciao, a presto.

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9 Aprile 2011

In ricordo di Jul

di Paola Ghiglione

... Mi sembrò che quel ragazzo di quarant'anni guardasse il mondo, in particolare il suo mondo martoriato, conservando una sorta di purezza infantile, ostinandosi a cercare e a difendere il bello, il buono e il giusto in un mare di orrori e di violenza...

(9 aprile 2011) Ricordo tutto di quel giorno, il sole, la stazione di Haifa, le verdure allineate lungo il bordo della strada, la polvere che quasi rendeva insensibili i palmi delle mani, la ragazza bionda che nell'auto accanto a me stendeva le braccia per arrivare al volante, per niente infastidita dal pancione tondo, mentre il suo uomo, dal sedile posteriore, mi raccontava storie di dolore e di speranza con la sua bella voce di attore.

5 Aprile 2011

No all’indifferenza

di Ugo Morelli

(5 aprile 2011) Una comunità con grandi tradizioni democratiche - la comunità trentina, la terra di De Gasperi - deve prendere seriamente posizione su un fatto gravissimo: Cristiano de Eccher del Partito delle libertà - senatore della Repubblica Italiana votato ed eletto dai trentini, dunque un rapppresentante dei trentini nel parlamento italiano - ha presentato un disegno di legge per abrogare la norma costituzionale che vieta sotto qualsiasi forma la riorganizzazione del disciolto partito fascista. È bene soffermarsi sulle parole e sulla carica; scrollarsi di dosso l'indifferenza che un passo alla volta ci ha anestetizzato; sentire il colpo allo stomaco e le fitte acute che procura rileggere il commento sdegnato di Luca Malossini sul Corriere del Trentino di domenica, una presa di posizione necessaria e coraggiosa.

4 Aprile 2011

Educazione alla pace?

E' arrivato nelle scuole elementari e medie inferiori del Trentino (come nelle scuole italiane) il calendario 2011 dell'ISAF, ovvero del Comando italiano della Forza Nato in Afghanistan. L'obiettivo è quello di accreditare un'immagine umanitaria verso un intervento armato che coinvolge anche il nostro paese.

L'iniziativa del Ministero della Difesa in accordo, evidentemente, con il  quello dell'Istruzione, è di pessimo valore educativo. Come presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani ho chiesto nei giorni scorsi all'assessore all'istruzione Marta Dalmaso di inviare una circolare alle scuole interessate per fermare questo scempio pedagogico, non nuovo ai ministri La Russa e Gelmini.

1 Aprile 2011

Acqua e nucleare, due battaglie decisive

di Emilio Molinari

(1 aprile 2011) Tra poco 50 milioni di italiani dovrebbero recarsi alle urne per il referendum sull'acqua pubblica e il nucleare. Per impedire il quorum il governo ha negato l'election day, per il solo voto di un radicale e l'assenza di 10 parlamentari del centro sinistra. 400 milioni spesi per evitare il quorum. Nazionalmente il PD evita ancora di prendere una posizione pubbica per il sì ai referendum. Teme di dividersi al proprio interno, mentre centinaia di realtà di questo partito si stanno esprimendo e si impegnano per i Sì!

1 Aprile 2011

Quale utilizzo per il Forte di Cadine?

(30 marzo 2011) Nel 2003 all'interno del Progetto Grande Guerra, coordinato dal Servizio Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento assieme al Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, si individuò nel Forte di Cadine la struttura dove collocare il Centro d'Informazione delle fortificazioni trentine e se ne iniziò il  conseguente restauro.

Ora il restauro è concluso ma il forte è chiuso e non si sa che fine farà. Perché non utilizzarlo per elaborare il tema della guerra? Un'interrogazione di Michele Nardelli in Consiglio Provinciale.

30 Marzo 2011

Acqua e nucleare: il 12 giugno vota Sì

(27 marzo 2011) Centinaia di migliaia persone hanno partecipato a Roma alla manifestazione per l'acqua bene comune, contro la privatizzazione e per il Sì al referendum abrogativo del 12 giugno. E per fermare il ritorno al nucleare nel nostro paese. Molte le iniziative che si svolgono anche in Trentino in preparazione dei referendum del 12 giugno. Riportiamo qui un'intervista ad Emilio Molinari, vecchio amico e portavoce del Contratto mondiale per il diritto all'acqua.

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30 Marzo 2011

Fukushima brucia

(28 marzo 2011) L'allarme sulla situazione della centrale nucleare di Fukushima è tutt'altro che rientrato e il grado di allarme per l'incidente nucleare è salito a livello 6 su scala di 7 (Chernobyl). I dati che emergono dall'analisi delle acque e dell'aria indicano che la situazione diventa ogni giorno più grave, nonostante le rassicurazioni da parte della Tepco. Le ultime notizie rendono noto che nel reattore numero 2 della centrale giapponese di Fukushima i livelli sono 100 mila volte superiori alla norma, a causa, probabilmente, dalla parziale fusione delle barre di combustibile nucleare. Lo ha ammesso il portavoce del governo, Yukio Edano. La Tepco, la società che gestisce l'impianto, ieri aveva reso noto che la soglia massima era stata superata di 10 milioni di volte. Poi si è corretta: 1.000 millisievert/ora, appunto 100 mila volte oltre la norma.

30 Marzo 2011

Comprendere la primavera

di Michele Nardelli 

(29 marzo 2011) «...Le forze della repressione sono impressionanti - dicono i giovani siriani - ma non abbiamo paura. Noi faremo come i nostri fratelli egiziani e tunisini. Ci fermeremo solo quando avremo abbattuto il regime». Questa è la rivoluzione dei gelsomini, giovane, democratica, laica, nonviolenta, priva di ogni simbolo novecentesco, che si trasmette via facebook e twitter. E' una primavera, non la notte dei kalashnikov o dei bombardamenti.

In Siria il regime di Bashar al-Asad, mentre promette riforme radicali, scatena la polizia contro i manifestanti. Ma i giovani scesi in piazza sono disarmati, hanno dalla loro la forza della ragione e della vita, che mettono in gioco per la dignità e la libertà. Il loro riferimento sono i fratelli egiziani e tunisini, non quello che accade in Libia. Che invece è tutta un'altra storia. E che getta un'ombra cupa sulla primavera araba.

30 Marzo 2011

Riconoscersi italiani, europei e mediterranei

di Fabio Pipinato

(30 marzo 2011) L'emergenza a Lampedusa? É un'occasione unica per riconoscerci italiani, europei ed euromediterranei.

Italiani. Ieri a Lampedusa si aveva sete. Oggi si ha fame. Per rispondere all'emergenza è inutile tardare la riallocazione dei migranti in altri luoghi per scoraggiare l'arrivo di ulteriori. Finché nelle nostre TV, trasmesse in metà mondo, si vede che da un pacco spuntano centomila euro e le pubblicità, interrotte dai film, sono intrise di auto e case di lusso non vi sarà alternativa. Le carrette solcheranno i mari. L'occasione è, a 150 anni dall'Unità d'Italia, di solidarizzare con la regione più in difficoltà: la Sicilia. Ripartiamo da Marsala, quindi, e "facciamoci carico", in ogni ente locale, di quota parte dei migranti. L'Italia conta 8.000 enti locali. Concentrare i migranti in alcuni di essi equivale ad accentuare tensioni mentre una distribuzione capillare in tutto il territorio nazionale si può trasformare, per dirla con Napolitano, in forza e freschezza per il paese.