1 Dicembre 2011

Come dare un senso alla vita

di Michela Marzano

(1 dicembre 2011) Esiste un diritto di morire? Si può legittimamente programmare la propria morte, facendosi aiutare da un medico? Ognuno di noi ha sicuramente il diritto di essere riconosciuto come soggetto della propria vita fino alla fine, anche in punto di morte. Perché anche la morte fa parte della condizione umana e, un giorno o l'altro, ci ritroveremo tutti lì, magari impotenti di fronte alle decisioni che altri vorranno prendere al nostro posto, cercando di essere rispettati almeno un'ultima volta, soprattutto quando non c'è più niente da fare...

29 Novembre 2011

Stili di vita e giustizia globale

(29 novembre 2011) L'attuale crisi economica è uno degli aspetti della "crisi di civiltà" dentro cui ci troviamo, ma la mancanza di equità e giustizia nella distribuzione della ricchezza a livello mondiale è un aspetto ancora più importante. Serve un ripensamento radicale del nostro modello di sviluppo. Bisognerà mettersi nell'ordine di idee di "perdere" qualcosa in termini di benessere per condividerlo. Servono donne e uomini che improntino la loro esistenza all'equità, alla solidarietà, alla sobrietà. Non è la crisi economica a costringerci a limitare i nostri "bisogni" ma è la volontà di ridurre la nostra impronta ecologica, la decisione di farci carico delle difficoltà di chi fa fatica, la determinazione di entrare in dialogo con chi è diverso da noi. Ne parla Giampiero Girardi, il nuovo direttore di Politica Responsabile (www.politicaresponsabile.it) "
20 Novembre 2011

La Spagna scivola a destra. E l’Italia?

(20 novembre 2011) Arrivano i dati sul voto in Spagna dove il Partito Popolare ottiene la maggioranza assoluta dei seggi, ponendo fine a quel governo Zapatero che tante aspettative aveva prodotto anche in una certa parte della sinistra italiana. Non era una strada nuova, quella del leader del Psoe, l'esito non poteva essere diverso. Per uno sguardo completo sul voto: www.elpais.com

In Italia i sondaggi promuovono invece nettamente il neo premier Mario Monti. L'uscita di scena di Berlusconi, apre uno scenario nuovo e tutto sembra essere in movimento. Ecco i dati resi noti dall'agenzia Demos sulle preferenze di voto degli italiani. http://demos.it/a00652.php

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18 Novembre 2011

Vukovar, vent’anni dopo

Il 18 novembre di vent'anni fa la città di Vukovar cadeva, dopo mesi di assedio da parte dell'esercito federale e delle milizie serbe. Poco dopo, a Ovčara, avvenne la strage di quanti avevano trovato rifugio nell'ospedale cittadino

di Andrea Rossini (www.balcanicaucaso.org)

(18 novembre 2011) L'hangar dove sono state rinchiuse le persone prese all'ospedale di Vukovar, la notte prima della loro esecuzione, ha oggi le porte murate. "

16 Novembre 2011

Stato della finanza d’impresa e proposte d’intervento

"...Appare di tutta evidenza come la perdurante difficoltà di accesso al credito per le imprese imponga un impegno congiunto di tutti gli attori per mobilitare le energie disponibili pubbliche, private e collettive. Per questo la Giunta provinciale ha deliberato di riunirsi in seduta straordinaria, unitamente ai Presidenti e Direttori delle banche del territorio, dei Confidi e delle altre Istituzioni finanziarie per valutare le reciproche proposte e disponibilità a contrastare o comunque attenuare questo difficile momento congiunturale".

Conclude in questo modo il documento proposto dalla Giunta Provincia all'incontro con i soggetti del credito, del mondo assicurativo ed integrativa trentina che qui pubblichiamo in allegato.

14 Novembre 2011

Considerazioni oltre Berlusconi

di Michele Nardelli

Vedo in giro un'euforia forse eccessiva intorno all'epilogo dell'era Berlusconi. La sua fine, sia chiaro, l'abbiamo auspicata in molti ed ora che l'uomo di Arcore è costretto a farsi da parte per la propria incapacità di gestire una situazione complessa e che il suo governo ha contribuito a determinare, non si può non tirare un sospiro di sollievo.

Ma niente di più. Nel senso che il tunnel dal quale uscire è ancora lungo, non solo perché l'eredità che ci lascia è di quelle pesanti, ma perché se Berlusconi ha potuto governare per così tanti anni vuol dire che ha avuto il consenso di un paese che si è andato smarrendo sul piano dei valori e dell'immaginario collettivo. Un'amnesia profonda, fatta di populismo e cattiveria sociale, di spaesamento e di caduta morale.   

9 Novembre 2011

Boccone avvelenato?

(8 novembre 2011) La maggioranza parlamentare, già alterata dalla compravendita di deputati e senatori, non c'è più. il rendiconto dello Stato passa alla Camera con soli 308 voti favorevoli e una maggioranza di non partecipanti al voto. Berlusconi va al Colle e concorda le sue dimissioni dopo il voto sui provvedimenti annunciati nella lettera ai partner europei (legge di stabilità). A quel punto il presidente Napolitano deciderà se affidare un nuovo incarco o sciogliere il Parlamento. Scenario realistico? O boccone avvelenato?

8 Novembre 2011

Vedo quel mare, comprendo quello stato d’animo…

Questo pezzo è stato scritto per "La Patria riTrovata" che lunedì ha preso il via grazie al "Gioco degli Specchi".

di Michele Nardelli

(7 novembre 2011) "Guardavo sparire l'isola nella quale avevo raggiunto il fondo della solitudine, mi ero imbattuto nelle amicizie decisive della mia vita, avevo fatto la fame, avevo contemplato - come da un lontano loggione - la tragedia della seconda guerra mondiale, avevo tirato le somme finali di quel che andavo meditando durante sedici anni, avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili ... nessuna formazione politica esistente mi attendeva, né si prestava a farmi festa, ad accogliermi nelle sue file ... con me non avevo per ora, oltre che me stesso, che un Manifesto, alcune tesi e tre o quattro amici ...".

In queste parole, scritte da Altiero Spinelli mentre lasciava la sua terra d'esilio, l'isola di Ventotene, c'è l'orgoglio di un grande disegno ed insieme il senso profondo della solitudine.

7 Novembre 2011

Oltre la crisi. Nei cerchi del potere

La finanza sta distruggendo la società, cancellando il problema del riscaldamento climatico.

di Susan George

(ottobre 2011) In Europa la crisi finanziaria è quella che preoccupa la maggior parte della gente e che gode della copertura più ampia sulla stampa, ma non è l'unica. La gente fa bene a preoccuparsi della finanza, visto che nella vita reale l'attuale caos finanziario si traduce in alta disoccupazione giovanile, pesanti tagli ai servizi pubblici e in tutte quelle misure di austerità che sono destinate ad aggravare la crisi. Ci troviamo inoltre in una grave crisi di disuguaglianza. In Europa, ma soprattutto negli Stati Uniti, dagli anni Venti o Trenta del Novecento il benessere non è mai stato così mal distribuito. Gli "indignados", gli "indignati" hanno completamente ragione a identificarsi con il "99 per cento": hanno compreso che l'uno per cento al top ha aumentato enormemente il proprio reddito mentre tutti gli altri lo stanno perdendo. Tuttavia, ritengo che la crisi più drammatica sia quella di cui meno parliamo, il global warming e il cambiamento climatico. La crisi climatica avrà infatti gli effetti più profondi sulla stessa civiltà, e in paragone renderà irrilevanti le nostre preoccupazioni finanziarie. Provo a spiegare con un'immagine ciò che intendo.

6 Novembre 2011

Dolcenera

di Fabrizio De Andrè (dall'album "Anime salve")

(testo dedicato alla tragedia di Genova)

Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é
amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê
amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è
amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê

Guardala che arriva guarda com'è com'è
guardala come arriva guarda che è lei che è lei
guardala come arriva guarda guarda com'è
guardala che arriva che è lei che è lei

nera che porta via che porta via la via
nera che non si vedeva da una vita intera così dolcenera nera
nera che picchia forte che butta giù le porte

nu l'è l'aegua ch'à fá baggiá
imbaggiâ imbaggiâ

6 Novembre 2011

Oltre il limite. Nelle spese militari come nei modelli di sviluppo

L'Assemblea del Forum si è riunita venerdì 4 novembre al Museo Caproni 

Il 4 novembre di ogni anno si celebra in Italia, dal 1919, la Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. E proprio in questa data il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani ha simbolicamente deciso di riunire l'assemblea con i suoi 80 rappresentanti, appartenenti ad associazioni, istituzioni ed enti, che si è aperta con la presentazione dell'enorme scritta "NO F35", realizzata per esortare a ridurre le spese militari.

29,5 miliardi di euro spesi ogni anno per le forze armate stridono con la difficile situazione economica che il paese sta attraversando, e l'acquisto di 131 cacciabombardieri F35, del costo di 16,5 miliardi di euro, ancora di più.

3 Novembre 2011

Democrazia, mercati, leadership

"Per uscire dalla crisi", scrive Pasquale Mormile, nuovo direttore del sito, "abbiamo tre questioni da decifrare e coordinare: quale democrazia, quali mercati, quali leadership. Il rischio è quello di diventare spettatori impotenti di processi che vedranno le democrazie trasformarsi in regimi tecnico-politici, con l'obiettivo di risanare debiti provocati irresponsabilmente dai mercati, anziché preoccuparsi di garantire quella base socio-economica minima necessaria affinchè le prossime generazioni possano costruirsi un futuro. Da qui può ripartire la democrazia." Discutiamone insieme, su www.politicaresponsabile.it