di Fabio Pipinato *
Mentre si chiudeva a Brescia la 31ª edizione di Exa, la mostra internazionale delle armi sportive, security e outdoor (in inglese fa più figo), sempre nella città lombarda veniva presentato venerdì 13 aprile l'annuario dell'Opal - Osservatorio permanente sulle armi leggere. Si rivela che dalla Provincia di Brescia sono state esportate anche durante tutto il 2011 - durante la «Primavera araba» - «armi e munizioni» per un valore complessivo di 6,8 milioni di euro ai paesi del Nord Africa, e oltre 11 milioni di euro ai paesi del Medio Oriente.
Paolo Valente intervenendo sull'Adige di domenica a proposito del tunnel di base del Brennero afferma che «non c'è traccia in regione di sollevazioni no-Tav, l'impatto ambientale è contenuto e il consenso popolare generalizzato». Roberto Pinter ne discute sulle colonne de "L'Adige".
di Roberto Pinter
(18 aprile 2012) Non mi pare che sia così, anche se l'interramento di quasi tutto il tracciato ha allontanato le proteste, in Trentino ci sono comitati contrari al raddoppio della ferrovia e sono tanti i dubbi tra la popolazione e anche tra gli amministratori locali. E quello che sta accadendo in Val di Susa non è poi così lontano.
(17 aprile 2012) Nel fondo di oggi del Corriere del Trentino, una lucida analisi di Simone Casalini sul Congresso del Partito Autonomista Trentino Tirolese.
«... Difficilmente vedremo un soggetto politico unitario capace di raccogliere le aree dell'autonomismo e del cattolicesimo democratico (Unione per il Trentino)».
(18 aprile 2012) Un nuovo sondaggio elettorale realizzato dall'istituto SWG per conto di Ballarò sulle intenzioni di voto degli italiani, a due settimane dall'avvio delle inchieste che hanno messo a soqquadro la Lega.
L'orientamento delle preferenze di voto andrebbe così suddiviso: PD 26,0%, PDL 20,8%, IDV 9,3%, UDC 8,2%, 5 Stelle 7,5%, Sinistra Ecologia Libertà 7,4%, Lega Nord 7,2%, FLI 4,3%, Federazione della Sinistra 2,9%, La Destra 1,3%, Verdi 1,1%, Altri 4,0%.
Il primo dato che balza agli occhi è il numero delle astensioni/indecisi che sale al 46,2% degli intervistati. Il secondo dato è come la Lega abbia velocemente recuperato in una settimana un punto in percentuale. Il terzo è il balzo in avanti del movimento di Beppe Grillo.
A testimoniare il fatto che gli avvenimenti di questi giorni hanno prodotto un ulteriore allontanamento degli elettori dai partiti a tutto vantaggio delle spinte qualunquiste e di un paradossale rafforzarsi della Lega.
Il Forum trentino per la Pace ed i Diritti Umani, all'interno della rassegna annuale "Nel limite. La misura del futuro", organizza la presentazione del Rapporto QUARS 2011 dal titolo: "Nuovi indicatori per la qualità del vivere". L'incontro vedrà la partecipazione di Chiara Ricci e Giulio Marcon, curatori del rapporto. Accanto a loro abbiamo proposto a sette testimoni (quanti gli indicatori fondamentali del rapporto) di proporci un piccolo racconto (di cinque minuti) con il quale descrivere questa nostra terra, il Trentino.
I sette testimoni saranno: Aicha Mesrar (Pari Opportunità), Marco Brunazzo (Partecipazione), Giulia Merlo (Diritti e Cittadinanza), Maddalena Di Tolla (Ambiente), Alberto Betta (Salute), Franco Ianeselli (Economia e Lavoro), Alberto Tomasi (Istruzione e Cultura). A moderare la serata Walter Nicoletti, giornalista.
Il luogo dell'incontro sarà la Sala Conferenze del S.a.s.s., in Piazza Cesare Battisti a Trento, sabato 21 aprile alle ore 17.00.
(16 aprile 2012) Ieri si è svolto a Trento il 25° Congresso delle Acli Trentine. Un momento importante di riflessione per i 520 delegati in rappresentanza fi un sistema partecipativo fatto di 12 mila associati. Riportiamo in allegato la relazione introduttiva di Arrigo Dalfovo, confermato presidente delle Acli Trentine, ricca di spunti che richiamano molti dei temi cari a questo blog.
«... Per questo la crisi economica che stiamo vivendo può essere considerata l'Apocalisse del nostro tempo. L'uomo contemporaneo ha smarrito il senso dell'umano ponendo l'avere davanti all'essere, sprecando tempo e risorse nel nome dell'estetica e del potere e così facendo ha generato un sistema economico basato sul perverso meccanismo della crescita illimitata alimentata dalla cultura del consumismo fine a se stesso. Un sistema che ha illuso ed indebitato milioni di famiglie a loro volta condizionate da modelli culturali ed informativi subalterni al pensiero unico del mercato. In questo modo è cresciuto il mito dello sviluppo che altro non significa che consumo illimitato delle risorse naturali per produrre oggetti che nel giro di pochissimo tempo diventano immondizia. Debito pubblico, grandi opere, costi delle politica, inquinamento globale, fame: sono le conseguenze del modello di sviluppo ancorato alla dittatura del PIL, Prodotto Interno Lordo, che vede asservite pressoché tutte le culture politiche. Questo unanimismo è figlio della religione economica che ha ridotto tutto a merce...»
Il dialogo tra la natura e la cultura - o più esattamente: l'abbraccio della vegetazione che sgretola i palazzi e della sabbia che seppellisce i templi e gli anfiteatri - è tanto antico quanto la storia dell'uomo. Chi dice storia dice rovine e, ovviamente, meditazione di fronte alle rovine. Ciò che è stato detto meno è che le parole di questa meditazione, e la meditazione stessa, sono anch'esse storia e sono destinate a soffrire una sorte identica a quella degli edifici che ispirano lamenti e riflessioni: cadere e confondersi con la polvere.
E allo stesso modo: quasi sempre dimentichiamo che la natura, sebbene ci appaia eterna e inalterabile, nemmeno sfugge alla storia: l'universo ebbe un principio e avrà una fine. Che cosa sono gli astri e i pianeti, gli atomi e le loro particelle, se non fossili dello spazio-tempo dell'inizio? L'idea di una natura sempre identica a se stessa non è meno illusoria delle eternità dei metafisici.
... e del malessere. Le classifiche dell'ultimo Rapporto Quars, che dal 2003 ci dice come stanno davvero le cose, con criteri e indicatori alternativi al Pil
(15 aprile 2012) Che il PIL sia uno strumento inservibile per misurare il benessere e la qualità della vita, è un fatto acclarato. Lo si sapeva bene, in realtà, già alla fine degli anni '60, quando Bob Kennedy dichiarava agli studenti dell'Università del Kansas che il PIL "misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta", e due illustri economisti, William D. Nordhaus e James Tobin, davano alle stampe un saggio importante, provocatoriamente intitolato Is Growth Obsolete? E lo si sa ancor meglio oggi, mentre assistiamo al fiorire di iniziative da parte di governi, istituzioni internazionali, reti della società civile globale (per un'utile ed esaustiva rassegna in merito, si veda il numero monografico dedicato a Il benessere oltre il PIL de «La Rivista delle Politiche Sociali», n. 1, 2011) destinate a individuare indicatori in grado di cogliere le molteplici dimensioni che concorrono a determinare la stato di salute di un territorio e della popolazione che lo abita, partendo da ciò che per le persone davvero conta: un ambiente pulito, la tutela del lavoro, dei diritti e della salute, servizi e istruzione di qualità e per tutti, un tessuto sociale coeso, attivo e solidale.
Come già con "Cittadinanza Euromediterranea", anche il percorso tematico che il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani svilupperà nel 2012 affronta un tema non immediatamente riconducibile alla promozione della pace e dei diritti umani. Quello di declinare queste parole in maniera non rituale è stata una scelta precisa del Forum, proprio con l'obiettivo di dare nuovi significati ad un impegno che rischia di venire banalizzato nel rincorrere emergenze e ricorrenze.
La pace, se non vogliamo si trasformi in quella cosa che James Hillman definiva "l'ignoranza travestita da innocenza", deve saper fare i conti con la natura umana. Allo stesso modo la pace deve interrogarsi sul delirio dell'uomo che ostinatamente vuole piegare la natura anziché considerarla in alleanza, il che ci ha portati già ben oltre il livello di guardia della sostenibilità. Consapevolezza piuttosto diffusa ma che non implica affatto una scelta di alleggerire l'impronta ecologica di ognuno di noi e delle società in cui viviamo, quanto piuttosto la rivendicazione del primato di una civiltà sull'altra. Questa, tanto per essere chiari, è la logica della guerra.
Ecco perché "Nel limite. La misura del futuro". Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani articolerà il tema annuale attraverso un itinerario di manifestazioni che ne affronteranno le diverse sfaccettature, fuori dai luoghi tradizionali e dalle consuetudini, affinché la pace non diventi una competenza di chi se ne occupa, ma un valore di ognuno.
Da anni siamo impegnati a costruire un'Europa dal basso in cui la ricchezza e la diversità delle culture siano parte fondante di un progetto di pace, unione di minoranze. Lo facciamo garantendo ogni giorno uno spazio libero di informazione, ricerca, approfondimento e dibattito in cui quest'idea d'Europa possa crescere e rafforzarsi.
OBC realizza il suo lavoro innanzitutto grazie alle voci dei suoi corrispondenti dal sud-est Europa, dalla Turchia, dal Caucaso e poi grazie al web, che vogliamo libero e aperto. Per questo abbiamo sempre perseguito una politica creative commons: articoli, video, approfondimenti, foto, tutto è a disposizione gratuitamente e può essere ripubblicato su altri siti, blog, social network.
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"Oggi possiamo dire che un percorso, fra Bruno Kessler e Lorenzo Dellai, si è concluso ed è necessario passare a una fase successiva dell'Autonomia, che punti al consolidamento della specialità autonomista."
(10 aprile 2012) L'idea che espone su Politica Responsabile Giorgio Lunelli, nuovo direttore pro tempore, è quella di definire in maniera diversa la nostra realtà istituzionale. "Non più solo una provincia, dunque una realtà amministrativa nell'insieme di un'organizzazione centralista dello stato, seppur dotata di particolari e ingenti connotati autonomistici, ma una "Comunità Autonoma", diversa nella definizione perché diverse sono le competenze, gli assetti organizzativi, i livelli istituzionali, il patrimonio legislativo e la stessa potestà legislativa e di governo." Tu che ne pensi? Vieni a discuterne o a lasciare un commento, come sempre, su www.politicaresponsabile.it
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