Fra nazionalismo ereditario e fondamentalismo
16 Agosto 2013La politica non è più collettiva. Torniamo a occuparci di elaborazione
20 Agosto 2013Ciò potrebbe far pensare che i processi di cambiamento democratico nel mondo arabo siano assoggettati ad un disegno internazionale volto a impedire l’affermazione di una vera dialettica democratica, oltre che di attori politici autonomi.
Anche se così fosse, ciò non ci esime dall’analizzare le questioni interne alla società arabo-musulmana e alle forze politiche, in particolare quelle di ispirazione islamica. A tal fine è utile tenere presente i seguenti elementi:
1. I cambiamenti degli ultimi tre anni dimostrano l’assenza di una reale società civile organizzata (tranne qualche caso).
2. Questi mutamenti evidenziano la frantumazione della società in formazioni identitarie, di clan, tribaliste e confessionali, spesso in conflitto tra di loro e senza un progetto collettivo. Gli stessi raggruppamenti che fanno riferimento all’islam politico, sono aggregati intorno a una miriade di sigle, ognuna delle quali rivendica per sé la vera ed unica interpretazione del messaggio divino.
3. Il panorama politico in questi paesi non esprime di fatto, né in ambito per così dire laico, né in ambito islamista, forze che abbiano un progetto in grado di interpretare i bisogni e gli interessi di larga fascia della popolazione. Oltre a ciò si constata la mancanza di visione della società che si vuole realizzare.
4. Quasi tutto l’arco delle forze politiche nei paesi in questione è molto subalterno alle ricette della politica neoliberista, alle pratiche della società di consumo e si mostra incapace di elaborare una pratica riformista alternativa.
Infine si può dire che i cambiamenti che hanno caratterizzato gli ultimi tre anni hanno dato almeno un risultato importante: la creazione di uno spazio di dibattito pubblico relativamente libero. Questo risultato andrebbe utilizzato per affrontare questioni fondamentali quali il ruolo della donna nella società, il rapporto religione – politica, la
persistente dimensione tribalista preislamica, il modello economico da perseguire e la pratica di democrazia che si desidera realizzare.