"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
A los 11 años tome mi primer avión sin mis padres, al otro lado del mar en Italia me esperaba él. Un verano después había escalado, soldado, visto Austria la tierra de mi abuelo, tenia una familia más, una lengua más y una patria más, Italia.
Un día mientras el nos visitaba, me despertaban: anda levántate que tenemos que desayunar con Rigoberta Menchu.
Un día viste Roma y sus hijos mayores mis hermanos romanos, me reciben con todo el corazón.
Ejemplo e inspiración para crear http://www.siembra-paz.org es un honor y un privilegio haber sido parte de tu fantástica vida.
UN ABBRACCIO STRETTISSIMO, ALBERTO. TI HO SEMPRE STIMATO E AMATO. SIAMO DAVVERO UN Più SOLI. QUANTO AVREMMO BISOGNO DI TE SOPRATTUTTO ADESSO. GRAZIE DI AVER CAMMINATO CON NOI
SINDACALISTI CATTOLICI DEL PASSATO. Esprimo il mio sincero dolore per la scomparsa di Alberto Tridente, sindacalista della FIM-CISL e deputato al Parlamento Europeo per DP. Insieme a lui, vorrei ricordare due altri sindacalisti della “Sinistra CISL”, figli di una storia in cui questo termine significava qualcosa. Si tratta di due esponenti del Movimento Studentesco dell’Università Cattolica di Milano. Luciano Pero fu espulso dalla Cattolica nel novembre 1967 insieme a Mario Capanna, quindi si laureò in un’altra Università e militò anch’egli nella FIM-CISL, insieme a Fausto Tortora e ad altri compagni. Collaborò anche a Quaderni Piacentini, con uno pseudonimo, e militò anch’egli in DP. Pier Enrico Andreoni fu l’ultimo presidente dell’oganismo rappresentativo studentesco della Cattolica, prima della sua abolizione; quindi militò per molti anni nel SICET, il sindacato inquilini della CISL, subendo anche minacce personali da parte di proprietari immobiliari. La scomparsa di questi compagni rattrista non solo per il loro rimpianto, ma anche perchè con loro finisce il contributo di rinnovamento al pensiero della Sinistra italiana da parte del “Dissenso cattolico”.
Carissimi, mi fa piacere condividere con voi un pezzo di mio padre, tratto dal suo libro, che penso aiuti a capirne gli ideali.
Ideali che ci ha tramandato e che sono il suo regalo più grande, i suoi valori, ottimismo, onestà, semplicità, amore per gli altri.
Grazie Alberto.
Claudia
“Il mio inesauribile ottimismo mi sorregge sempre, affidato non solo al mio carattere naturale, ma basato su quanto di nobile esiste nell’essere umano, che al meglio si esprime nella solidarietà e nel dono. Traggo fiducia ed energia dai molti e generosi esempi di dedizione di quanti si applicano ogni giorno all’attività nel volontariato, nelle ong, nelle cooperative sociali, negli ospedali. Traggo fiducia dagli onesti operatori dei servizi pubblici dei vari campi di attività e da quant’altro viene offerto alla cittadinanza da credenti e laici, uomini e donne dagli alti profili civili, e anche, nonostante tutto, dai molti altri onestamente impegnati ogni giorno nella politica e da semplici cittadini che, nel privato e nel pubblico, svolgono con rigore il proprio lavoro e dovere di cittadini. Dall’impegno dei singoli e dei gruppi, che non badano al proprio tornaconto personale o alla sola carriera, traggo questi stimolanti esempi. Le carriere sono possibili e lecite, opportunità che non vanno ricercate come fini a se stesse, come del resto l’ascesa sociale spesso offerta dalle circostanze, senza per ciò dover vendere la propria anima a chicchessia. Basta fare il proprio dovere ed essere disponibili a servire ideali.”
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A los 11 años tome mi primer avión sin mis padres, al otro lado del mar en Italia me esperaba él. Un verano después había escalado, soldado, visto Austria la tierra de mi abuelo, tenia una familia más, una lengua más y una patria más, Italia.
Un día mientras el nos visitaba, me despertaban: anda levántate que tenemos que desayunar con Rigoberta Menchu.
Un día viste Roma y sus hijos mayores mis hermanos romanos, me reciben con todo el corazón.
Ejemplo e inspiración para crear http://www.siembra-paz.org es un honor y un privilegio haber sido parte de tu fantástica vida.
Buen viaje “Cicho”
Viaje en paz el eterno viajero: Alberto Tridente
Ruben Schaffer
UN ABBRACCIO STRETTISSIMO, ALBERTO. TI HO SEMPRE STIMATO E AMATO. SIAMO DAVVERO UN Più SOLI. QUANTO AVREMMO BISOGNO DI TE SOPRATTUTTO ADESSO. GRAZIE DI AVER CAMMINATO CON NOI
Eugenio Melandri
SINDACALISTI CATTOLICI DEL PASSATO. Esprimo il mio sincero dolore per la scomparsa di Alberto Tridente, sindacalista della FIM-CISL e deputato al Parlamento Europeo per DP. Insieme a lui, vorrei ricordare due altri sindacalisti della “Sinistra CISL”, figli di una storia in cui questo termine significava qualcosa. Si tratta di due esponenti del Movimento Studentesco dell’Università Cattolica di Milano. Luciano Pero fu espulso dalla Cattolica nel novembre 1967 insieme a Mario Capanna, quindi si laureò in un’altra Università e militò anch’egli nella FIM-CISL, insieme a Fausto Tortora e ad altri compagni. Collaborò anche a Quaderni Piacentini, con uno pseudonimo, e militò anch’egli in DP. Pier Enrico Andreoni fu l’ultimo presidente dell’oganismo rappresentativo studentesco della Cattolica, prima della sua abolizione; quindi militò per molti anni nel SICET, il sindacato inquilini della CISL, subendo anche minacce personali da parte di proprietari immobiliari. La scomparsa di questi compagni rattrista non solo per il loro rimpianto, ma anche perchè con loro finisce il contributo di rinnovamento al pensiero della Sinistra italiana da parte del “Dissenso cattolico”.
Carissimi, mi fa piacere condividere con voi un pezzo di mio padre, tratto dal suo libro, che penso aiuti a capirne gli ideali.
Ideali che ci ha tramandato e che sono il suo regalo più grande, i suoi valori, ottimismo, onestà, semplicità, amore per gli altri.
Grazie Alberto.
Claudia
“Il mio inesauribile ottimismo mi sorregge sempre, affidato non solo al mio carattere naturale, ma basato su quanto di nobile esiste nell’essere umano, che al meglio si esprime nella solidarietà e nel dono. Traggo fiducia ed energia dai molti e generosi esempi di dedizione di quanti si applicano ogni giorno all’attività nel volontariato, nelle ong, nelle cooperative sociali, negli ospedali. Traggo fiducia dagli onesti operatori dei servizi pubblici dei vari campi di attività e da quant’altro viene offerto alla cittadinanza da credenti e laici, uomini e donne dagli alti profili civili, e anche, nonostante tutto, dai molti altri onestamente impegnati ogni giorno nella politica e da semplici cittadini che, nel privato e nel pubblico, svolgono con rigore il proprio lavoro e dovere di cittadini. Dall’impegno dei singoli e dei gruppi, che non badano al proprio tornaconto personale o alla sola carriera, traggo questi stimolanti esempi. Le carriere sono possibili e lecite, opportunità che non vanno ricercate come fini a se stesse, come del resto l’ascesa sociale spesso offerta dalle circostanze, senza per ciò dover vendere la propria anima a chicchessia. Basta fare il proprio dovere ed essere disponibili a servire ideali.”