Centro di Formazione alla Solidarietà Internazionale
29 Luglio 2009Colbricon, verso una soluzione alternativa
1 Agosto 2009La tragica morte di Stefano Frapporti colpisce profondamente e suggerisce molte domande. Sbigottisce soprattutto la facilità con cui un cittadino qualsiasi, senza precedenti, un bravo lavoratore, una persona come tante, con una vita familiare e sociale nella norma, possa essere fermato per un’infrazione stradale, arrestato e, dopo una perquisizione domiciliare che rivela il possesso di hashish, incarcerato.
E sconcerta e addolora una morte, che si immagina solitaria e disperata.
Pur non volendo esprimere alcuna valutazione sulla delicata questione delle eventuali responsabilità, per le quali è in corso un’indagine della Procura, non si può tacere il turbamento, e la rabbia anche, per una morte così assurda che si poteva evitare, per una legge (quella sulla detenzione di sostanze stupefacenti) dura e disumana, che spesso criminalizza persone senza colpa.
E la rabbia cresce quando si pensa che, per contro, individui ben più pericolosi nel nostro paese vivono in libertà, e delinquenti pluricondannati godono di speciali immunità e impunità.
Tutto questo colpisce anche perché accade nella nostra città, Rovereto, città della pace. E colpisce perché, se è accaduto a Stefano, a quanti altri ancora potrebbe accadere?
Al di là di quelli che saranno i risultati dell’indagine, è necessario che la città, le forze di polizia, le istituzioni, i soggetti che lavorano nel sociale, riflettano su questa vicenda.
Ci deve pur essere un modo perché ciò non accada più. Ci deve pur essere un modo per attenuare le conseguenze perverse di una legge che, in quanto andrà sì rispettata, ma che potrebbe essere applicata con una maggiore sensibilità, con una maggiore accortezza: soprattutto nei confronti di quanti possono rimanerne colpiti e umiliati in modo più violento e tragico, proprio perché estranei alla mentalità e al mondo della criminalità
Il Direttivo e il Gruppo Consiliare del Partito Democratico – Circolo di Rovereto