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Bersani attacca: “Solo elettori? Non è più un partito”

Guerini: “Polemica inutile”. Per i democratici l’obiettivo è di 300mila iscritti nel 2014. L’anno scorso furono più di 500mila. Fassina: “Subito assemblea nazionale”. Da www.repubblica.it

(Uno shock, dai primi dati del tesseramento anticipati oggi da Repubblica, quello che sta attraversando il Pd. In un anno, a questo punto della campagna, risultano persi 400mila iscritti. Un segnale preoccupante dopo quello del flop dei votanti alle primarie in Emilia Romagna per la scelta del candidato a presidente della Regione. “Sarebbe bello non diffondere dati a caso”, scrive su Twitter piccato il vice segretario Lorenzo Guerini. Ma la reazione dell’ex segretario Pier Luigi Bersani è durissima: “Un partito fatto solo di elettori e non più di iscritti, non è più un partito. Lo Statuto dice che il Pd è un partito ’di iscritti e di elettori’. Ovviamente – dice Bersani  – se diventasse solo un partito di elettori diventerebbe un’altra cosa… Uno spazio politico e non un soggetto politico. Ma non siamo a questo e – assicura – non finiremo lì”.

Per Alfredo D’Attore bisogna fermarsi un attimo e riflettere sul futuro del partito altrimenti si rischia di finire “per diventare un mero spazio elettorale, nel quale le sorti della collettività si riducono alla sorte del leader di turno”. Renzi, per D’Attore, ha le sue responsabilità sul crollo delle tessere: “In questi mesi si è acuito un processo per cui l’iscritto ha la sensazione di non contare nulla, non c’è alcuna discussione alla base che preceda la scelta della leadership”. Sulla stessa linea Stefano Fassina che tema la trasformazione del partito in un comitato elettorale. “Bisogna convocare subito una assemblea nazionale dei coordinatori di circolo e mettere in cantiere una assemblea di partito per mettere mano alla struttura e all’organizzazione”, propone Fassina.

Ma il Pd nega che questi dati siano un segnale di crisi. “Spiace che qualcuno, basandosi su proiezioni inventate, apra una polemica inutile”, scrive in una nota il vice segretario del partito e responsabile organizzazione Lorenzo Guerini, aggiungendo che l’obiettivo “è superare i 300mila iscritti a fine anno, veri”. Stima che comunque risulterebbe decisamente inferiore a quella dello scorso anno, quando le tessere del Pd erano 539.354 (un livello sicuramente favorito dalla scadenza congressuale) e anche molto inferiore alla media degli anni precedenti, sempre intorno ai 500mila iscritti. “Il vero tema del nostro confronto – sostiene il vice segretario – non dovrebbe riguardare il numero degli iscritti, bensì l’apertura di questi iscritti agli elettori delle primarie”.

Il Pd comunque in una nota spiega che “il tesseramento è iniziato il 25 aprile del 2014, le tessere sono state distribuite a partire dal mese di giugno, e terminerà il 31 dicembre 2014. Al momento le cifre sugli iscritti che provengono dai territori sono comunque decisamente superiori ai dati riportati”.  Per il partito il calo è dovuto all’impegno dei circoli per la campagna elettorale europea che ha messo in secondo piano l’attività ordinaria: “I risultati ci hanno dato ragione”.

Ma per Pippo Civati il problema c’è e va affrontato: “Non sono io a volere la scissione, ma la condotta di Renzi che rischia di allontanare pezzi di partito come dimostrano anche i dati del tesseramento. L’atteggiamento del premier sembra guardare altrove piuttosto che al nostro campo”.

“C’è soltanto un po’ di ritardo”, spiega il segretario regionale del Pd toscano, Dario Parrini, che aggiunge: “Abbiamo cominciato a maggio perché la consegna delle tessere col chip ai nostri iscritti è avvenuta in ritardo”. Per quanto riguarda la Toscana “non abbiamo motivi di allarme. Intensificheremo il lavoro nei prossimi mesi, per arrivare alla fine dell’anno ad un bilancio di iscritti positivo”.

Ancora più ottimista, il segretario regionale emiliano, Giorgio Sagrini:  “Se c’è un crollo nel tesseramento dei democratici l’Emilia Romagna pare immune. Viviamo in un momento di difficoltà per la politica e per i partiti ma quest’anno non abbiamo riscontrato particolari problemi. Anzi – aggiunge – vale la pena sottolineare che i nuovi iscritti nel 2014 sono oltre 1.800. E i recuperati, ovvero quelli che per qualche motivo non avevano rifatto la tessera negli anni scorsi e sono tornati a farla, sono 2.100. Segno di un rinnovato impegno e interesse per le attività del partito democratico”.

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